lunedì 31 ottobre 2016

PIAZZA BAZZI

4 commenti:

rickyfarina ha detto...


Medea .
Sublime, nel senso purissimo di ciò che giunge al limen per superarlo. Messe in piega e pieghe sui volti. Corpi in quiete e chiacchiere scoppiettanti. La vergogna degli anni, la pudicizia del futuro, la nobiltà della storia. Un crosciare di foglie cadute, un balbettare di foglie cadenti; una nudità latente di alberi e voglie, un pullulare nervoso di desideri in sala d'attesa. Un pazientare che è allegria di delfini spiaggiati, ma non in agonia. E' come se i pesci fuor d'acqua continuassero a respirare. De Sade e i suoi tempi, la sregolatezza colorata ed oscena. Piazza Bazzi non è la vecchiaia come anticamera della morte, Piazza Bazzi è la vecchiezza colma di spudorato succo d'esistere. Con le forze che vengono meno, le dentiere di una bianchezza opaca, gli odori di fango e bruciato, di canfora e violetta, i sorrisi colmi di grazia e un distacco austero, pacato e aristocratico dai beni del mondo, che solo le oscenità sono gaie.

Anonimo ha detto...

Madonna medea svacca sempre! Ma tipo Ricky mo la incontro...Mi dai il numero? Pure con la sborra ci fa le meringhe?

attimiespazi ha detto...

When you are old

When you are old and gray and full of sleep
And nodding by the fire, take down this book,
And slowly read, and dream of the soft look
Your eyes had once, and of their shadows deep;

How many loved your moments of glad grace,
And loved your beauty with love false or true;
But one man loved the pilgrim soul in you,
And loved the sorrows of your changing face.

And bending down beside the glowing bars,
Murmur, a little sadly, how love fled
And paced upon the mountains overhead,
And hid his face amid a crowd of stars.
.
.

Quando Tu Sarai Vecchia

Quando tu sarai vecchia, tentennante
tra fuoco e veglia prendi questo libro,
leggilo senza fretta e sogna la dolcezza
dei tuoi occhi d’un tempo e le loro ombre.

Quanti hanno amato la tua dolce grazia
di allora e la bellezza di un vero o falso amore.
Ma uno solo ha amato l’anima tua pellegrina
e la tortura del tuo trascolorante volto.

Cùrvati dunque su questa tua griglia di brace
e di’ a te stessa a bassa voce Amore
ecco come tu fuggi alto sulle montagne
e nascondi il tuo pianto in uno sciame di stelle.

(William Butler Yeats - traduzione di Eugenio Montale)

rickyfarina ha detto...


Magnifica!