In questo impreciso momento sento che
la mia vita non è mia. Non è di nessuno.
Nemmeno del motociclista che mi investe.
Nemmeno della malattia immaginaria.
Nemmeno della donna che mi ha dato
alla luce e alle tenebre: mia madre.
Sento che questa vita sartoriale che si
è cucita sul mio corpo, che questa vita
beffarda che mi sfugge di mano, sento
che è tutto un gioco di polvere, ma non
appartiene nemmeno alla polvere.
Di chi è la mia vita? Di un altro che non
sono solo per pura contingenza?
Mi chiamo Riccardo, e se la mia vita
fosse di Patrizio? E se d'ora in poi fossi
Patrizio e ragionassi come Patrizio?
Ma chi è Patrizio? Ora che ci penso, non
ho mai conosciuto un Patrizio in vita
mia. Mia, continuo a dire mia, ma non
è mia questa vita. Di chi è? Dei fiori?
Delle marmellate scadute? Dei saluti
dati sull'orlo del precipizio? La vita è
di chi si toglie la vita? No, nemmeno.
Ci togliamo sempre la vita di un altro,
di quell'altro che immaginiamo di essere.
Ma poi perché questa vita deve essere
di qualcuno o di qualcosa? E se fosse
solo una passeggiata di vertigini?
35 commenti:
Sei ricoverato
- al Pronto Soccorso
- alla Neuro
- alla Assistenza della Canon?
"In questo impreciso momento sento che la mia vita non è mia. Non è di nessuno."
Pare che la tua vita, ora, sia della nuova telecamerina e del nuovo PC col nuovo programma (che si sono uniti per darti una lezione, che tu non capirai).
Basta davvero così poco, Farina, a precipitarti nelle tenebre dell'esistenza? Una telecamerina che non riesci a capire?
Scrivi sulla nostra vita, ritrai le nostre esistenze, facendo su di noi pensieri maligni, malevoli, dai giudizi sulle persone che incontri, qui e altrove, e dai loro sarcastici consigli su come dovrebbero cambiare la loro vita, il loro modo di affrontarla.
E noi Farina, in base a ciò che vediamo, tanto e molto, di te, che cosa dovremmo dirti, cosa dovremmo suggerirti? Quale il rimedio per la tua depressione tecnica, che tu fai diventare umana, che ti mette di fronte alla realtà della tua incapacità di vivere?
Lo dici tu: non gestisci la tua vita "la mia vita non è mia". Eppure, quando la tua telecamerina funziona, e funzionerà di nuovo, verrai ancora a dirci come vivere e cosa pensare. Tornerai a puntarci contro il tuo giudizio.
Bene, adesso lo sai: siamo pari Farina. Siamo solo stronzi che vagano lungo le tubature di un cesso enorme. Ma non pensare che quando i tuoi "problemi tecnico-esistenziali" saranno risolti, smetterai di vagare per le condotte sanitarie.
Sarai solo un stronzo un po' più sereno con una cazzo di telecamerina in mano.
Polvere o cenere, cenere o polvere, usi spesso queste due parole, per caso hai sensi di colpa perché fumi?
Sbattitene!!
Come un tappeto intossicato dalla polvere o un portacenere colmo di cenere.
La tua vita è in mano alla fortuna, detta anche sfortuna (dipende dal bicchiere).
Ossia dal caos che rimescolando diventa caso.
... ma che te lo dico a fare.
Insomma, hai rotto la uallera, hai risolto si o no con sti formati video?
Voglio vedere il top del top con quello splendore che hai in mano!!
E sto parlando della Canon prima che parti in quarta come al tuo solito.
Tutti poi con sta mania del sistema MAC, snobboni antipatici, spendono follie solo perché fa figo e poi stringi stringi son chiusi in recinti tecnologici.
Se avevi un sistema WIN a quest'ora eravamo al cinema.
Ma porca di quella...
ognuno si costruisce un'immagine di sé, con il proprio carattere, con le proprie esperienze, e il segreto per interpretare bene il ruolo che la nostra mente ha scelto per noi penso che sia diventare spettatori di se stessi coltivando le proprie emozioni.
la vita appartiene al nostro cervello, che altri non è che il centro smistamento di quei dettagli che come mattoncini compongono i nostri giorni..
.attimi
Attimi, no, se appartenesse al nostro cervello, una mera centralina idiota, sarebbe la fineeee.
