domenica 21 ottobre 2018

IL GIOCO DEL RE

Ho giocato al gioco del re con Giulia,
una bambina di sette anni.
"Tu sei il re e puoi chiedere qualsiasi cosa
e tutto ti verrà dato", così mi ha detto Giulia.
Io credo sempre ai bambini, è una deformazione
professionale dei poeti. Allora ho iniziato a spararle grosse:
"Voglio il polpettone con la purea di patate,
e un vino rosso di alto livello,voglio mangiare
sotto una tenda, in un grande giardino con la piscina,
vicino al mare, nella piscina voglio delfini e fontane
colorate, sopra di me voglio tante stelle e poi voglio
che mi porti una stella, tra i commensali voglio
un amico scimpanzé di nome Grugno, poi
mentre mangio voglio una donna che mi
 massaggi la testa pelata". Mentre parlavo Giulia
prendeva appunti su un foglio di carta,
molto professionale, devo dire. Vediamo come
se la cava ora! "Avrai tutto quello che hai chiesto",
mi ha detto con la convinzione dei poeti
e dei bambini. Il polpettone con la purea si è trasformato
in un pomodoro che mi ha portato dalla cucina,
il vino rosso è diventato un succo di frutta con
la cannuccia, l'amico scimpanzé di nome Grugno
si è trasformato in un gatto che si è lasciato
accarezzare, la piscina e il mare sono diventati
un foulard azzurro con il quale ha danzato per
me, i delfini erano Giulia che si è messa a
saltare mimando i delfini, le fontane colorate
sono diventate un nastro che Giulia faceva
volteggiare nell'aria, le stelle per magia erano
una cascata di soldi finti del Monopoli, il
massaggio alla testa me lo ha fatto lei con una
crema e una spazzola per i calli! E quando le
ho fatto notare che si era dimenticata di
portarmi una stella, Giulia mi ha detto:"La
stella è un animale", e mi ha portato un
coniglio di plastica. E volete saperla una cosa?
Alla fine mi sono sentito soddisfatto, ogni
desiderio che avevo espresso ha trovato la sua
forma insolita, ho passato una giornata da
re, mi sono sentito un re grazie alla fantasia
di una bambina di nome Giulia.
Bisogna sempre credere ai bambini.
Questo è il mio segreto, ed è anche il segreto
di Don Chisciotte.

2 commenti:

attimiespazi ha detto...

io ho giocato veramente tantissimo con mio figlio e anche con altri bambini
e quando lo facevo non mi sentivo una Regina,
ma mi sentivo bambina,
una condizione magnifica che spesso rispolvero.
per me vale un'altra frase:
bisogna sempre credere al bambino che è dentro di noi..

.attimi

marti64 ha detto...

Bello questo momento, credo nella fantasia dei bambini, ricordo le mie bambine
Con la cucina (gioco) mi facevano delle ricette impensabili. La più grande
assieme ad una amica, fecero una cornice e a mò di televisione, annunciavano
le notizie imitando il telegiornale.Rimasi meravigliata dalla loro fantasia