Ascolta i miei passi, sto tornando a casa.
Ascolta i miei pensieri che ti pensano.
Anche i miei passi ti pensano.
Siamo connessi oltre le leggi della fisica.
Siamo incarnati nel vento.
Ascolta i miei sogni, le parole che sussurro
tra me e me, tra me e te, mentre cammino.
Con il tuo volto che scende sul mio volto.
Con il tuo volto che finisce nelle tasche
imbottite del mio cappotto.
Mi avvicino, non mi avvicino, siamo
sempre vicini, e inventeremo finte
lontananze per amarci ancora un volta.
Mi senti? Sto aprendo la porta di casa.
Dove sei? Ombra carissima, sei con me.
Qui, nella tasca del cappotto.
5 commenti:
Sì, ti sento. Forte.
Ma più forte, sento "le tasche imbottite". Comicità allo stato puro. Patafisica se preferisci. Ahahaha poesia intimista e saccocce imbottite.
TU RIDI.
E io sono felice.
parole parole parole
Ascoltare, un esercizio che abbiamo dimenticato
bello ascoltarsi, e ascoltare gli altri
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