sabato 21 marzo 2020

Cara Attimi, ti rispondo su Chaplin.

Cara Attimi, come vedi ti rispondo su Chaplin, non nei commenti ma con
un post tutto dedicato alla tua domanda. Cosa diranno gli stolti?
Quelli che dicono che non ti avrei risposto? Immaginalo. Smentiti nei
fatti, che cosa potranno dire? Divertiamoci a immaginare le loro reazioni.
Io già le conosco, perché nulla è più prevedibile di un cretino.

Sei vittima di un'espressione banalizzante, tutto qui. Credimi. Basta
avere fatto qualche corso di estetica per capirlo. Prendiamo Chaplin
(tra l'altro ti consiglio vivamente il film di Clair che ho postato, siamo
dalle parti di Tempi moderni, ma prima, lo anticipa, sarebbero molto
interessanti delle tue riflessioni su A noi la libertà), prendiamo di
Chaplin uno dei suoi film più celebri: IL GRANDE DITTATORE.

Ricordi il discorso finale di Hinkel? Quella è la parte "messaggio" del
film, ed è infatti la parte più debole, secondo me. Un discorso che vuole
commuovere, enfatico e retorico, la poesia è assente, c'è solo il suo
simulacro, la sua parodia. L'arte non è un messaggio in una bottiglia.
L'arte è la bottiglia, l'arte sono le onde, l'arte è l'abisso, l'arte è il gesto
del naufrago, la sua speranza, l'arte è la bottiglia che galleggia, è il
mare, il cielo e le nuvole...e l'incontro con l'ignoto, con una mano
che magari raccoglierà quella bottiglia e con due occhi che leggeranno
quel "messaggio", ma il messaggio è appunto solo la coda finale,
anche esso fa parte del processo, ma l'arte è tutto il processo.

Così Chaplin ne Il grande dittatore è poeta quando gioca con il
mappamondo, quando danza e poi tutto esplode! In quella scena
il messaggio arriva per via indiretta, non è retorico, non è diretto
e frontale, è laterale, sottile, e profuma di poesia. Dice tutto senza
dovere parlare, dichiarare. Capisci che cosa è l'arte per me?
L'arte è amore e l'amore non può essere dichiarato! Infatti io
detesto ogni dichiarazione d'amore, suonano tutte fasulle alle
mie orecchie, anche le più belle e toccanti. Per me l'amore è
qualcosa che non si può afferrare con le parole, qualcosa di
intraducibile. Quindi per concludere, ma no, concludi tu, ti lascio
l'ultima parola, poi passiamo ad altro, ti va?

Pare che Hitler abbia visto Il grande dittatore. Ecco, che meraviglia!
Hitler non è morto in un bunker. Hitler è morto in una sala
di proiezione. Chaplin lo ha fatto fuori...con la sua ARTE.

Ciao Attimi. Ti voglio bene.

43 commenti:

attimiespazi ha detto...

ciao Ricky.
devi ancora vedere il film che hai proposto, lo farò senz'altro in giornata.
ora non ho molto tempo per risponderti più ampiamente, però ti dico d'acchito che una singola opera si può criticare e, nel caso de Il Grande Dittatore, sì è vero, anche per me il discorso finale sa un po' di retorica, ma questo lo diciamo noi, ai giorni nostri, e quindi usiamo una prospettiva sbagliata, e sbagliamo nella nostra analisi.
dobbiamo pensare al tempo in cui fu girato il film, al grande coraggio e al grande messaggio di speranza che voleva infondere in quegli anni.
Chaplin era un Genio indiscusso, e la sua impronta, ciò che mi sembra abbia sempre comunicato con i suoi film, ecco, mi pare sia stato il recupero di dell'umanità che vive nell'uomo.
non ho mai fatto corsi di estetica o quant'altro, anche se non mi sarebbe dispiaciuto. solitamente seguo quello che mi suggeriscono le mie emozioni e il mio intuito,
perché l'Arte è Libertà.

ci sentiamo più tardi per il resto, ora devo staccare.

(anch'io ti voglio bene, sennò non sarei qui)..

Anonimo ha detto...

Siete stucchevoli. E io di stucco ne capisco. M'è uscita n'emorroide.

Anonimo ha detto...

Se avessi frequentato corsi di estetica, capendone, ti saresti suicidato da anni.

Anonimo ha detto...

Secondo te, "L'urlo" di Munk, che messaggio "finale" che "coda" ha?

Glissare su Truffaut e Wells non ti toglie dal buco di culo in cui sei incastrato.

Anonimo ha detto...

Bell'immagine... Farina bloccato all'altezza della vita in un buco di culo, tipo sabbie mobili, che si agita e annaspa. Potrebbe venirne espulso, oppure risucchiato. Immaginate: le rughette, le ragadi... Qualche pelo qua e là, al quale il nostro tenta allungandosi di aggrapparsi. Il panama e gli occhialini persi nel vortice anale. Il buco di culo pulsa con movimento semi circolare, sembra quasi respirare...
Carrello indietro, l'immagine si allarga... Le chiappette, poi li cisce, le gambe tutte, la schiena, le spalle...
E appare Attimi.
Ha una strana espressione.
Soffre e gode insieme, ride e piange, è turbata e serena.
Spinge, ma poi ci ripensa.

