Come il mare, sono profondo come il mare,
fra i miei cuscini ci sono alghe, e sul mio divano
forme coralline e squali incantevoli di ferocia.
Sono libero, libero come il vento, nella mia testa
tempeste esangui e il sospiro di un tuono.
Vorrei uscire dal cono d'ombra, questa livida
ombra che preme sul petto, ma incontrerei solo
divinità mostruose, e smarrimento ancestrale.
Resto disteso, resto al di qua del confine, con
il filo spinato e l'uva, a raccogliere memorie.
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