mercoledì 31 ottobre 2018

ASCOLTA I MIEI PASSI

Ascolta i miei passi, sto tornando a casa.
Ascolta i miei pensieri che ti pensano.
Anche i miei passi ti pensano.

Siamo connessi oltre le leggi della fisica.
Siamo incarnati nel vento.

Ascolta i miei sogni, le parole che sussurro
tra me e me, tra me e te, mentre cammino.
Con il tuo volto che scende sul mio volto.

Con il tuo volto che finisce nelle tasche
imbottite del mio cappotto.

Mi avvicino, non mi avvicino, siamo
sempre vicini, e inventeremo finte
lontananze per amarci ancora un volta.

Mi senti? Sto aprendo la porta di casa.
Dove sei? Ombra carissima, sei con me.
Qui, nella tasca del cappotto.





RITRATTO DI UNA STATUA

AFORISMI DEL MATTINO

martedì 30 ottobre 2018

UNA A CASO

INTERVISTA A UN UOMO FELICE

Ecco i sostenitori di Di Maio e Salvini.

Eccoli, sono loro. Mi fanno una tenerezza infinita.
Sono la parte più folkloristica ovviamente, ma rappresentano
la maggioranza degli Italiani, in questo momento.
E rappresentano anche alcuni di voi, amici di questo blog.
Vi riconoscete? Non riuscirò mai a perdonarmi di essere
caduto nel tranello dei Cinque Stelle, che le Muse mi
lascino solo, almeno per venti secondi!

L'UNICA DONNA PER ME

lunedì 29 ottobre 2018

FOSCA, L'IDRAULICO

Ho sentito di un idraulico che ha scopato la moglie di un
cittadino onesto e lavoratore, ora anche cornuto, per colpa
degli idraulici! Che categoria di stronzi, con la scusa dei
tubi tirano fuori il loro tubo, con la scusa delle perdite
fanno sgocciolare le passerine delle casalinghe! Una cosa
tremenda, orribile, dobbiamo reagire noi cittadini contro
tutti gli idraulici presenti in Italia, scacciarli dalla nostra
amata Patria! A costo di vivere sommersi dalla merda.
A morte gli idraulici, linciamoli, sono esseri immondi!
Forza cittadini! Tirate fuori i coglioni e la ruspa!
E cercate un tronchese per tagliarvi le corna! Io me le
lascio, le corna in fondo stanno bene sulla pelata.

domenica 28 ottobre 2018

OGGI POMERIGGIO

Oggi sono stato al Naga, dove ogni giorno 400 volontari forniscono
assistenza sanitaria, sociale e legale gratuita ai cittadini stranieri.
Il loro motto è: NON SIAMO BUONI, SIAMO GIUSTI.
C'era un incontro sul decreto immigrazione di Salvini, cose
complicatissime per la mia fragile mente turbata da codici e
codicilli, mi sembra di avere colto solo un concetto, questo:
che il permesso di soggiorno per motivi umanitari non esiste
più. Mi sembra di avere capito che ci sono rilievi di non
costituzionalità in questo decreto, ho capito benissimo che
saranno cazzi e stracazzi per i migranti e per il mio amico
Believe, gli si complica la vita alla grande. In sostanza ciò
che è "umanitario" viene negato, e quando questo avviene
c'è da preoccuparsi. Devi proprio rischiare la tortura nel tuo
paese per essere preso in considerazione. Non sono un politico
e nemmeno un avvocato, ma c'è una brutta aria in giro, brutta
brutta. E molti fra di noi sono felici di respirarla questa merda.

SOLO TU

DIALOGO CON ME STESSO

ALBA, SENZA 4K

C'è un anonimo che si è simpaticamente irritato perché non ho accettato
il suo consiglio super tecnologico di una super videocamera che sembra
una macchina fotografica! Ma volete capirlo che a me basta un semplice
pennello, vecchio e spelacchiato, per creare opere di valore? Non a caso
io sono Ricky e voi anonimi, anche super tecnologici per giunta!
Comunque cercherò di studiare la nuova Canon al meglio, se mamma
dice ok, perché è ancora tutto da "vedere". Ho una mamma 8K. Anzi,
KINFINITO.





NABOKOV

sabato 27 ottobre 2018

AMIRA LA VAMPIRA


DAVIDE, UNA DOMANDA.

Davide, una domanda.
Questa videocamera che comprerò
ha un 2 K? Poi, che cosa sono
queste KAPPA?
Te lo chiedo perché una mia amica,
Amira la Vampira,
mi ha suggerito di comprare
almeno un 2K.
Che Kazzo è?

Mia mamma è Dio - Il Fatto Quotidiano

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/27/mia-mamma-e-dio/4703284/

Mi sento più intelligente del solito

Mi sento più intelligente del solito, non sembra anche a voi?
"Insalata, prosciutto crudo e due baci di Dama, grazie!".
"Ah, anche un francesino croccante!". Quanto mi piace la
rassicurante gentilezza da negozio, la vita quotidiana fatta
di briciole, la trovo adorabile, spero che il paradiso sia un
posto pieno di piccole botteghe, di piccoli negozi, senza
centri commerciali. Anche gli ospedali dovrebbe essere
concepiti così, soffrire, guarire, morire tra un "grazie" e un
"prego", niente dovrebbe privarci di queste minuzie così
belle e umane. "Buona giornata a tutti" e andarsene via.

GIANFRANCO PORCU

Un film, se ti addormenti,
continua senza di te. 
Un libro no. Ti aspetta.

DIRE ADDIO

Mi sveglio da sogni infuocati, ho bisogno di cubetti di ghiaccio
sulla fronte. Ho appena ucciso una zanzara enorme, per scovarla
ho illuminato la casa a giorno, e la sua ombra malefica la rendeva
ancora più gigantesca. Non ho mai odiato tanto un'ombra.

Mi dico addio. Dico addio a tutto. Un esercizio quotidiano.
Per abituarmi alla dissolvenza definitiva.

Ogni giorno dico addio allo specchio, al dentifricio,
al latte con i biscotti, al letto disfatto, al mio volto,
ai volti amati e perduti, dico addio alle cravatte, ai
polsi, al sangue, alla marmellata, al burro, agli occhi.

All'amore. Dico addio all'amore. Per abituarmi alla
solitudine incarnita e gelida dico addio all'amore.
Alla passione che scava nella carne solchi di vertigine.
Dico addio alla mia testa, per quando confonderò
il mio nome con la Via Lattea e i satelliti impazziti.

Ho appena ucciso una zanzara enorme e sono felice.
Sono felice di ritrovare tutto ciò a cui ho detto addio.
Per gioco. Per astuzia d'abbandono. Per paura.
Dire addio per ritrovarsi sperduti nell'universo

di un solo respiro.

venerdì 26 ottobre 2018

PARE PROPRIO CHE...

Pare proprio che questo disgraziato autore di film, squattrinato e pigro,
debba tirare un grosso respiro e decidere di aggiornarsi con una nuova
videocamera di ultima generazione. Per la natura stessa dei miei film
ho bisogno di una videocamera leggera, che io possa racchiudere quasi
nella mia mano, sentirla parte di me, del mio corpo, per passare quasi
inosservato e non "pressare" emotivamente il soggetto da ritrarre con
videocamere invadenti e invasive.

Avrei pensato a una CANON LEGRIA HF G40.

La nuova compagna Chisciotte.



giovedì 25 ottobre 2018

NIENTE DA FARE

Domani provo a comprare una cassetta che pulisce le testine ma
è l'ultima speranza.

DEBORA

FORSE FORSE

Forse forse...da due videocamere rotte con difetti diversi...
forse riesco a farne una buona, provo!

UNA BELLISSIMA NOTIZIA PER GLI HATERS

La videocamera è arrivata oggi.
Ed è rotta.

Ora ho due videocamere rotte
e sono troppo vecchie.

Non ci sono più i pezzi di
ricambio.

MAU MACFARRIN

Caro Ricky, sarebbe invasione di ultracorpi se l'Italia non fosse culla e terra di fascismo. Le tue amicizie social "insospettabili", che oggi apprezzano i post fascisti (e i post-fascisti) del trombone leghista, non erano libere nemmeno ieri; borghesi e conformiste, ligie al dettato dell'autorità e prone alla narrazione del Potere più accomodante, esse sono quanto di più lontano possa immaginare da una persona dotata di pensiero autonomo. Purtroppo, conto "amicizie" della stessa pasta e io stesso – lo confesso, non senza dolore – ho un mio passato acritico e passivo riguardo alla fiumana: superato e asciugato per sempre, spero.
Il popolo italiano non sembra capace di scegliersi rappresentanti politici, ma solo duci tracotanti, capaci di concretizzare l'ansia di linciaggio nei confronti degli sconfitti. Fino a quando il linciaggio non tocca al duce, a sua volta sconfitto. 
Siamo così fascisti, in Italia, che erano fascisti anche i comunisti, nei loro feudi tosco-emiliani (ti ho già scritto dell'ecologista modenese Carlo Sabattini, internato in manicomio su denuncia del celebrato Sindaco e pestato a morte dai "compagni" – mai puniti – in un parcheggio della gloriosa Festa dell'Unità). 
Nel nostro fascistissimo Paese, il termine "personalità" – che altrove condensa il concetto di individualità evoluta, distinta per carattere, intelletto, temperamento – è sinonimo di "oggetto di culto". Se escludiamo le figure politiche del primo dopoguerra, gli anni del boom economico e quelli del "pentapartito", gli Italiani hanno sempre sbavato dietro all'uomo "forte" (specie con i deboli) regalandogli un consenso incondizionato: da Mussolini a Berlusconi, da Renzi a Salvini. Agli Italiani piace sbruffone, arrogante, autoritario, ingiusto. Agli Italiani piace fascio.

