domenica 31 luglio 2022

MARILISO SETTEMBRINI

Mariliso Settembrini era un muratore, un muratore gentile. Era anche un puttaniere, un puttaniere
gentile. Anche il suo aspetto era gentile e raffinato, e aveva la passione insolita per la poesia.
Insolita per un muratore, ma non per un muratore gentile e raffinato come Mariliso. La notte,
dopo avere dismesso i panni pieni di calce del muratore, Mariliso si vestiva elegantemente, con
l'immancabile papillon rosso fuoco, e usciva per andare a puttane, sulla sua utilitaria giallo
canarino. C'erano due cose che amava follemente: le puttane e i lampioni. La relazione mistica
tra le puttane e i lampioni, la solitudine che emanavano in un perfetto equilibrio cosmico.
Aveva il suo viale preferito, un viale lunghissimo con tanti lampioni e tante puttane. Non faceva
tanti giri, si fermava alla prima che incontrava, una valeva l'altra, rallentava, tirava giù il
finestrino e sussurrava: "Signora puttana, io amo la sua solitudine illuminata da un'altra
solitudine, quella del lampione, ci ha fatto caso che i lampioni non possono abbracciarsi?
Un destino che condividono con gli alberi, come diceva anche il grande poeta Piero Ciampi".
La signora puttana restava perplessa, tutte restavano perplesse, sgranavano gli occhi truccati,
e poi dicevano sbrigativamente "bocca, fica, culo" con la cifra assegnata dai papponi.
Mariliso ci restava sempre male, non tanto, quel pochetto di male che aggredisce solo i
bottoni della camicia e nulla più. "Signora puttana, e per un abbraccio, una carezza, un
sorriso, quanto mi chiede?". "Vai a farti fottere brutto pervertito". L'utilitaria di Settembrini
era piena di ammaccature, con i segni delle pedate delle signore puttane. La mattina dopo
tornava a vestire i panni del muratore. La sua vita è tutta qui, quasi tutta qui. A 68 anni
Settembrini fece una cosa che stupì il mondo intero, e per mondo intero intendiamo quelle
poche persone che avevano una vaga idea della sua esistenza. Andò a vivere a Malibù.
Visse come un milionario per 5 mesi, usando i risparmi di una vita, poi fece il barbone
(in America hanno la gentilezza di chiamarli homeless) e una notte venne ucciso a coltellate
da un serial killer di nome John Utter Junior. Era una notte di luna piena a Malibù e
Mariliso morì dissanguato sotto la luce di un lampione, la cosa triste è che non poterono
abbracciarsi, e per un motivo semplice: i lampioni non hanno le braccia. Così stanno le cose.

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