sabato 29 ottobre 2016

MIO ZIO DARIO FARINA - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/29/mio-zio-dario-farina-e-meglio-di-bob-dylan/3123333/

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Provocazione ipotetica quella del blogger.
Non si può mettere "a pucchiacchia 'n mane 'a creature" ma, se esistesse un Nobel canzonettistico e la sua attribuzione fosse demandata a una giuria di bambini, questa conferirebbe il premio a Dario Farina e non Bob Dylan. Difficile confutarlo. Per i bambini l'impossibile non esiste, non esistono problemi, esiste la leggerezza, esistono soluzioni, tutte possibili. E la felicità, con o senza virgolette, è soluzione, anche se spesso - e non potrebbe essere altrimenti- solo momentanea.
Se a Bob Dylan è stato dato il massimo riconoscimento per la letteratura, come avrebbero dovuto considerare il quasi sconosciuto al grande pubblico, ma grande, Tommaso Landolfi?

Giulio

attimiespazi ha detto...

ciao Giulio.
i Nobel vengono assegnati a persone viventi e, quindi, Tommaso Landolfi non può essere preso in considerazione.
questo Nobel per la Letteratura a Dylan mi ha lasciata perplessa.
ho una concezione diversa della letteratura.
tra i candidati di quest'anno c'era anche Philip Roth che non ho mai letto. mi sto auto-documentando su questo autore. ha scritto una caterva di libri. penso che comincerò con Nemesi e a seguire Pastorale Americana.
come ho scritto anche sul FQ, per me "letteratura" è ricerca, ricerca dell'estasi estetica nella scrittura, è l'arte di concertare le parole fra loro fino a portare il lettore in una dimensione che spalanca le porte all'imaginifico.
quanti scrittori sono in grado di fare ciò?
E Dylan, in quale ramo della Letteratura può rientrare? Letteratura Musicale? esiste?
bhò..

.a

Anonimo ha detto...

Ciao attimi,
certo, riguardo a Landolfi avrei dovuto specificare "a suo tempo", ma lo davo per scontato; l'averlo citato certifica quanto sia d'accordo con te sul concetto di letteratura.
La motivazione del Nobel a Bob Dylan dovrebbe essere questa, come risulta da più fonti:
"aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della grande tradizione della canzone americana".

Giulio

attimiespazi ha detto...

Sì, Giulio, avevo capito e non avevo dubbi sulla tua posizione a riguardo ;-)
ho voluto rafforzare l'opinione in comune.
la motivazione è molto generica. sembra che Dylan ci abbia pensato parecchio e se avesse deciso di rifiutarlo avrebbe avuto la mia ammirazione.

grazie per aver "chiacchierato" con me..

.attimi