14:10 Tutti sono dello stesso parere... In tempi non sospetti Davide ha detto...
Mi associo ad Attimi e Martina. Ognuno ha il suo stile, le proprie priorità stilistiche. Chiamiamoli gusti? Boh. Sono visioni in fondo, l'esigenza di comunicare, evidenziando con effetti e musica qualcosa a cui si tiene particolarmente.
La storia dell'arte è piena di creazioni frutto di tormenti, hai ragione Riccà, ma anche la semplice gioia o bellezza possono comunicare qualcosa. Una volta ho fatto un video incentrato su dei bimbi che giocavano nel giardino dell'asilo. Solo primi piani, occhi e sorrisi radiosi che al rallentatore, accompagnati da un pianoforte, hanno commosso più di uno spettatore. Non tutti però, come giusto che sia, ma non era questo il mio obiettivo. Ci tenevo solo a catturare, evidenziando, quegli occhi e quei sorrisi di rosse guance e sudori felici.
Il mio prof di fotografia diceva: "Solo le persone felici cercano inquadrature fatte di tormenti... e viceversa." E' un bisogno in fondo.
Ovviamente sappiamo chi ringraziare per la richiestissima traduzione, il servizio di segreteria nel retro della portineria. E non c'è un aggettivo a pagarlo oro.
Eh, ma il vate mica può abbassarsi a dare ragione alla plebaglia Attimi Andrea Martina Davide! Non diciamo cazzate, su, su, andate a pascolare pecorelle...
Titolo "L'amateur degli ultimi, tze" Il tuo insegnante di fotografia mica ti poteva dire che i sadici godono a vedere gli infelici. Solo per chiarire: un gran chirurgo non deve essere un gran sadico. Ma un po' sì, il giusto che gli permetta di superare la voglia di scappare in sala di anatomia. Se no non potrebbe mai fare il chirurgo.
10 commenti:
Farí, e allora?
Jules et Jim? Truffaut?
Che bella castorina! 🐿️
Traduzione:
Perché tu te ne vai
Oggi alla mia finestra splende il sole
E il cuore
Si rattrista contemplando la città
Perché tu te ne vai
Come ogni notte mi sono svegliata
Pensando a te
E sul mio orologio ho visto passare tutte le ore
Perché tu te ne vai
Tutte le promesse del mio amore
Se ne andranno con te
Mi dimenticherai
Mi dimenticherai
Presso la stazione oggi
piangerò come un bambino
Perché tu te ne vai
Perché tu te ne vai
Perché tu te ne vai
Perché tu te ne vai
Sotto la penombra di un lampione
Si addormenteranno
Tutte le cose
Che sono rimaste da dire
Si addormenteranno
Insieme alle lancette di un orologio
Aspetteranno
Tutte le ore
Che sono rimaste da vivere
Aspetteranno
Tutte le promesse del mio amore
Se ne andranno con te…
14:10 Tutti sono dello stesso parere... In tempi non sospetti
Davide ha detto...
Mi associo ad Attimi e Martina.
Ognuno ha il suo stile, le proprie priorità stilistiche.
Chiamiamoli gusti? Boh.
Sono visioni in fondo, l'esigenza di comunicare, evidenziando con effetti e musica qualcosa a cui si tiene particolarmente.
La storia dell'arte è piena di creazioni frutto di tormenti, hai ragione Riccà, ma anche la semplice gioia o bellezza possono comunicare qualcosa.
Una volta ho fatto un video incentrato su dei bimbi che giocavano nel giardino dell'asilo.
Solo primi piani, occhi e sorrisi radiosi che al rallentatore, accompagnati da un pianoforte, hanno commosso più di uno spettatore. Non tutti però, come giusto che sia, ma non era questo il mio obiettivo.
Ci tenevo solo a catturare, evidenziando, quegli occhi e quei sorrisi di rosse guance e sudori felici.
Il mio prof di fotografia diceva: "Solo le persone felici cercano inquadrature fatte di tormenti... e viceversa."
E' un bisogno in fondo.
9 ottobre 2018 22:07
Ovviamente sappiamo chi ringraziare per la richiestissima traduzione, il servizio di segreteria nel retro della portineria. E non c'è un aggettivo a pagarlo oro.
Non in fondo, ma di base. Nel profondo.
Eh, ma il vate mica può abbassarsi a dare ragione alla plebaglia Attimi Andrea Martina Davide! Non diciamo cazzate, su, su, andate a pascolare pecorelle...
Lui è il pastore, remember? 😊
E Fosca il maremmano
Titolo "L'amateur degli ultimi, tze"
Il tuo insegnante di fotografia mica ti poteva dire che i sadici godono a vedere gli infelici. Solo per chiarire: un gran chirurgo non deve essere un gran sadico. Ma un po' sì, il giusto che gli permetta di superare la voglia di scappare in sala di anatomia. Se no non potrebbe mai fare il chirurgo.
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