QUINO E HEIDEGGER

Ieri sono stato all'università dopo molto tempo, ho seguito con un mio
amico una lezione su Heidegger. Heidegger, il grande filosofo e il nazista.
Ero insofferente, non riuscivo a togliermi dalla testa che questo genio
della filosofia diceva: Heil Hitler. Tutta la sua architettura filosofica che
lotta con implacabile arguzia contro l'oblio dell'Essere, alla fine ha
incontrato l'Essere, ma in una camera a gas. Secondo me, questo
è stato possibile perché in Heidegger non c'è un granello di umorismo.
Ecco perché preferisco di gran lunga Quino, il fumettista argentino.

LO ZECCHINO AMICO

L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI

Siamo circondati dai baccelli fascisti. L'Italia ha il fascismo nel sangue.
Il fascismo eterno. Una mia amica mi ha detto di andare sulla pagina
Facebook di Salvini per vedere come avrebbe cavalcato l'onda del
recente fatto di cronaca nera e tenebrosa accaduto a San Lorenzo.
Terribile, non solo il fatto in se stesso ma l'uso politico di quanto
accaduto, e come se non bastasse ho scoperto che molti "amici",
alcuni insospettabili, hanno messo dei "like" sulla pagina di Salvini,
il demagogo fascista e razzista. Siamo circondati dai baccelli
fascisti, è in atto una vera e propria invasione degli ultracorpi,
come in un film di fantascienza, solo che siamo nella realtà o nella
sua rappresentazione malata. Fare leva sulla paura, sui sentimenti
più pericolosi e più ciechi, approfittare di una violenza per scopi
politici, deporre una rosa per poi incitare all'odio e alla diffidenza,
per creare un mondo sempre più chiuso e inospitale, un mondo pieno
di spine e di muri da costruire per soffocare l'orizzonte della nostra
libertà e della nostra umanità. Nulla di più osceno dal punto di vista
etico e morale. Nulla di più stupido. I baccelli sono anche su questo
blog. I baccelli sono ovunque. Aveva ragione Eco: il fascismo è eterno.
Ma anche l'amore. Vedremo chi vincerà.


mercoledì 24 ottobre 2018

MISTER X

MA SECONDO VOI...

Ma secondo voi uno che ama Truffaut, uno come me, ma veramente
credete che uno come me possa non avere conati di vomito per
Salvini e compagnia bella? Per gente così volgare e rozza?
Uno che ama Jules et Jim è vaccinato contro la merda. Riconosce
la merda a prima vista. La bellezza ci insegna ad amare la bellezza.
Questo film è nel mio sangue a proteggermi da tutte le vostre
cazzate sovraniste, da tutti i vostri piccoli egoismi meschini, da
tutti vostri miseri complottismi, da tutte le vostre ossessioni per
il Mercato, da tutte le vostre piccole atrocità quotidiane.
L'amore per la bellezza. Trasformare un triangolo amoroso
in qualcosa di puro, cinematograficamente puro, questo è il
cinema che insegna la verità della bellezza e la bellezza della
verità. Truffaut! Facevi bene a fare scendere dalla tua macchina
quegli autostoppisti che non amavano il cinema.



UNO DEI MIEI PREFERITI



Nessuno come me è in grado di catturare le persone, sono unico al mondo.

FREUD, IL PITTORE.

Un pittore che ti fa sentire
la carne della vita, in modo
sublime, con una strana forma
di crudele pietà.

FOTO


IO E IL MIO AMICO FRANZ

Io e il mio amico Franz stiamo cercando di aiutare Believe,
il nostro amico migrante che viene dalla Nigeria.
Believe ha il permesso di soggiorno rinnovato ma gli manca
il codice fiscale, con Salvini al potere sembra tutto più
difficile e tortuoso, ma non ci faremo scoraggiare dai
razzisti sovranisti idiotisti. Intanto lezione di italiano a
Believe. Prima lezione: Salvini è un razzista. Ricky è buono.
Salvini è un egoista. Ricky è un altruista. Salvini è un porco.
Ricky mangia i porci. Salvini è demagogo. Ricky democratico.
Salvini è amico di mostri come Putin, Ricky schifa Putin.
Tre giorni alla settimana, lezioni di ITALIANO!

DEIEZIONI

Dedicato a chi mi dice: regista di merda!

PIERINO, LA MAMMA E FUSARO.

Pierino - Mamma, mamma, perché questo signore che chiamano Fusaro è sempre in tv?
Mamma - Per il mercato
Pierino - Quale mercato mamma?
Mamma - Il mercato della chiacchiera, la tv è come la vita, un contenitore vuoto
                 che va riempito di chiacchiere così la gente si sente meno sola.
Pierino - Dici mamma? A me sembra che sia in tv per vendere i suoi libri.
Mamma - Anche, ma questo è legittimo in fondo.
Pierino - Mamma, perché questo Fusaro parla dei migranti come se fossero
               tanti birilli e non esseri umani?
Mamma - Perché lui adotta il punto di vista del Capitale e quello di sua nonna.
Pierino - Mamma, che cos'è il Capitale?
Mamma - E'quella cosa che crea i tipi come Fusaro per gli allocchi che credono
                 alle sue critiche.
Pierino - Mamma, chi sono gli allocchi?
Mamma- Quelli come Davide e alcuni anonimi di questo blog.
Pierino - E sono brutte persone questi allocchi?
Mamma- Ma no, ma no, sono anche bravissime persone, ma sono persone
                che hanno bisogno di feticci culturali.
Pierino - Mamma, che cosa sono i feticci culturali?
Mamma - Sono quei feticci creati dal Capitale per fingere di criticare
                 se stesso.
Pierino - Una messa in scena?
Mamma - Bravo Pierino!
Pierino - Mamma, mamma, ma perché questo Fusaro parla bene dei
               mostri come Putin che uccidono le persone?
Mamma - Per creare scalpore.
Pierino - Quindi è come un indiano?
Mamma - In che senso?
Pierino - Invece di prendere lo scalpo ai telespettatori, prende lo scalpore!
Mamma - Bravo Pierino!
Pierino - Come siamo ridotti male mamma!
Mamma - Lo hai capito adesso?
Pierino - Quindi con le sue turbo chiacchiere questo Fusaro mira a prendersi
               una macchina col turbo?
Mamma - Può essere, oppure in realtà vuole diventare ricco per aiutare
                i migranti, tutto può essere nell'era del Capitale.
Pierino - Mamma, vuoi dire che ogni idea si equivale e che tutto è merce?
Mamma - Bravo Pierino!
Pierino - Mamma, che cosa c'è di vero in questo mondo?
Mamma - Niente, nemmeno la morte.
Pierino- Mamma, perché le brave persone non si fanno i fatti propri
             e seguono questo Fusaro?
Mamma - Perché hanno una vita stritolata dal Capitale, allora il Capitale
                 inventa il mangime Fusaro e loro si sentono meno stritolati.
Pierino - Che mondo mamma!
Mamma - Questo mondo è anche bello Pierino, non abbatterti.
Pierino - Quando, quando è bello?
Mamma - Sempre, basta uscire dall'infosfera e farsi una passeggiata.
Pierino - Mamma, perché noi non passeggiamo mai?
Mamma - Perché siamo capitalisti. Dobbiamo macinare soldi e
                 chiacchiere.
Pierino - Mamma, siamo anche fascisti?
Mamma - Certo, gli italiani poi sono specializzati, lo hanno inventato!
Pierino - Che schifo di merda mamma!
Mamma - Pierino! Non si dicono queste parole!
Pierino - Mamma, io sono frocio, amo i migranti, questo Fusaro mi sta
               sul pisellino, e mi sento di amare tutti i disgraziati della terra
               e sono pure contro i dittatori che uccidono le persone!
               Sono un bambino strano?
Mamma - Ma no, ma no, sei normalissimo, forse anche Fusaro è come
                te, solo che non può dirlo!
Pierino - Perché non può dirlo mamma?
Mamma - Perché gli allocchi che credono che ci sia un sistema e un
                 anti sistema, poi non ci capirebbero più niente.
Pierino: Mamma, ma alla fine non è meglio non capirci niente?
Mamma - Sì amore mio, ora vai a giocare.
Pierino - Con chi gioco mamma? Non c'è nessuno nella vita, non c'è
               più nessuno, sono tutti dentro il Capitale!
Mamma - Gioca con le formiche.
Pierino - Sì mamma, le uccido, le uccido tutte con l'acido formico!
Mamma - Bravo il mio piccolo capitalista.
Pierino - Grazie mamma, ti voglio bene.
Mamma - Anche io, ci resta questo di vero.
Pierino - Un'ultima cosa mamma.
Mamma - Dimmi Pierino.
Pierino - Perché c'è la vita?
Mamma - E senza vita poi chi firmerebbe gli assegni?
Pierino - Giusto mamma!
Mamma - Ora vai a uccidere le formiche Pierino.
Pierino - Hai l'acido formico?
Mamma - No, chiedilo al nostro vicino.
Pierino - Al signor Fusaro?
Mamma- Sì, guardalo, sta uscendo di casa per andare in tv.

