martedì 28 aprile 2020

UNA FICATA

Essere me stesso è davvero una ficata.
Tre lumache rosse e poi forse un diluvio.
Nel cervello. Poltiglia arcobaleno, ferite
di materia grigia, materia e memoria, e
questo languido strazio del mio seme.
E la tua bocca sazia di me, e di noi tre.

Essere me stesso è davvero una ficata.
Nasco e rinasco, ogni mattina baratto
una resurrezione con una colazione e
mi fascio di eternità lieve, sospiro di
morte sul baratro dei miei gesti vergini.
Cammino sui miei rubinetti che perdono.

Sulla mia lapide farò incidere una ignota
sinfonia, sulla mia lapide faranno sesso,
sesso folto, sesso sporco, sesso lucente,
faranno sesso i daini, le lucertole, le coppie.
E avrò gli occhi fuori dalle orbite per la
gioia, e avrò le mascelle dorate di polvere.

Essere me stesso è davvero una ficata.
Non posso fare un passo che è già danza.
Non posso gridare, perché ho labbra che
sono ricettacolo di labbra, non posso e
non devo morire, perché il cielo lecca le
mie unghie, e l'estate attende le mie mani.

Una ficata, nient'altro che una ficata.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2020/04/27/corea-nord-seul-kim-jong-un-e-vivo_96d19185-ed52-4195-927e-f9876adce377.html

attimiespazi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
attimiespazi ha detto...

"perché il cielo lecca le
mie unghie, e l'estate attende le mie mani."

è il passo che sigla e infiocchetta degnamente
questo canto ballerino ..

Anonimo ha detto...

https://images.app.goo.gl/S5GF5AHBfzQVjJe96

Anonimo ha detto...

Fico 😊

marti64 ha detto...

Questa poesia è "Una Ficata"
Essere se stessi porta risultati

Anonimo ha detto...

Quando ti impegni, ottieni ottimi risultati

Anonimo ha detto...

Al monte di pietà.