martedì 25 ottobre 2016

MENTRE GIRAVO

Oggi mentre giravo il film I vaganti una vecchietta mi ha
scambiato per uno del comune di Milano e si è lamentata
con me delle strade piene di buche, e io avrei voluto dirle
" cara signora mia, sono solo un poeta ". Ma le ho dato
ragione, lamentarsi è una forma di vitalità nei vecchi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Da piccolissimi si piange, che è il lamento primordiale, per le proibizioni educative. Poi ci si lamenta per la scuola. Indi vi è un lungo periodo dove ci si lamenta dell'amore...e dell'obbligo lavorativo. Poscia nella mezza età inizia il lamento connesso all'occhio che si volge al proprio passato ed all'insoddisfazione del risultato ottenuto. Alla fine c'è il lamento degli anziani ...legato alle cose pratiche .....i dolori d'usura del corpo invecchiato e tutto ciò che è connesso al muoversi in un ambiente per loro ormai difficoltoso. Il lamento penso che sia una prerogativa tutta umana....e di ogni età....cambiano solo le motivazioni. Chicca

attimiespazi ha detto...

mi sembra che sugli autobus le persone anziane si lamentino più spesso e presentino una sottoforma di intolleranza verso la gioventù nelle ore di punta.
una volta una signora cominciò la conversazione con me brontolando per un gruppo di ragazzi che ascoltava la musica a volume sostenuto. le risposi, con un sorriso, che il biglietto non prevedeva la compagnia della musica e che dovevamo ritenerci fortunate.
l'anziana sorrise e cominciò a parlare dei sui tempi, di quando i cantanti erano veri cantanti con la voce (mica come adesso che cantano tutti), ecc. ecc.
annuii mentre pensavo che, in fondo, la signora si lamentava per solitudine, aveva solo bisogno di parlare con qualcuno. tutti hanno bisogno di parlare con qualcuno, hanno bisogno di essere ascoltati, per sentirsi meno soli.
poi, i ragazzi - che trovavo deliziosi nella loro spensieratezza - scesero alla loro fermata e fu il cimitero.

.attimi