FINE


martedì 23 ottobre 2018

FILOSOFIA CONTEMPORANEA

Ecco l'unico vero filosofo della Rete!
Non vado in tv ad alzare la mia manina
da primo della classe. Sono troppo
filosofo per queste scemate!

UN SOVRANISTA DA REALITY - DONATELLA DI CESARE

Oh, finalmente una donna in gamba in grado
di dire meglio di me quello che penso su certi personaggi
da salotto televisivo.


La conduttrice si lascia andare a un sorriso mellifluo e complice. Sta per dare la parola a un ospite che, lusingata, chiama «professore». Tuonano i primi slogan: «turbocapitalismo apolide», «stanno sostituendo i popoli europei coi migranti», «l’antirazzismo in assenza di razzismo fa il gioco del potere», «così viene contrabbandato il mito omosessualista», il «nuovo ordine mondiale non tollera Stati-nazione e famiglie». Avranno invitato in Tv un esponente di CasaPound? Ormai avviene anche questo. E invece nel video fa capolino la ricercata abbronzatura di Diego Fusaro, mentre la telecamera indugia sulla chioma scapigliata e il glauco sguardo accattivante. L’apparenza è sorretta da una spigliatezza vanesia e una loquacità che ha il ritmo del gergo calcistico. Prodotto inquietante dell’Italia odierna, Fusaro si fa passare come uno «di sinistra» (e se lo ammette lui?!), mentre scandisce parole d’ordine della nuova destra, aggressiva e astuta, capace di una straordinaria presa mediatica. Dissimulazione e raggiro sono le armi di quest’abile funambolo, che a ben guardare è il sovranista della porta accanto.
Ecco svelato il segreto del suo successo. Che cosa c’è di meglio che ascoltare, rifritti in salsa aulica, i propri più abietti e inconfessabili sentimenti contro migranti, femministe, omosessuali, vegani e apolidi di ogni sorta? Per di più in modo così semplificato? Le formulette di Fusaro, postate sui social media o proclamate con piglio professorale nei canali televisivi, compresa la Rai, sono un toccasana. D’un tratto tutto è chiaro: da una parte «noi», i buoni, che stiamo in «basso», vessati, precarizzati, circuiti; dall’altra «loro», i cattivi, che stanno in «alto», i burattinai dei mercati, i burocrati europei, ma anche i mondialisti, tacciati di essere gli agenti occulti della globalizzazione. Così questo novello Zarathustra del «primato» nostrano e sovrano, che si spaccia per «pensatore anti-sistema», viene a svelarci i complotti di cui saremmo vittime. Lo fa con arte sopraffina, mimando il lessico pomposo del «filosofo» nell’immaginario collettivo italiano e infarcendo lo sproloquio con citazioni a caso, un po’ Marx e un po’ Heidegger, un po’ Gramsci e un po’ Gentile. Tanto in questo Paese, dove l’analfabetismo di ritorno ha raggiunto vertici epocali e l’ignoranza non ha più remore a esibirsi, chi controlla? In un attimo l’effetto esotico è raggiunto — quanto basta per lasciar intendere a chi non sa, o non vuol sapere, che questo singolare personaggio, che «pensa altrimenti», sia davvero un promettente filosofo, che le sue lunghe parafrasi, di cui riempie libri e messaggi, siano frutto di riflessione profonda e originale.
Sennonché quei paroloni altisonanti non veicolano che bieche ideuzze e subdole nozioncine per un pubblico facile da abbindolare. Caricatura della filosofia, tirata in ballo nello spazio pubblico solo per venire sbeffeggiata! Uno schiaffo a chi lavora seriamente. Eppure in Italia non mancano filosofe e filosofi, giovani e giovanissimi, molti dei quali sono stati costretti a cercare fortuna all’estero. Quale lezione dovrebbero trarre dall’indecoroso riconoscimento tributato in patria al ciarpame? Molti si sono espressi nella Rete, dove Fusaro — di cui gira un fake Diego Fuffaro (@FuffaroDiego) — è ormai apertamente schernito. Le responsabilità non sono solo di media, tv, giornali, siti web. Ha le sue colpe la filosofia sia per aver taciuto, o talvolta persino plaudito, sia per quel rinserrarsi nell’astruso accademichese che lascia campo libero all’antipolitica. Non sono estranee neppure le case editrici che ne hanno pubblicato i volumi. Feltrinelli ha affidato la monografia su Gramsci a chi ne fa un gentiliano dell’ultima ora, una sorta di fascista. Lo stesso vale per Marx, ridotto a mero paladino dell’anticapitalismo.
Si potrebbe ignorare Fusaro, se non fosse per due motivi. Anzitutto perché resta il caso di questa ambigua figura, quasi icona della contemporaneità, incarnazione dello stato in cui versa la cultura italiana. Inoltre perché i suoi garbugli iperideologici, con cui proclama la fine di tutte le ideologie e il superamento di destra e sinistra, si sono rivelati ben più dannosi di quanto si volesse ammettere. I suoi slogan, reiterati ossessivamente, hanno certo contribuito alla vittoria del governo Lega-M5S, di cui Fusaro non ha remore a farsi portavoce. All’indomani della sua uscita dal mondo accademico — che sia «professore» è una fake news — la sua posizione è venuta alla luce. Non si parli di commistione tra destra e sinistra, di «rossobrunismo»! Perché qui di rosso non c’è nulla. Da che parte si dovrebbe situare chi sottolinea la «parabola» che «dall’Internazionale comunista conduce all’odierna Internazionale liberal-finanziaria» (Pensare altrimenti, Einaudi)? Per criticare quella sinistra socialdemocratica che ha mostrato sudditanza verso il potere, non sostenendo i lavoratori e chiudendo i porti, non serve certo inseguire questa peripezia fascistoide. Fusaro riprende a piene mani, riassumendo e banalizzando, l’insegnamento del suo maestro Costanzo Preve, che ha finito per essere un negazionista della Shoah e per pubblicare presso editori di estrema destra. D’altronde Fusaro collabora con «Il Primato Nazionale», testata vicina a CasaPound, forza politica che non disdegna di frequentare.
Si vuol dire che è un fascista del terzo millennio? Oppure un neonazista? Non proprio. È un sovranista che indica nell’Europa «un progetto criminale», ammira Putin, è vicino agli antiabortisti, antisemita quanto basta, scopertamente omofobo, cultore dell’«identità», fautore di un ritorno degli Stati-nazione, con la loro vecchia sovranità e i muri innalzati contro gli immigrati. Di questi parla come se non fossero persone, libere di scegliere, bensì strumenti per quella «sostituzione etnica» divenuta il mito del neofascismo odierno. Fusaro è maestro solo del complottismo, quell’ossessione paranoica per i poteri forti — il «governo mondiale», la «casta», le «élites» — che da qualche parte reggerebbero le sorti della storia; malattia del mondo disincantato, bisognoso di certezze e semplificazioni, la favola del complotto, facile da propagare e difficile da confutare, è il pilastro del populismo odierno. Come definire l’inedito mix reazionario di Fusaro? Forse neppure serve definirlo. L’importante è vederne con chiarezza le componenti, senza sottovalutarlo. Non sappiamo forse già dove in passato hanno portato questi discorsi che oggi in Italia hanno aiutato l’estrema destra a diventare forza di governo?

CHE COSA FAI?

Che cosa fai?
Mi rivesto.
Di già?
Sì.

Non mi hai fatto godere.
Non importa.
Importa a me.
A me no.

Mi tratti come una puttana.
Forse.
No, non forse.
Ok.
Sei uno stronzo.
Lo so.

