Vengono chiamate camole o tarme della farina, sono quelle
farfalline che prendono vita nelle nostre dispense.
Una sta volteggiando e girovagando in casa mia da circa
una settimana, ho fatto l'errore di non ucciderla subito.
Ora mi sono affezionato. Poco fa, spostando il candelabro,
mi è venuta incontro, quasi a salutarmi.
E se anche lei si fosse affezionata a me? Che fare?
Forse è disperata, forse è alla ricerca di cibo.
Che cosa posso fare? Come posso aiutarla? Mi chiamo
Farina, dovrei forse gettare della farina in aria?
Non so proprio cosa fare, posso solo donarle la mia
casa, un riparo, e la mia compagnia.
Anche lei in fondo è sperduta in questo universo come
me, anche lei è viva e possiede il dono del volo:
anche lei, come me che conosco l'arte di alzarmi in volo
attraverso le parole.
3 commenti:
Wow!
Io ne conosco una di farfalla, che si alza in volo non solo con le parole ma anche con i sentimenti. Veri. Mi ritengo molto fortunato. E' mia amica. E la proteggerò.
Anche questo è un messaggio, come il dente rotto... Niente è casuale....
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