Proust aveva il terrore di morire prima
di avere finito la sua opera, Alla ricerca
del tempo perduto. Soffriva d'asma e
viveva rinchiuso nella sua stanza, usciva
solo di notte e raramente. La prima parte
della sua vita era stata tutta salotti e gentili
chiacchiere mondane, nella seconda parte
della sua vita si era dedicato alla scrittura,
nulla è perduto, nemmeno il tempo, se c'è
la letteratura a tenere in vita ciò che fugge.
Sempre più malato, sempre più pallido,
continuava a scrivere, a ricordare. Un eroe
della memoria. Una lotta contro il tempo.
Una sera chiamò la sua fedele domestica.
"Celeste, Celeste, vieni subito qui, è
successa una cosa meravigliosa!".
Celeste si precipitò nella camera di
Proust, prigione e delizia. "Che cosa
è successo?". E l'uomo pallido disse:
" Ecco, ho messo la parola fine"
Fin, in francese. Poco dopo morì.
Consunto dalla sua opera.
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