Dove vai?
Mi ami?
Sì.
Mi ami anche se non godi?
Sì.
Perché?
Non lo so.
Bene.
Bene che cosa?
Vado.
Dove?
Non lo so. Vado via.
Non mi basta.
Fattelo bastare.

Quando ci rivedremo?
Non lo so.
Tu non mi ami.
Giusto.
Non è giusto.
Per me sì.
Stronzo.

Perché mi tratti così?
Non lo so.
Io lo so.
Perché?
Perché mi ami e ti brucia.
Fammi un caffè.
Scusa?
Fammi un caffè.

Lei gli fece un caffè con i capezzoli
ancora induriti, fuori iniziò a
piovere.

REPORTAGE SULLA SOLITUDINE

UN ANONIMO IDIOTA

Come può un anonimo capire Ricky Farina?
Già solo per il fatto di essere anonimo
gli è preclusa qualsiasi forma di comprensione.
Non capire che la vita è materia e fonte
d'ispirazione per ogni poeta, per ogni essere
umano interessato alla vita. Non capire che
si parte sempre da un punto di vista: il proprio.
La poesia si mescola e rimescola in una
scatola cranica, in una prigione febbrile.
E cerca luce, aria, spazio. La poesia vive
nel tumulto di un cuore prigioniero di una
cassa, una cassa toracica. Si tratta sempre
di una lotta per la libertà. Oltre le scatole.
Craniche. Oltre le gabbie. Toraciche.
Come può un anonimo capire questo?
E quindi l'anonimo idiota se ne esce con
frasi del tipo: puro narcisismo patologico.
Non sapendo, l'idiota, che ha appena
detto una verità: purezza, narcisismo,
malattia. Questa è la poesia, una forma di
purezza, prigioniera di un'immagine
riflessa, che lotta contro la malattia di essere
venuti alla luce e alle tenebre.

LA CARTA DI CREDITO.

GRAZIE MAMMA!

Grazie mamma! Appena effettuato l'acquisto di una videocamera
CANON LEGRIA HV40 identica alla mia, anche se usata, speriamo
in buono stato, ora c'è solo da attendere la spedizione!

Un semplice numero della carta di credito di mamma e l'arte è salva!
Il mondo è salvo.

Ricky è salvo!

Ora ci possiamo perdere tutti quanti!

lunedì 22 ottobre 2018

RIPOSO FORZATO

Riposo forzato per via della videocamera rotta.
In questi giorni ripesco dal mio passato e sono
contento di quello che ho fatto fino ad ora.
Certo, non ho sfondato, non sono un regista
di fama o di grido! Ma voi ci credete?
In me ci sono due anime, sono sempre stato
un tipo duale, c'è la parte che vorrebbe
più riconoscimenti e mi sembra naturale,
ma c'è anche la parte che se ne fotte di tutto
e di tutti, ed è forse la più forte. Mi muovo
solo su ispirazione, faccio quello in cui credo,
quello che amo. E questo per me vale più
di tutti i tappeti rossi del mondo. Alcuni
sostengono che non valgo molto, ma io la
penso proprio all'opposto, valgo così tanto
che il Mercato non riesce ad assimilarmi.
Sono orgoglioso di essere me stesso.

ROY

Da Alda Merini a Roy Dolce, questa è la Chisciotte.
Ma sempre con poesia.

Ritratto di un gigolò

Questo è uno di quei casi in cui un film ne porta un altro. Roy Dolce, il più famoso
gigolò d'Italia, vide questo film per caso una notte in albergo, si divertì molto e
volle conoscermi. Poi gli feci un ritratto, un vero ritratto a un vero gigolò.

PREISTORIA CHISCIOTTE

Questo film è proprio la preistoria Chisciotte, non lo posto quasi mai,
è talmente intimo che mi fa impressione, inizia con gli "scarti" del
mio primo film ritratto, quello alla Merini e poi prosegue con frammenti
tratti dalla mia vita famigliare al mare, dove i miei vivevano.
C'è anche il mio amato papà. Ancora non avevo la passione dei video
ritratti, e il mio più grande rammarico è quello di non essere riuscito
a fare un bel ritratto a mio padre. Si tratta di una semplice ripresa
in cui mi legge una poesia in francese. Papà amava molto la pasta
al forno, troppo. Quando lo supplicavamo di non mangiare così
tanto, lui rispondeva: quando sarò morto, non mangerò per molto,
molto tempo. Non sarò una salma, ma un salmone. Papà si prendeva
in giro. Era buono, intelligente, era papà. Si era sposato una delle
donne più belle di Firenze, mia madre miss Incanto, aveva un lavoro
che gli piaceva: vendeva turbine a vapore. Era felice, credo.
Di me e Roberto diceva: siete le due seghe che ho più rimpianto
nella mia vita, ma in fondo ci voleva un gran bene. Tutto quello
che siamo lo dobbiamo a lui e a mamma. Questo film è una botta
di intimità personale, lo posto certo della vostra sensibilità.
E il finale simbolico non vi stupisca, è solo AMORE.

ANIMA BELLA

Sono bello, nessun dubbio al riguardo.
Ma non sono un'anima bella.

Non ho anima, dentro ho solo organi.
Un cuore matto, un cuore pop.

Sangue come pioggia di vulcani
interiori. E volumi di sperma.

Sperma acquatico, primitivo, lucido.
Lucido come la mia pelata.

Amo i mappamondi, odio i pappamondi.
I mappamondi illuminati.

Nelle stanze senza luce dei bambini
addormentati.



RICKY NELLA CAZZOSFERA

GRANDE, IN OGNI SENSO.

INFOSFERA E CAZZOSFERA

Ci sono termini molto azzeccati, biosfera è uno di questi, neologismi geniali,
aggiungiamo infosfera, un neologismo che dobbiamo a un filosofo dell'informazione
italiano(w l'Italia!): Luciano Floridi. Infosfera, sto cercando di scriverlo perché
il computer in automatico mi propone INFOSSARE. Collegamento geniale!
Infossare il cittadino di informazioni! Infossare: collocare in una fossa.
Il cittadino viene collocato in una fossa globale! Ha ancora senso parlare
di cittadini? Ha ancora senso parlare di popolo? Le parole nel tempo assumono
diverse sfumature, perdono il proprio senso originario. Tempo fa conobbi
un carcerato, tanti anni alle spalle di lotta nelle carceri italiane, mi disse che
i tempi sono cambiati, una volta tra i detenuti c'era solidarietà, negli anni
Settanta per esempio, adesso anche i detenuti sono tante monadi, celle piene
zeppe di cellule che non comunicano più tra di loro, e lottare da soli non è
facile, prevale l'egosfera! Ognuno rinchiuso in se stesso. Mi sembra che si
possa dire la stessa cosa per il popolo. Quando sento la parola "popolo" vedo
un fantasma, attorno a me sento la presenza assenza di tanti singoli smarriti
in se stessi. Oggi si può parlare di populismo, semmai. Il populismo fa leva
di solito sul primo articolo della Costituzione, solo che si dimentica sempre
la parte finale che parla di FORME E LIMITI entro i quali si esercita la
sovranità popolare. Senza le forme e i limiti non c'è vera democrazia e non
si può parlare di popolo ma di populismo. L'Italia è un emblema di questo.
Del resto il ventennio berlusconiano non sarebbe stato possibile senza il suo
debordante e antidemocratico potere di persuasione nei confronti delle menti
di ogni singolo telecittadino. Ora, a me piacerebbe essere un uomo molto
più intelligente di quello che sono in realtà, mi piacerebbe essere Umberto
Eco e riuscire a districarmi in questa complicatissima e aggrovigliata
infosfera. Consapevole dei miei limiti, mi affido alla mia cazzosfera.
La mia cazzosfera agisce su di me in modo elementare, vi faccio un esempio
della mia cazzosfera: se vedo un uomo uccidere a bastonate un cagnolino,
un cucciolo, penso che questo bastonatore di cuccioli sia un mostro.
La mia cazzosfera è semplice. Bastoni a morte un cucciolo? Sei un mostro.
Se il giorno dopo vedo il massacratore di cuccioli che ride e scherza con
degli amici, la mia cazzosfera è in allarme, non giudico subito mostri
gli amici del mostro, ma mi metto in modalità sospettosa, e la mia cazzosfera
mi suggerisce di diffidare di chi ride e scherza con i mostri massacratori.
La cazzosfera non è infallibile, bisogna prenderla con le pinze, ma di solito
gli amici dei mostri non sono proprio degli angioletti. Dimmi con chi vai
e ti dirò chi sei. La cazzosfera è popolare. Putin è un mostro per me,
un massacratore di cuccioli, è un tiranno sanguinario senza pietà, chi lo
difende e chi ride insieme a lui per me è un mostro. Nella mia cazzosfera
Berlusconi e Putin sono due compari, due mostri mafiosi. Possono raccontare
tutte le barzellette che vogliono, possono fare anche i simpaticoni, ma
restano dei mostri mafiosi. A me piace scherzare, ma davanti a Falcone e
Borsellino, davanti ad Anna Politkovskaja, non me la sento di scherzare.
Salvini? Amicone di mostri e alleato di mostri. Nella mia cazzosfera è
tutto semplice. Al mondo ci sono i cattivi, nella mia cazzosfera è così.
I cattivi sono quelli che prendono a sprangate i cuccioli. Da una parte
ci sono i cattivi e dall'altra parte ci sono i buoni, in mezzo a tanti indifferenti
rinchiusi in se stessi, nella propria egosfera. I buoni sono quelli che
cercano di difendere i cuccioli dai massacratori. I buoni sono quelli che
credono nell'equità, nella libertà e nella democrazia, quella vera, quella
delle forme e dei limiti, quella della Costituzione, non la finta democrazia
dei populismi, del parlare alla pancia del popolo. Nella cazzosfera si
tenta comunque di parlare alla Ragione, anche se è una ragione da
cazzosfera, ma che cosa pretendete? Non sono mica Umberto Eco.
Per finire diciamo che Umberto Eco non era proprio un berlusconiano.
Ecco, Eco, ecco. Diciamo che da umile frequentatore di cazzosfere
mi piace pensare che la Ragione sia dalla mia parte. La RAGIONE E
IL CUORE. Nella cazzosfera c'è un cuore che pulsa con amore e ci
gonfia il cazzo. Moore, il grande documentarista, è un amico. Chi è
contro Moore è con Trump, un mostro, ed è con Putin, altro mostro.
Ed è con la mafia, associazione di mostri. Chi è contro Moore è contro
la libertà e l'equità. Voi che siete più intelligenti di me, occupatevi pure
dell'infosfera, ma siete sicuri di essere più intelligenti di me?
Sicuri sicuri? Secondo me siete solo amici di quelli che massacrano
i cuccioli, voi e il vostro idiota di riferimento: Fusaro. Insomma, o stai
dalla parte dei cuccioli o dalla parte dei massacratori. Semplifico.
Lo so. A volte i cuccioli si ribellano, non amano sempre essere presi
a bastonate, si ribellano e riescono a colpire singoli massacratori,
come facevano gli anarchici per esempio. A volte i cuccioli fanno
attentati in cui ci lasciano le penne altri cuccioli innocenti, e questo
nella mia cazzosfera non è una cosa buona e giusta. Secondo me
i cuccioli devono ribellarsi con intelligenza e amore, senza violenza.
I cuccioli devono tirare fuori il coraggio di un leone pacifico.
E lottare con amore, anche contro i mostri.