Davide, tu parli di immagini vergini, ma le mie immagini vergini sono su una cazzo di timeline
di final cut pro...capisci? io devo cavarmela con final cut pro, comunque sperimenterò
i metodi di registrazione che mi hai consigliato, ma ora ho bisogno di risolvere il problema.
Sono ricoverato alla Chisciotte, il mio studio-abitazione.
Andrea, stronzi e tubature? Vedi che devi aprirti all'arcobaleno e alla musica?
Segui il tuo maestro di vita, seguilo una buona volta.
Inciampa nello stupore.
Andrea, scusa, una domanda, tu hai messo al mondo, con la complicità divaricata della tua consorte, un figlio o uno stronzo?
Andiamo, scrivi quello che non pensi! Devi ancora trovare la tua verità, è a un passo, ma tu la rifiuti.
Tu ami la vita.
appunto..
Stronzi e tubature Farina, tanti stronzi e kilometri e kilometri di tubature.
Nessuno è maestro di nessuno. E ci seguiamo l'un l'altro come lungo una pista di automobiline. Nessun inciampo, nessuno stupore: tutto già visto, tutto già sentito. Basta avere una buona memoria. Quindi per me è quasi impossibile stupirmi, inciampare.
Tu ti stupisci e inciampi perché non hai memoria.
Mi sto vedendo tutte le apparizioni di Bertolucci su YouTube, lui non la pensava proprio così, non credeva in Dio, era ateo,
e proprio per questo amava ogni singolo momento della sua vita, anche i momenti sulla sedia elettrica, da giovane andava a fare scampagnate in macchina con Pasolini, Elsa Morante e Moravia...vedi tu...il suo ultimo film ha come protagonisti due giovani, e tu ai giovani che cosa diresti per infondere coraggio alle loro vite? queste bellissime metafore di stronzi e tubature?
No, non si ama la vita. Si amano le persone che vivono, se si può, o se si deve. E questo indipendentemente dal tipo di vita che fai tu o che fanno loro. E' un fatto.
Gli stupidi amano la vita per quello che è senza tentare di capirla, quelli che appunto non hanno memoria, che non se ne ricordano, o che fanno finta di non ricordarsene, ma sommano istanti a istanti in una sequenza che tentano di ordinare in modo da avere qualcosa da fare o da dire l'istante successivo.
Gli stupidi, sebbene ne parlino in continuazione e tentino di spiegarla a gli altri, pensano che la vita sia un dono, quando invece è solo uno stato energetico di passaggio, come una scintilla, un elettrone che emette luce cambiando di livello.
Ti prego: non dirmi cosa devo pensare, come sentirmi, cosa scrivere, perché ti ritengo una delle persone più stupide che io conosca. Io hai giovani non ho da dire niente, se non che sono capacissimi di sbagliare da soli.
i mattoncini che smista il nostro cervello sono le sovrastrutture che ci pone in essere al nostro pensiero e.. e
mi fermo qui, l'argomento è complesso e lo spazio e il luogo è limitato e limitante. aggiungo solo che a buon intenditore poche parole possono davvero bastare..
Interessante, spiegami la mia stupidità, forse sono abbastanza stupido per capire la tua spiegazione!
Perché sarei stupido?
Perché non sei capace di usare la memoria. E se non sai usare la memoria non puoi essere intelligente. E se non sei intelligente sei uno stupido.
Questo non significa che tu non mi piaccia, e che non ti trovi interessante.
Ma secondo me sei uno stupido.
La memoria personale? La memoria culturale? La memoria genetica?
Usarla? Come Proust? Sai qual è il problema? Secondo me hai le idee confuse,
non rifletti abbastanza su quello che scrivi e a chi lo scrivi.
Io sono la persona più lontana dalla stupidità che esista e che mai
ti capiterà di conoscere. Non so fare le equazioni, lo ammetto.
E non ho mai capito gli insiemi.
Poi: perché usarla?
Perché non limitarsi a goderne?
Il problema è il coraggio: un giorno devi avere il coraggio di venire da me(quando avrò risolto
i problemi tecnici, magari nel nuovo anno), e farti fare un video ritratto HD dove scandaglio
la tua anima!
La memoria è un posto, un luogo in cui stanno i ricordi.
Sono i ricordi che formano la coscienza, non la vita in quanto tale. E' l'elaborazione dei ricordi, e in definitiva il loro saggio utilizzo in ragione di un pensiero, razionale o creativo che sia, a determinare la nostra coscienza che in definitiva è intelligenza. Si prelevano i ricordi, le esperienze, gli studi, tutto il vissuto accumulato e lo si usa, in modo intelligente se si è in grado di farlo. E non, caro Farina, ci si fa usare dai ricordi.
