Attimi, bambini, odio, moderazione, vaccini.

La moderazione si impone dal momento che c'è l'idraulico vodkarolo che

attacca i miei affetti in modo idiota e spudorato, essendo un idiota no vax.

E se posso tollerare un idiota, non tollero un idiota aggressivo.

I vaccini sono approvati e già sperimentati, come delle auto che escono

da una fabbrica con tutti i requisiti di sicurezza, dopo un certo numero di

anni si faranno delle analisi sul loro percorso nelle strade del mondo, ma

questo non significa che non siano sicuri e sperimentati. Non è un concetto

arduo da comprendere. Si farà una sorta di riassunto e analisi sulla loro

efficacia che tra l'altro è ed è stata ampiamente dimostrata.

Io sono contro i no vax perché sono a favore dei più fragili, essendo un

animo nobile. Vaccinare solo i più fragili non è la soluzione, come è stato

detto dai virologi, tra l'altro le terapie intensive sono colme di no vax e

questo è un danno ai malati che non trovano posto, per questo il mio

animo è incattivito contro i no vax, per ragioni di elementare umanità.

E non credo sia una colpa essere umani.

Dire che i bambini sono poeti non ha senso, i bambini sono bambini,

sono i poeti ad essere poeti, anche questo non è un concetto arduo.

E i bambini sono tante cose, deliziosi nella loro innocenza e nello

stesso tempo terribili, ti possono dire delle verità molto brutte, per

esempio un bambino mi ha detto che sono "grasso e pelato". Ma come

si permette? I bambini poi sanno essere crudeli contro chi percepiscono

come più debole di loro, vedi le famose crudeltà dei bambini sugli

animali: formiche, lucertole, cuccioli di animali, etc etc.

Ad Attimi che stimo, rimprovero di dare a volte una visione troppo

"saponificata" della realtà che invece sa essere terribile e complessa.

Anche le madri sanno essere tremende, vedi Cogne et similia.

Che Attimi sia una buona madre non lo metto in dubbio.

Compito della poesia è immmergersi anche nel lato oscuro delle

cose. Victor Hugo scrisse in una famosa lettera a Baudelaire:

"Lei ha dato un nuovo brivido alla poesia". Quel nuovo brivido

era sguinzagliare nelle poesie parole e concetti nuovi.

L'arte non è solo armonia e sentimenti buoni, spesso e volentieri

l'arte ci sorprende e ci spaventa perché entra in territori non

ancora esplorati, i territori vasti dell'anima umana.

Simone Weil ci dice cose sconvolgenti, come riuscire ad amare

anche il male, perché tutto è grazia, tutto viene da Dio.

E' un pensiero religioso sconvolgente, anche se io non sono

religioso, ma mi rendo conto che nella solitudine del mostro

(magari un pedofilo assassino), odiato da tutti, solo uno

spirito religioso, profondamente religioso, è in grado di fare

sentire quel mostro meno mostro, attraverso quell'amore

folle e divino di cui parla Simone Weil, e questa follia non

significa altro che questo: Dio ama anche il pedofilo omicida,

perché il pedofilo omicida è Dio, perché se esiste, se è reale,

significa che è stato concepito e accolto da Dio anche lui:

il mostro.

Come vedete l'amore è una cosa assai complessa e folle.

Per finire: l'odio è tante cose. Se dico che "odio le discoteche

rumorose" non sono un essere spregevole, e il mio odio ha

un senso, così per tantissimi altri esempi che non ho voglia

di elencare, quindi l'odio non è cecità, anzi, è vedere le cose

per quello che sono: spesso e volentieri terribili.

Detto questo io sono un uomo che ama, ama in modo folle.