"...saltare l’esile steccato della mortalità". Di buone intenzioni e propositi è lastricato l'inverno, caro Ricky. Fare, essere non dire. Roby Rosi ti ha anticipato e vinto in questo salto. In alto. In Alto? Ti ha fatto un tunnel. Alla Garrincia. Il Roby è ormai immortale. Più lo vedo - o col Gattinara stravecchio fuori serie o col panettone A, A come AntiArtigianale fasullo e come vero Artigianale Autentico - e più lo penso degno del Famedio o della Académie française e i suoi 40 (immortali). E questo grazie a te che lo consegni alla storia strappandolo dal piattume della banale quotidianità ignorata dai cinefili omologati. Stappandolo come uno spumante artigianale dolce migliore dell'amabile famoso.
I 4 sensi implicati dal e prerequisiti del verace panettone da 1° premio robyrosiano a me - diversamente saltante in Alto lo steccato della mortalità - richiamano un'Altra Golosità, di Cui quelle robyrosiane (stavo scrivendo rosybindiane) sono solo l'ombra platonica. Senza stiracchiature mistico-missionarie ho pensato subito ai 3 sensi all'Ave verum di san Tommaso:"Visus tactus gustus in te fallitur". Il Rosi aggiunge il l'odorato.
Senza rinunciare ai tuoi aperitivi e a ogni appetibilità umana, o meglio umanistica e cristiana da '400 fiorentino, a me piace deliziarmi con la Golosità più Maiuscola, quella _archetipica_. Siamo sempre in Caverna, ma non giù alle ombre e catene ma su, SU, subito fuori, dove anche con un piede ancora dentro c'è il Sole e si canta Panis Angelicus
Ecco quello che io chiamo un commentatore intelligente e attento dei miei lavori, anche
molto originale e creativo, mi commenta sempre sul Fatto e sono soddisfazoni, un Graffit
vale mille anonimi che sono su questo blog solo per sputacchiare le loro scemenze.
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