      

domenica 21 ottobre 2018

TI AMO IN MODO STRANO

UN PERIODO DI BUIO

Inizia un periodo di buio per la Chisciotte, di sola voce.
Non ci vedo più nulla! La videocamera si è sputtanata.
Quella trovata da Fosca su Libero.it ancora non si sa
bene come andrà a finire, il proprietario mi ha dato il
numero di poste pay ma non il codice fiscale, e non posso
fare il versamento dei 180 euro richiesti. Gli ho scritto
di mandarmi anche il codice fiscale ma non si è fatto
più sentire. Insomma. Un casino. Se devo prendere una
videocamera nuova, ci sarà da aspettare del tempo, a
questo punto ne voglio una buona e sono soldi.
E i soldi non ci sono. Ma forse è meglio così, tutto
sommato sento che posso fare a meno anche di me
stesso regista, sono veramente un uomo libero. Non
me ne fotte un cazzo. Posso esprimermi anche solo
con la voce. Niente immagini, niente inquadrature.
Solo nero. Solo tenebre. Un destino comune.

CARAMELLE AGLI SCONOSCIUTI

GRANDE MOORE

Questa è l'America che amo, altro che imperialismo di sto cazzo.

MOORE:

"È razzista e bigotto": non usa mezza termini Michael Moore. A Roma per incontrare il pubblico della Festa del Cinema e presentare il suo nuovo documentario, parla di Matteo Salvini senza peli sulla lingua e, come ha sempre fatto con la politica americana, dà un giudizio forte della situazione italiana: secondo lui, per colpa di una sinistra indecisa, Di Maio e Salvini hanno trovato spazio e consensi, nonostante siano popolari perché "fanno ridere".
Sono passati 14 anni da quando Michael Moore si scagliava contro George W. Bush in Fahrenheit 9/11, documentario sull'attentato dell'11 settembre 2001. Ora il regista premio Oscar inverte la data e presenta alla Festa del cinema di Roma Fahrenheit 11/9, che parte dal giorno in cui, nel 2016, Donald Trump è diventato il presidente degli Stati Uniti per dipingere un affresco liberale e anticonservatore dell'epoca in cui viviamo.
 In Fahrenheit 11/9 il regista non risparmia nessuno. Sono colpevoli i media, che non hanno mai preso The Donald sul serio, ma, trattandolo come un fenomeno di intrattenimento, gli hanno dato un'incredibile visibilità; è colpevole Barack Obama, che Moore ha votato due volte ma che ha commesso alcuni errori che hanno allontanato gli elettori dalle urne; e sono colpevoli i governi precedenti che hanno distrutto il sistema scolastico rendendo gli americani sempre meno informati.
Tutti aspetti che, secondo il regista, sono riscontrabili anche in Italia e che potrebbero aver portato all'attuale governo giallo-verde. "Sono a Roma da cinque giorni - ha spiegato durante il lungo incontro con il pubblico del festival - e ho avuto modo di guardare la televisione italiana. Non capisco la lingua ma mi è stato subito chiaro che Salvini e Di Maio sono così popolari perché fanno ridere. Anche se da ridere non c'è proprio nulla. È quello che è accaduto anche negli Stati Uniti con Donald Trump". Nel suo film, Moore mostra una stampa innamorata di Trump che per decenni è stato fonte di intrattenimento da tabloid: "Tutti si sono messi a ridere quando ha detto che voleva candidarsi alla presidenza, la stampa non ha prestato attenzione. I media non vivono per strada, non parlano con la gente, stanno in una bolla e raccontano ciò che vogliono: in questo modo svolgono un grande ruolo nell'instupidire la gente". Un clima politico in cui Moore non si riconosce, essendo cresciuto con un padre operaio felice di votare Kennedy proprio perché lo riteneva una persona più istruita e preparata di lui.
Il popolo, secondo Moore, ha sempre meno mezzi per comprendere la realtà. "Negli Stati Uniti si paga circa 150mila dollari per studiare all'università, vengono chiuse le biblioteche e si tolgono fondi allo studio: in questo modo si rincretinisce un'intera nazionale", ha detto. "Penso che sia accaduto anche qui in Italia con le elezioni di Berlusconi e Salvini", ha continuato durante l'incontro pubblico. Poi, quando escono fuori i temi dell'immigrazione e dell'omosessualità, va dritto al punto: "Salvini è razzista e bigotto". Ma a portare lui e Trump al governo non è stata solo la loro abilità comunicativa: la colpa principale, per Moore, sta soprattutto nell'incapacità della sinistra di avere una chiara identità e di mostrarsi di supporto alla gente nel momento del bisogno. "Sembra - ha dichiarato - che la sinistra abbia paura a definirsi di sinistra, per questo dicono di essere di 'centro' e si spostano a destra. Non sanno chi sono ma chiedono comunque di essere votati". 
Secondo il regista quelli, che stiamo vivendo potrebbero essere gli ultimi giorni della democrazia come la conosciamo. Non a caso Fahrenheit 11/9 contiene video di alcuni comizi di Adolf Hitler 'doppiati' dalla voce di Donald Trump: Moore è convinto che la storia possa ripetersi e che, dall'odio per le minoranze fino al lavoro per screditare stampa e giustizia, tra il fuhrer e il tycoon ci siano diversi elementi comuni. "La mia speranza -  ha detto concludendo l'incontro di oltre un'ora con il pubblico dell'Auditorium Parco della Musica - è nelle mani delle donne, i giovani e i neri. Loro rappresentano la maggioranza degli statunitensi: se torneranno a votare, schiacceranno Donald Trump".