È amore.

Anonimo ha detto...

E s'intravede l'aletta, attraverso? Sempre in ortopedia glielo indagano il tunnel? Stesse accorto, perché l'ortopedia è il reparto preferito dei sadici: i dolori sono i peggiori, e ne gode veramente solo chi li sa apprezzare.

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato la dissolvenza.
Che può essere interpretata, a scelta.

Anonimo ha detto...

L, amicizia è una forma d, amore. Non è una novità. Si scrive Munch. Bestia! (cit)

Anonimo ha detto...

Gli apostrofi non sono virgole!

Stronzo! (pure senza cit)

Anonimo ha detto...

Non mi funziona il tasto dell, apostrofo. Ignorante!

Anonimo ha detto...

Non ti funziona il cervello.
Coglione.

Anonimo ha detto...

A te non funziona il cazzo. Mezza minchia.

Anonimo ha detto...

E a te il culo, viste le cagate che scrivi.
Mezza sega.

Anonimo ha detto...

Da che pulpito!

Anonimo ha detto...

Scusate se mi intrometto. attimi ti ha fatto una domanda precisa, a cui non mi sembra che l' hai risposto, Ricky. Hai detto che cos'è per te l'arte, hai preso esempio un film di Chaplin, ma la domanda al cinefilo era

"parlami di Charlie Chaplin, della forma e della sostanza che avevano i suoi film,
che cosa ha voluto comunicare con le sue opere?"

E scusate se mi sbaglio.

Anonimo ha detto...

Ebbene sì: ho un cazzo che può essere usato come pulpito.
Ti metti lì, e leggi.
Ma un coglione scemo come te non ha nulla da dire.
Quindi mi limiterò a farti sedere su un mio coglione, mentre ascolti.
Chi?
Eh, dipende.

Anonimo ha detto...

L'arte ispira la vita, o la vita ispira l'arte? Solo Marzullo e i frequentatori, qui, possono dirlo. Visti i tempi sarebbe meglio un pulpito interno, ma forse un bel pulpito esterno sarebbe l'ideale. Riteniamoci strafortunati a vivere in tempi di internet, perché per tutte le cazzate possiamo fare una ricerca. E con risultati civettuoli
https://www.alinari.it/it/dettaglio/ACA-F-004981-0000
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pulpito_del_duomo_di_Prato
Altre velleità ricreative?

Anonimo ha detto...

vi consiglio la visione del film capolavoro: Groupiette-a-mammà
cercatelo, e poi mi direte a mammà,è un film muto a mammà, in bianco e nero sfumato a mammà
porta le ciabatte a mammà,fai da bravo a mammà,mangia la pappa a mammà...che si sfredda
Groupiette

attimiespazi ha detto...

eccomi qua!
:-)
ho visto il film che hai proposto. trovo che il finale sia semplicemente strepitoso.
ti dico anche che cosa mi ha lasciato: questo film, a me ha detto che
tutto è corruttibile, tranne l'amicizia, l'amore e la libertà. e a te?

sull'argomento Arte, potremmo stare qui a parlarne per anni e anni, ma in definitiva io penso che stiamo dicendo la stessa cosa, magari con formule diverse, e ci siamo impantanati sulla parola "messaggio" che a te non piace, anche se, rileggendoti l'hai usata in questo contesto:
"Così Chaplin ne Il grande dittatore è poeta quando gioca con il
mappamondo, quando danza e poi tutto esplode! In quella scena
il messaggio arriva per via indiretta, non è retorico, non è diretto
e frontale, è laterale, sottile, e profuma di poesia. Dice tutto senza
dovere parlare, dichiarare. Capisci che cosa è l'arte per me?"
quindi, ammetti che c'è sempre un messaggio di fondo in un'opera, che si comunica sempre qualcosa, come ho ripetuto in questi giorni?
non vuoi chiamarlo messaggio? ti sembra un pochino riduttivo, brutto, banale, volgare?
ok, va bene, e allora sai cosa ti propongo? ti propongo che a me piacerebbe chiamarlo
segreto.
ecco, un'intera opera nasconde un segreto.
l'artista pone un velo, e a chi ammira e ama la sua opera resta il compito di scoprirlo, assorbirlo e farlo in parte suo. non so se questo compito risieda nella sensibilità del singolo, ma penso che in parte sia così.
non ribadisco altre cose che ho già scritto in precedenza sull'argomento.
potremmo anche parlare dello stile, strettamente collegato, e parte essenziale del percorso di un autore che desideri esprimersi con personalità, e qui apriremmo un'altro grande capitolo nel quale avventurarci all'infinito.
:-))
leggo a 15:09 un richiamo a Wilde. vabbé, lo amo, ma non significa che anche lui non possa essere messo in discussione - con il senno di poi, che è un senno molto di poi, visto che parliamo di un autore di metà '800, anche se ancora tremendamente e fascinosamente attuale. lui ha dedicato la sua intera vita e le sue opere parlando di Arte. e il segreto di Wilde, a mio modesto parere, consiste proprio nel fatto di essere diventato lui stesso materia della sua visione..


