sabato 30 luglio 2022

GLI GLI

Ingrid, detta Gli Gli (con la g dura), era una ragazza piena di lentiggini e vivace (chissà
perché le ragazze piene di lentiggini sono sempre vivaci...forse è un omaggio a Pippi
Calzelunghe?), andava in bici, in moto, si lanciava in caduta libera col paracadute e
frequentava tre ragazzi alla volta. Con Marco era amore vero, con Flippo sesso vero e
con Giorgio non si capiva bene che cosa fosse, ma facevano sesso ogni tanto. 
Gli Gli faceva tutto alla luce del sole (anche al chiaro di luna), e nessuno soffriva, persino
Marco era d'accordo con la natura libera di Gli Gli e non aveva nulla da rimproverarle.
Marco si innamorò di Gli Gli vedendola cavalcare a pelo un puledro nero e bizzoso.
Filippo si appassionò a Gli Gli quando lei gli succhiò all'improvviso i lobi delle orecchie,
ancora non si conoscevano, lui passava, Gli Gli era seduta al tavolino di un bar, si
alzò e fece quello che vi ho appena detto. Giorgio fu conquistato da Gli Gli a prima
vista, la vide accarezzare un barbone che dormiva per terra, e quel gesto lo colpì.
Un giorno Gli Gli si lanciò dall'aereo ma dimenticò di mettersi il paracadute, era
una ragazza vivace ma distratta, pensava sempre ad altro, e mentre precipitava si disse
"Caspiterina, ho dimenticato di mettermi il paracadute!". Per fortuna atterrò su una
montagna di fieno che attutì la caduta e non si fece nulla. Si ravviò i capelli, con un
filo d'erba in bocca fece un giro per la campagna. Incontrò un contadino di nome
Pietro, e gli disse "Sei tu che hai fatto quella montagna di fieno?" "Sì, sono io" "Beh,
mi hai appena salvato la vita, ci sposiamo?". Pietro e Gli Gli si sposarono in fattoria.
Al matrimonio vennero anche Marco, Filippo e Giorgio, e nessuno era triste, perché
Gli Gli metteva allegria, perché Gli Gli era Gli Gli e nessuno si sognava di criticarla.
Pietro e Gli Gli fecero tre maschietti e li chiamarono Marco, Filippo e Giorgio.
Vissero felici e contenti per tutta la vita e fu una vita intensa. Ogni tanto Gli Gli
prendeva la moto e fuggiva, ma tornava sempre, sempre, con un filo d'erba in bocca.

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