IL GIOCO DEL RE

Ho giocato al gioco del re con Giulia,
una bambina di sette anni.
"Tu sei il re e puoi chiedere qualsiasi cosa
e tutto ti verrà dato", così mi ha detto Giulia.
Io credo sempre ai bambini, è una deformazione
professionale dei poeti. Allora ho iniziato a spararle grosse:
"Voglio il polpettone con la purea di patate,
e un vino rosso di alto livello,voglio mangiare
sotto una tenda, in un grande giardino con la piscina,
vicino al mare, nella piscina voglio delfini e fontane
colorate, sopra di me voglio tante stelle e poi voglio
che mi porti una stella, tra i commensali voglio
un amico scimpanzé di nome Grugno, poi
mentre mangio voglio una donna che mi
 massaggi la testa pelata". Mentre parlavo Giulia
prendeva appunti su un foglio di carta,
molto professionale, devo dire. Vediamo come
se la cava ora! "Avrai tutto quello che hai chiesto",
mi ha detto con la convinzione dei poeti
e dei bambini. Il polpettone con la purea si è trasformato
in un pomodoro che mi ha portato dalla cucina,
il vino rosso è diventato un succo di frutta con
la cannuccia, l'amico scimpanzé di nome Grugno
si è trasformato in un gatto che si è lasciato
accarezzare, la piscina e il mare sono diventati
un foulard azzurro con il quale ha danzato per
me, i delfini erano Giulia che si è messa a
saltare mimando i delfini, le fontane colorate
sono diventate un nastro che Giulia faceva
volteggiare nell'aria, le stelle per magia erano
una cascata di soldi finti del Monopoli, il
massaggio alla testa me lo ha fatto lei con una
crema e una spazzola per i calli! E quando le
ho fatto notare che si era dimenticata di
portarmi una stella, Giulia mi ha detto:"La
stella è un animale", e mi ha portato un
coniglio di plastica. E volete saperla una cosa?
Alla fine mi sono sentito soddisfatto, ogni
desiderio che avevo espresso ha trovato la sua
forma insolita, ho passato una giornata da
re, mi sono sentito un re grazie alla fantasia
di una bambina di nome Giulia.
Bisogna sempre credere ai bambini.
Questo è il mio segreto, ed è anche il segreto
di Don Chisciotte.

venerdì 19 ottobre 2018

MAU MACFERRIN

Hai votato come me, hai votato contro un centrosinistra di destra sperando che il Movimento – lungi dall'essere perfetto – provocasse uno scossone utile a scombussolare lo status quo e generare qualcosa di inedito, insomma un cambiamento reale. Come me, ti sei fidato di una forza politica massimalista – a prima vista – che prometteva di non allearsi con nessuno, che fiera proclamava ad alta voce "mai con Salvini". Ci siamo sbagliati, Ricky Farina, per l'ennesima volta. Il Movimento avrebbe dovuto scegliere altri cinque anni all'opposizione, dove serviva, per raffinare il proprio pensiero e la capacità di raccogliere maggiore consenso per le occasioni successive. Non hai votato, non abbiamo votato per questo Governo Capra&Cavoli; il nostro voto è stato manomesso da chi aveva preso impegni diversi. Perché "Capra&Cavoli"? Perché la lega delle canaglie becere e scaltre, in combutta non solo con berlusconi ma anche con l'estrema destra nazionale e d'importazione, si sta mangiando i cinquestelle, giocando sugli istinti più bassi di un popolino fedele solo al dio denaro. Per gli Italiani, poco contano tematiche come l'ambiente (Torino-Lione, TAP e grandi opere inutili), la salute (Ilva di Taranto) e i diritti umani (immigrati, Rom, omosessuali). Conta il poter riempire il carrello della spesa di cibo spazzatura, conta vedere le serie tv su Sky, contano i giga sullo smartphone, contano certi privilegi da miserabili che l'onda sovranista dice di tutelare. La capra leghista è e resterà vincente, fino a quando non si (ri)desteranno le coscienze e i più non capiranno che dietro al presunto benessere, "generosamente concesso" dal Potere, c'è il lavoro mal retribuito di masse oltraggiate e ferite. Nulla cambierà – nemmeno se dovesse andare al Governo una forza di opposizione che, allo stato attuale, non c'è – fino a quando la schiacciata maggioranza non saprà mettersi nei panni degli oppressi, degli umiliati e offesi.
Non tutto è perduto: io, turlupinato del mio voto una volta di troppo, ho rinfrescato la mia parte anarchica dalla naftalina in cui l'avevo accuratamente riposta e ho deciso di dedicarmi ad essa per il resto della mia esistenza. So bene che non vedrò mai concretizzarsi questa idea (guai a etichettarla come utopia, ché equivale a condannarla in partenza!) ma, se non faccio la mia parte di lavoro ora che posso, quella parte toccherà alle mie bambine quando saranno donne. Farò ciò che hanno fatto tanti prima di me, con il pensiero a un'impresa ciclopica che si realizzerà solo grazie alla perseveranza e alla tenacia di intere generazioni.
Un abbraccio! <3 span="">

UN AMORE IMPOSSIBILE

FIN

Proust aveva il terrore di morire prima
di avere finito la sua opera, Alla ricerca
del tempo perduto. Soffriva d'asma e
viveva rinchiuso nella sua stanza, usciva
solo di notte e raramente. La prima parte
della sua vita era stata tutta salotti e gentili
chiacchiere mondane, nella seconda parte
della sua vita si era dedicato alla scrittura,
nulla è perduto, nemmeno il tempo, se c'è
la letteratura a tenere in vita ciò che fugge.
Sempre più malato, sempre più pallido,
continuava a scrivere, a ricordare. Un eroe
della memoria. Una lotta contro il tempo.
Una sera chiamò la sua fedele domestica.
"Celeste, Celeste, vieni subito qui, è
successa una cosa meravigliosa!".
Celeste si precipitò nella camera di
Proust, prigione e delizia. "Che cosa
è successo?". E l'uomo pallido disse:
" Ecco, ho messo la parola fine"
Fin, in francese. Poco dopo morì.
Consunto dalla sua opera.

LEI

Lei era molto bella, quasi
più bella di me. Era da applauso
testicolare. Ogni suo gesto
era vernice fresca per la mia
libidine. Ancheggiava con
superba femminilità dietro
il bancone del bar. Io chiedevo
sempre il solito, ma avevo
l'insolito nel cuore. Tremavo
con la tazzina del caffè
in mano. "Corretto sambuca?",
certo amore, certo. Il caffè
era corretto ma il mio cazzo
(si può dire cazzo in una
poesia?) era scorretto, nelle
mutande pulsava come un
matto. Voleva uscire allo
scoperto, voleva sbocciare
sul bancone del bar, rara
acrobazia floreale. Eppure
la timidezza o le manette
vinsero in me ogni pulsione
esibizionista. Lei era bella,
ogni mattino sempre più
bella, un lampo di vita nella
tempesta, una fiamma nella
grigia routine. Mi immaginavo
fra le sue cosce, sul suo fiore
di sambuco, corretto con il
mio desiderio. Grazie, buona
giornata. Ma quale buona
giornata, se non posso averti!
Un giorno mi feci coraggio
e le dissi: "A che ora smonti?".
Lei rispose: "Sono sempre
a cavallo". Stronza!

FIL ROUGE

Ricordati Ricky, devi seguire sempre la scia rossa dell'amore.

COMING OUT

Sto per dirvi una cosa orribile di cui mi vergogno come un cane. Tenetevi forte.
Ho il groppone a dirlo, ma si tratta di un peso e devo liberarmene!
Premessa, la mia natura è sempre stata un mix di prepotenza e sensibilità,
sin dai remoti tempi dell'asilo. Carne e spirito, intelligenza e stupore.
Un uomo in sostanza contraddittorio, come molti uomini. Il mio percorso
negli anni non è stato facile, ma ho sempre cercato di fare prevalere la mia
parte buona, in parte ci sono riuscito, ma sento che è una lotta che finirà
solo con la polvere. Prepotente con i prepotenti, s'intende. La parte che
io chiamo buona è sempre stata attenta a chi si trova in difficoltà, in uno
stato temporaneo di debolezza e di bisogno. Questa predisposizione si
traduce così: amore per i bambini, i vecchi, i folli, i disabili, i carcerati,
i migranti, gli operai. Di conseguenza c'è odio per i prepotenti(odio per
quella parte che anche io sento dentro di me), odio per i guerrafondai, odio
per la retorica (la retorica è sempre fascista), odio per gli egoisti, per gli
sfruttatori, per gli indifferenti. Odio e pietà, ma prevale l'odio.
Sono anni che non voto, c'è in me anche una parte anarchica, detestando
ogni forma di dittatura non posso dirmi comunista, anche se davanti a
comunisti combattenti(i partigiani) mi tolgo il cappello, m'inchino.
Ora, alle ultime elezioni ho votato. Non so perché, forse influenzato
da mio fratello che mi ha spinto a votare. Lui ha messo una croce su
Potere al popolo, io non sono riuscito, mi sembrava un voto inutile.
Quindi, per chi votare? Chi è a favore dei bambini? Dei folli? Dei
carcerati? Dei migranti? Degli operai? Dei vecchi? Dei disabili?
Ma ormai ero andato, avevo una matita in mano, dovevo votare, lo
avevo promesso a mio fratello! Quasi non riesco a dirlo...ho votato...
Movimento Cinque Stelle! L'ho detto! Dio mio, come ho potuto?
Mai avrei immaginato (e questa mancanza d'immaginazione politica
è il segno che io e la politica siamo due cose diverse) che questi
idioti si sarebbero alleati con ciò che odio di più: i fascisti-sovranisti
innamorati di mostri come Putin. Chi dice di non essere né di destra
né di sinistra è per forza di destra! Come ho fatto a non capirlo prima?
Vergogna Ricky! Vergognati! Imbecille! Anche grazie al tuo voto
l'Italia ora ha il governo più fascista e populista che si sia mai visto
dai tempi del mascellone nazi-fascista chiamato Mussolini. Schifo.
Orrore. Vergogna. Mussolini, il Merda, come lo chiamava Gadda.
Bene. Giuro, giuro su Truffaut, voterò solo se si candideranno i
bambini, i folli, i disabili, i migranti, i vecchi sul letto di morte,
i carcerati, gli operai(quelli veri, non quelli finti che sognano Briatore)!
Altrimenti non voterò mai più! Mai più. E la mia politica continuerò
a farla, ma nella vita di tutti i giorni, con i miei film e le mie parole
che, forse, valgono di più di una croce sopra un simbolo.
Ecco, mi sono liberato da un peso. Mi sento più leggero. Quasi
volo. Ma c'è sempre qualcuno che vuole tirarti giù!


