Nel più esclusivo circolo dei poeti della città, Aldebran Corriman spiegava al giovane
Peter Bredford i comportamenti consoni da adottare davanti a un anziano membro del
circolo, ma nello stesso tempo tratteggiava i caratteri di ogni singolo poeta, con spirito
aristocratico e caustico, fumando le sue sigarette slim con superbia e delicatezza.
Peter Bradford, giovane poeta in erba, ascoltava con emozione e un certo imbarazzo
le rivelazioni di Corriman. "Caro Peter, vedi quel signore con giacca azzurra e pantaloni
di lino bianco? Lo vedrai sempre con un bicchierino di cognac in mano, si chiama
George Tips, lo avrai sentito nominare in qualche rivista di settore, dice che beve
per ricordare, ed è soprannominato "il colombiano" perché ha una passione per le
donne rifatte, tette e culi rifatti, labbra rifatte, minigonne e tacchi a spillo, e le preferisce
con una striscia di coca sul ventre tatuato, sniffa e le scopa, sniffa e le scopa, e ogni
tanto scrive qualche verso di cui nessuno si ricorderà mai, a lui le donne angelicate
fanno venire l'orticaria, bel tipo di poeta, non credi?". Corriman osservava il volto
di Peter Bredford, cercando di capire che effetto facessero le sue parole su quel giovane
e promettente astro della poesia contemporanea. "Quello col panama in testa, quel
signore di mezza età, si chiama Richard Flour, lo vedi tutto arzillo perché gli hanno
appena tolto un calcolo al rene che lo faceva soffrire, è un uomo generoso, offre
da bere sempre a tutti, ha scritto qualche verso valido ma niente di che, però è un
tipo simpatico, ci puoi scherzare assieme e non ti giudica mai, lui ascolta, medita,
e poi ti sorride, è uno che sa stare nel suo e non ti disturberà mai se tu non vuoi."
Aldebran Corriman prese per il braccio Peter Bredford e lo condusse nel giardino
fiorito e ben curato del circolo, gli indicò una donna con i capelli arruffati e un rossetto
troppo vistoso sulle labbra. "Quella è Angela Lindell, una grandissima poetessa,
non conosciutissima, ma secondo me è una delle migliori della sua generazione,
ha scritto un verso sublime che recita così -l'amaca pietrificata della sonnolenza
nel meriggio dell'innocenza-, anche lei è simpatica, è una divoratrice di uomini,
i poeti in erba come te sono i suoi preferiti, se ti piace è tua, quando vuoi, non
è male a letto, io l'ho scopata, fa di tutto, non si fa problemi, non ha inibizioni
di alcun tipo, insomma, ci siamo capiti ragazzo". Poi Aldebran Corriman strinse
la mano a un signore dall'aspetto anonimo, non aveva nulla di particolare, solo
la montatura degli occhiali faceva colpo, era dorata e rossa, con le stanghette
di zanna di elefante, Corriman scambiò due parole di cortesia e passò oltre.
"E quello chi è?" chiese incuriosito Peter Bredford. Corriman si fermò, si lisciò
la barba bionda, e dopo un breve e intenso momento di silenzio disse: "Quello è
Zigger Zigger, meglio starci alla larga, non dargli troppa confidenza, si dice che
abbia divorato sua madre, non ha scritto un verso in vita sua, ma ha compiuto
un gesto di una poesia infinita: cannibalismo materno, per l'appunto. Più che
un uomo è una leggenda, è temuto da tutti, alle dieci in punto di sera scompare,
nessuno sa dove vada, nessuno ha mai parlato con lui dopo le dieci di sera".
Peter Bradford ebbe un malore e svenne sull'erba bagnata. Corriman strizzò
l'occhio a Zigger Zigger "abbiamo spaventato un altro pivello, questi scrivono
due minchiate e si credono poeti, che dici amico mio?" , Zigger si avvicinò al
ragazzo svenuto, lo guardò con commiserazione, e poi sputò un osso di pollo.