In base a questo semplice ragionamento, cosa ti spinge a spiegare a me e ad altri chi siamo, cosa facciamo, come, e perché facciamo ciò che facciamo?
Secondo me lo fai perché sei uno stupido.
La sensibilità e l'intuizione femminile gli uomini se la sognano.... Attimi smettila di regalare perle ai porci, taci che non ti meritano........
No, non verrò. Sarei venuto prima. Prima di capire che sei uno stupido.
E con gli stupidi si mantengono le distanze.
Non sono mai stato uno "spiegatore", infatti non faccio il prof.
Semmai un provocatore. Non voglio insegnarti nulla, suggerisco.
Mi limito a suggerire, provocare, proporre.
Questa è una tua definizione di memoria, ne esistono mille diverse.
Tanto per citarne una: la Memoria come Madre delle Muse.
La memoria ha una sola definizione: luogo dei ricordi.
La stupidità ha mille definizioni.
Vedi che non hai studiato filosofia e non hai gli strumenti culturali per
sostenere le tue tesi?
Hai un'intelligenza da vocabolario, come dire che l'amore è "dedizione appassionata ed esclusiva,
intuitiva e istintiva fra persone..etc etc"
Robaccia da vocabolario, appunto. Mentre sull'amore puoi leggere Platone o Baudelaire, per esempio.
Loro ti daranno un'idea meno da vocabolario.
E spiegare Alla ricerca del tempo perduto come un romanzo "sul luogo dei ricordi", ne converrai,
oltre ad essere stupido è limitante!
Secondo me, con l'umiltà che da sempre ti contraddistingue, dovresti chiedermi
scusa ed accettare la mia superiorità etica, estetica e intellettuale.
Tu hai studiato filosofia è sei una delle persone più stupide che io abbi mai conosciuto.
Io non so cosa sia l'amore:lo provo. So che c'è, lo percepisco, ma non so spiegare cosa sia. Tu sì? Prova a spiegarlo, con parole che siano tue, e non di qualcun altro.
Baudelaire e Platone non mi daranno nessuna idea: mi daranno i loro ricordi, i loro dati da elaborare. L'idea, se ne avrò una, sarà poi data dalla mia coscienza, e intelligenza, che la elaborerà, e sarà mia. Non di altri.
Vedi perché dico che sei stupido? Non sai usare la memoria: hai i dati, hai i ricordi, ma non li sai usare se qualcuno non ti dice come si fa. E questo fa di te una persona inaffidabile.
La memoria è il luogo dove il nostro cervello stipa, ripone, mette i ricordi. Questo mi pare logico e capibile da chiunque, non in discussione. Se tu sostieni sia altro, sempre con parole tue, prova a spiegarlo.
Il concetto di superiorità non ha senso.
E' il pretesto che lo stupido usa per giustificarsi. Non esiste la superiorità.
Per esempio: c'è una memoria senza cervello. Una memoria della pelle.
La cicatrice.
Dici?
Cosa ti fa definire ciò che vedi sulla tua pelle, una cicatrice? L'elaborazione di un ricordo.
Sei uno stupido Farina. Simpatico a volte, ma stupido.
E la memoria delle palle?
Anche quella. La cicatrice potrebbe averla anche uno in coma.
Non ha bisogno della nostra coscienza per essere un ricordo.
La cicatrice, un canyon, una valle, un solco, una figa, è solo la definizione, il nome di una cosa, data dai ricordi, e sta a chi la osserva la sua definizione. La coscienza quindi è la tua.
Se intendi invece il dolore causato dalla cicatrice, che si può percepire o meno, a seconda della nostra coscienza, ancora esso è l'elaborazione di un ricordo, un impulso bioelettrico che va a pescare nella nostra memoria, attivando la nostra coscienza.
No farina, no. Non sai usare i ricordi.
macheduemaroni!
Ma sembra che vi conosciate, o no? Di persona.
Concordo con Anonimo 04:22. Farina è uno stupido, e lui non lo ammetterà mai, ma continuerà a considerarsi superiore da bravo stupido. Poraccio.
questi commenti mi fanno venire in mente che la questione è cosa vecchia.
permetti, Ricky, che io la linki?
qual'è la tua risposta affermativa?
https://www.youtube.com/watch?v=HTwNRSjjq2A
.attimi
*qual è*
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