giovedì 18 ottobre 2018

LAURA

Laura, tra Paradiso e Provvidenza. Laura, in arte VeraCrudele.
A questo indirizzo trovate un suo racconto, l'ultimo giorno di
vita di un uomo, in una Napoli azzurra e primaverile, vitale e
mortale, tra odori e rumori la vita scorre, la vita con gli occhi
viscidi di un pesce ti fissa e ti segue, il suo odore forte ti resta
addosso per sempre, anche quando la testa si spacca al piano
terra, portandoti via i piani, la primavera, gli affetti, ma non lo stupore.
Lo stupore resta.

http://www.caosmanagement.it/649-un-martedi-come-tanti

POETA, CHE COSA SEI?

OLD FASHION - VACUO GORGO

Ecco, non vedo traccia di Hendrix. Tu? Voi?
Vogliono dare l'Ambrogino d'oro a questa roba.
Siamo in perfetta sintonia con il livello psichico
dei leghisti, per carità, ma io continuo a preferire
Angelillo, non so perché, datemi del retrogrado,
ma Angelillo mi sembra "lievemente" più meritevole
di questo covo di nulla assordante.
Ma sia chiaro, ai miei tempi ero il re delle
discoteche! E non ho nulla contro il divertimento
dei giovani, anzi! Si divertono a riconoscersi
nel vuoto mentale, e c'è qualcosa di poetico
anche in tutto questo.



mercoledì 17 ottobre 2018

CHIARA FERRAGNI - IL FATTO QUOTIDIANO

Che solerzia!

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/17/chiara-ferragni-vuoi-lambrogino-doro-prima-devi-riuscire-a-battere-me/4700032/

SIMPATICA LA REDAZIONE DEL FATTO.

Simpatica la redazione del Fatto, oggi mi hanno scritto: Ricky, vogliono dare
l'Ambrogino d'oro a Chiara Ferragni, una proposta di Forza Italia, e alla storica
discoteca Old Fashion, proposta dalla Lega di Matteo Salvini, una fashion
blogger e una discoteca, caspita! E noi della redazione ci siamo chiesti(senza
ironia): e perché non dare un Ambrogino d'oro a Ricky Farina? Vuoi scriverci
un pezzo con la tua consueta ironia? Oggi l'ho scritto, staremo a vedere i
commenti quando verrà pubblicato! Ogni tanto qualcuno della redazione
va via verso altre mete, mi scrivono che è stato un piacere incontrarmi sul
loro cammino, non so quanti blogger abbiano queste manifestazioni di stima
e simpatia. Mi piace constatare che quando un blogger si mette in gioco in
prima persona, scavando in se stesso, donandosi senza ipocrisie, poi alla fine
riceva in cambio sempre qualcosa, anche un semplice saluto di stima.
Soldi ovviamente non se ne parla! E che ve lo dico a fare? Ricky Farina e
i soldi sono due cose incompatibili! Aggiornamenti sulla videocamera!
Grazie e Freddino Fosca sono entrato in contatto con Claudio che vende
una videocamera identica alla mia, pare in ottime condizioni! Nel giro di
una settimana dovrei tornare ad essere operativo. Grazie di cuore a Freddy
che mi tira sempre delle mazzate affettuose ma che quando si muove mi
mostra anche lui una certa forma di affetto, tutta sua, ma bella per questo.

FRAGILISSIMO RICKY

Una vita passata a mettere cortometraggi su YouTube, noto che col tempo
si deteriorano, si sfibrano, è la legge della vita, sia quella carnale che quella
digitale. Di moltissimi film non ho più l'originale, ma esisterà in futuro
una forma di restauro del digitale? Forse già esiste, non so. Ma quando
non ci sarò più, i miei film verranno considerati patrimonio dell'umanità?
Un canale YouTube che racchiude la vita di un uomo, più umanità di questo
che cosa c'è? Ricky, patrimonio dell'umanità, cioè, mi sembra il minimo!
Che cosa mi sto a preoccupare? Se penso che anche il sole smetterà di essere
una stella e diventerà una luce fantasma. Forse c'è più verità nel nulla.
Che tutto quindi si deteriori! Si vive sempre invano. L'amore certo può
riscaldare per brevi attimi il nostro passaggio su questo pianeta bellissimo.
La Terra è una meraviglia, siete mai stati nella Valle della Morte? Andateci.
Un posto da brividi. Mai aridità fu più illuminante. Ma basta uscire di casa,
fare quattro passi, e la vita può essere un'emozione purissima. Ecco, quello
che conta è la purezza, morire puri perché abbiamo vissuto amando la purezza.
Questo è importante. Preservare la purezza. E se il nulla è l'oscenità della
purezza, e se il nulla come una marea interiore avvolgerà tutto e tutti,
non avremo vissuto invano, no, non si vive mai invano, cazzo! E anche se
fosse, è stato bello non capirci niente, restare muti davanti alla lavagna.

PENSIERI

Mi sento vero solo nelle sale d'attesa.
Il resto è finzione.

*

Stamattina mamma mi ha raccontato i suoi sogni. 
Ha sognato amiche che non ci sono più. 
Nei sogni i vivi e i morti si parlano. 
Poi ho pensato: non sono anche io un sogno 
della sua carne? Sì. Lo sono. Un sogno affamato.

*

Oggi sfida ancora l'impossibile: prendi
un appuntamento con te stesso.

*

Non limitarti a vivere: immagina di vivere.
E come ferite si apriranno orizzonti nella tua 
carne.

*

Non c'è nulla di più insolito della routine.
La routine è l'insolito stratificato
dall'abitudine.


martedì 16 ottobre 2018

INNAMORATO, DI LEI!

Tra l'altro ieri, poverina!
Si è rotta la frizione e il volano,
1400 euro di danni!
E io, poeta squattrinato, non posso
nemmeno aiutarla!


SONO INNAMORATO!

E poi che te lo dico a fare, Freddy?
Non ricordi?

IO SONO INNAMORATO, ANCORA.


LA PRIMA NOTTE DI QUIETE


FRANCY



Deliziosa, vero? Simpatica al massimo. Ha fatto benissimo ad ascoltare
Silvano, ha mostrato carattere e intelligenza. Mi ci vedi con il mio corpaccione
peloso sopra questo fiore? Dio, che cosa ho perso! Meglio così.

Ethel mi ha curato dalla sindrome delle ventenni!
Si tratta di un bene? Un male? Non so.