Anonimo ha detto...

Me possino ceca' se pensavo a Oscare.

attimiespazi ha detto...

beh, non ci pensavi ma io sono convinta che l'hai letto qui, dato che è una citazione che ho depositato qualche tempo fa. come spesso succede, è probabile che la tua mente l'abbia memorizzata e messa in un cassettino, rielaborata, e inconsciamente l'ha ritirata fuori oggi, con parole tue.
hai rielaborato una citazione che ho postato all'interno di un discorso sull'arte e su Wilde di qualche tempo fa.
come lettore o lettrice di questo blog, ti ha influenzato/a indirettamente e ti ha portato/a a ripetere lo stesso concetto in forma interrogativa:

"La vita imita l'arte più di quanto l'arte non imiti la vita" (Oscar Wilde)

nulla di male, è normale che succeda..

Anonimo ha detto...

No è che tu proprio stai fuori come un balcone convinta che uno legga le lenzuolate che stendi. È Marzullo, né più né meno. Ripijiate. Non è normale che ti succeda.

attimiespazi ha detto...

io la ritengo una strana coincidenza. e poi è inutile che tu neghi l'evidenza che qui tutti leggono tutti. ma andiamo, su..

Anonimo ha detto...

20:52 e meno male che non leggi Attimi. Da come ti sei precipitato a rispondere, non si direbbe. 😄

Anonimo ha detto...

Seriamente, non è possibile venirti appresso nei kilometri di niente che srotoli, e non lo dico per sminuire quel che dici, dato che sei così convinta delle verità che riveli. Credimi che non tutti hanno la pazienza di star lì a leggere in trasparenza: una volta letto un commento, sono tutti uguali. Oltretutto soffri di un tipo di scrittura pieno ovvietà. E quando ciò avviene in continuazione non è interessante. Per te è diverso, sei alla ricerca del messaggio in bottiglia, alieno, del vate e perciò bevi ogni intervento. Mica è sbagliato eh, ma è il tuo modo di leggere. Per la mia mancata lettura devo flagellarmi? Per non vedere i video del vate ddu' fustigatine? Nocreto. Manco a Pasqua. Zompo pure colombe e pizze. E se non ci credi, padronissima.
P. S. Scrivere un kilometro di giustificazione per non aver letto i kilometri altrui, robba da chiodi.

Anonimo ha detto...

... pieno di ovvietà.

Anonimo ha detto...

Ciao groupiette-a-mammà, scusa se non t'avevo visto.

marti64 ha detto...

attimi 18:20
"segreto"si è questo che lascia trasparire l'arte, apre a tanti scenari

attimiespazi ha detto...

ciao Martina, mi fa piacere incontrare persone sensibili e curiose che condividono lo stesso interesse per l'argomento del post..

marti64 ha detto...

Per me è interessante leggere il tuo comm 18:20 bellissimo

Anonimo ha detto...

22:02 se non leggi e non guardi i video del vate che cavolo stai a fare qui? Intervieni ad minchiam per fare numero? Ha ragione Ricky a chiamarvi cretini.

Anonimo ha detto...

A rispondere a te, groupiette-a-mammà, chi lo farebbe sennò?
P. S. Capisco che mancando gli aggettivi, tu capisca una parola ogni tanto, però, magari aiutandoti col ditino, prova a rileggere e capire.

Anonimo ha detto...

Ti sei autocertificato/a cretino/a

Anonimo ha detto...

Sì sì, ci tengo troppo a quel che mangio, leggo, etc. Tu ti bevi tutto invece eh? Fatti quattro belle nanne groupie'.

Anonimo ha detto...

X Attimi. Io ti leggo qui e anche sul tuo blog, come fa marti64 😁😁😁

Anonimo ha detto...

Bravo e perspicace come Martina. Hai dormito qui?

Anonimo ha detto...

Il blog di Attimi è per gente che non scopa, e che in generale ha scopato poco anche da giovane.

Anonimo ha detto...

Poco e male.

Anonimo ha detto...

Certo, se si arrampicavano su per gli aggettivi anche allora, non era facile.

Anonimo ha detto...

Su su. Te sei alzato storto oggi.

Anonimo ha detto...

Perché, tu ti sei alzato dritto?

È la prostata.

Anonimo ha detto...

Hanno scopato poco, e non hanno fatto in tempo a capire la cosa.
Indietro non si torna.

rickyfarina ha detto...


Segreto? Perdindirindina!
Ci sto!

Pensa che il regime ha tagliato 14 min di questo
meraviglioso film.

Lui alla fine li libera dal lavoro e c'è una scena
degli operai che giocano a carte
mentre la macchina produce grammofoni
da sola!