IN MOTORINO CON SILVANO


SILVANO PER ME

Tra me e Silvano è stato un colpo di fulmine. Gli portai Alda Merini ma lui
si innamorò di me, e io di lui. Mi disse subito: tra noi potrà nascere una bella
amicizia, e così fu. Nel corso del tempo ho vissuto tanti bei momenti insieme
a lui. Sono stato nella sua casa di Brescia, lui è venuto a trovarmi al mare e
ha conosciuto mamma, papà, Robi e Toby. Sono stato spesso ospite a casa
sua a Roma e lui a Milano da me. Abbiamo passato assieme giorni bellissimi.
Mi ricordo un pomeriggio in motorino, lui alla guida, io dietro, in giro per
Roma. Lui guidava canticchiando e mi raccontava la sua vita e le sue storie
d'amore, una con Lea Massari addirittura! Lea aveva una parte nel suo primo
film: Il giardino delle delizie. Mi ha raccontato dei suoi incontri con Bergman
e Bunuel, oro colato per un cinefilo come me. La sua amicizia con registi
internazionali, uno fra tutti: Monte Hellman, uno degli scopritori, insieme
a Corman, di quel magnifico attore che è Jack Nicholson. La sua amicizia
con Franco Piavoli. E tante altre cosette. Ma ora voglio dirvi un episodio
che per me è Agosti allo stato puro. Libreria Feltrinelli di piazza Piemonte
a Milano, Agosti presenta un suo libro, c'è la folla ad ascoltarlo, lui proietta
sempre Frank, il bambino che parla di sesso e di scuola in D'amore si vive.
Tante domande e tante risposte. Alla fine resta un'ora a firmare le copie del
suo libro, per ogni persona una dedica diversa, per ogni persona un pensiero
poetico diverso. Dopo, prima di andare a casa mia per il meritato riposo,
Silvano esce dalla Feltrinelli con la vescica piena(anche i poeti hanno la
vescica), è sera tardi, ma c'è ancora traffico in giro, davanti alla Feltrinelli
c'è un piccolo spazio verde e un alberello. Silvano con innocenza vescicale
si tira giù la cerniera e fa la pipì. Lo guardo stupito! Dopo il canonico
scrollo(anche i poeti se lo scrollano) si pulisce le mani sull'erba con un
gesto delicatissimo, si guarda in giro, raccoglie due margheritine, una
se la infila nel taschino, e una me la dona con un sorriso. Questo è Silvano.  

domenica 14 ottobre 2018

ORA E SEMPRE, SILVANO AGOSTI - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/13/ora-e-sempre-riprendiamoci-la-vita-mi-sono-innamorato-di-silvano-agosti-di-nuovo/4687088/

venerdì 12 ottobre 2018

RECENTEMENTE

Recentemente mi sono iscritto a Subito per acquistare
una videocamera usata e identica alla mia.

Ho dovuto scrivere nome e cognome, mail, sesso e arrivato
alla data di nascita ho dovuto scorrere all'indietro gli anni
con il cursore 2018 2017 2016 2015 2014 2013 2012 2011
e ho sentito crescere dentro di me l'angoscia, continuavo
a scendere a scendere a scendere e il 1969 non arrivava
mai! Una volta arrivato al mio anno di nascita ho cliccato
e finalmente ho trovato la pace: 1969, splendida annata!

Cazzo!

mercoledì 10 ottobre 2018

LA SITUAZIONE

DISPOSIZIONI FUTURE

Quando non ci sarò più, capita, pare, a tutti prima o poi,
non voglio frasi del tipo: "Ricky non vorrebbe vedere
questi musi lunghi, beviamo alla sua salute, lui ci vuole
felici e si starà facendo quattro risate in questo momento".

Risate un cazzo, sono morto!
Imbecille.

Non vi voglio felici, vi voglio con i musi lunghi,
lunghissimi, fino a terra, nella terra dove ora vivo
e mi decompongo, se non sono già un mucchietto
di cenere. Chiaro?

E guai se stappate una bottiglia per ricordarmi!
Che la mia morte vi renda astemi! Crapuloni!
Ma tu guarda che gente! Ogni occasione è buona
per festeggiare, anche la mia dipartita!

Lacrime, tante lacrime, copiose lacrime e poi
tutti a casa in silenzio, a ricordarmi.

A ricordare quanto ero bello!

Stronzi!

RODNEY DANGERFIELD

Mia moglie e io siamo stati felici per vent'anni, poi
ci siamo incontrati.

QUESTO RISVEGLIO

Questo risveglio va così:
occhi che si aprono su una strage
di zanzare tardive, uccise con
il rotolo dello Scottex, lanciato
a tutta velocità contro il muro
di notte. Nessun colpo andato a
vuoto, 4 su quattro. Gaudio
entomologico. Una bella pipì
dorata. Latte e caffè con Krumiri
e Digestive, più panino con
burro danese e marmellata di
fichi. Tre libri che mi aspettano
sul letto. Ma prima faccio finta
di dovere andare a lavorare.
Una recita con me stesso.
Mi dico: Cazzo, sono in ritardo!
Invece non è vero, sono sempre
puntuale con la mia vita e mi
ributto sul letto accogliente.
Questo risveglio è molto simile
agli altri, ma è diverso, come
è diverso ogni giorno e attimo
della vita. Ah, prima scrivo
queste parole, si era capito, no?
Notte a tutti, anzi: buongiorno.

martedì 9 ottobre 2018

ATTIMI - L'INCONTRO

Pubblichiamo anche l'opera di Attimi intitolata L'incontro.
Il film ha una sua grazia che però deve essere ancora esplorata e
avvicinata, c'è ancora troppa timidezza, forza Attimi!
Ora, una premessa, dato che io sono il più grande filmmaker autonomo
vivente, insieme ad Agosti, vi dico due o tre cosette:

Non basta filmare tramonti o alberi per essere autori di qualcosa
che abbia un valore poetico. Bisogna avere una poetica, vale a
dire: una maledizione. Un'ossessione. Una dedizione.

Nel pur bel film(e io chiamo film ogni cosa, anche la vita) di Davide
si sente l'appassionato di fotografia in gita nel verde.
L'arte non è una gita domenicale ma una condanna.
Il pittore che dipinge la domenica può fare quadri deliziosi
ma avranno sempre un sentore domenicale.

Bisogna avere un'idea fissa divorante per essere artisti.
Ogni film deve essere una lotta e una presa di posizione.
Faccio questo film o crepo, scriveva Rossellini.

Bisogna sempre che sia "una questione di vita e di morte".
Solo così è arte. Solo così vi potrete avvicinare a Ricky.
Con il vostro stile e i vostri "trucchi".

Bene, ecco a voi Attimi:


SILVANO, ORA E SEMPRE.

domenica 7 ottobre 2018

ARIA DI MAGGIO di Davide.

Davide, mi sono permesso di pubblicare questo tuo film. Spero non ti dispiaccia.
L'ho trovato molto suggestivo, un piccolo grande viaggio nel verde e nella luce,
un film traboccante linfa! Forse, e dico forse, senza musica sarebbe stato ancora
più puro, non è facile resistere alla tentazione della musica. L'inquadratura finale
è un capolavoro, sembra di essere sopra un'astronave pronta a decollare PER il
pianeta CLOROFILLION!



IL REGALO DI DAVIDE

Veramente divertente, grazie Davide. Lo ha visto anche Ethel e mi ha scritto: che
bello che ci siano persone così divertenti, intelligenti e creative sul tuo blog!

Un abbraccio


LA MIA VITA A MILANO - IL FATTO QUOTIDIANO.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/07/vivere-a-milano-senza-lavorare-e-uno-scandalo-e-io-modestamente-lo-sono/4673361/

venerdì 5 ottobre 2018

Oggi

Oggi c'era una bella luce e ho fatto
un film a un uomo che dormiva
sopra una panchina, lui non saprà
mai che è entrato con i suoi sogni
in un mio film. Dormirà per sempre
in questo film, non si sveglierà mai.
Non so nulla di lui, non so se ha casa,
una moglie, dei figli, un lavoro.
Non conosco il suo nome, ma in fondo
so tutto quello che devo sapere.
Si tratta di un uomo, un mio simile.
Come me respira. Come me sogna.
Come me morirà un giorno qualunque.
Il destino si nutre di frammenti.
E li rende eterni.

AMO IL VENTO

GEORGE BURNS

George Burns è un famoso comico americano, morto all'età di 100 anni.
A 90 anni venne intervistato dall'attrice Goldie Hawn che gli chiese:
"Come hai fatto ad arrivare a 90 anni fumando 20 sigari al giorno?",
e Burns rispose: "A una certa età è importante essere regolari".



Di seguito alcune sue memorabili battute:

Quando ero giovane io, il Mar Morto era ancora vivo.

Fare sesso a 90 anni è come giocare a biliardo con una corda.

Ho capito di essere invecchiato quando al mio compleanno
tutti gli invitati si sono messi attorno alla torta per scaldarsi
le mani.

Preferisco essere un fallimento in qualcosa che mi piace,
piuttosto che un successo in qualcosa che odio.

Quando avrai ottant'anni, avrai imparato tutto.
Dovrai solo ricordartelo.

Ti accorgi di essere invecchiato quando, chinandoti per
allacciarti una scarpa, ti chiedi cos'altro puoi fare già
che sei giù.

E'dura per me adattarmi a questi tempi che cambiano.
Mi ricordo ancora quando l'aria era pulita e il sesso sporco.

Mi è sempre stato insegnato a rispettare i miei vecchi e ho raggiunto
ora un'età in cui non ho nessuno da rispettare.

Il segreto di una buona predica è di avere un buon inizio e
una buona fine e poi che le due cose siano vicine il più possibile.

Perché il sesso prematrimoniale è peccato? Non esiste sesso
prematrimoniale, se non hai intenzione di sposarti.

Felicità è avere una grande, deliziosa, confortante, unita famiglia
in un'altra città.

Quando si smette di dare e offrire qualcosa al mondo, è il momento
di spegnere le luci.

Troppo brutto che le persone che sanno come governare questo
paese, siano impegnate a guidare taxi o a tagliare capelli.