lunedì 29 dicembre 2008

UNA POESIA DIVERSA

Voglio scrivere una poesia diversa.
Non voglio usare termini come oblio,
tempesta, cristallo, amore, odio.

Voglio una poesia diversa.
Nel vocabolario hanno diritto
di cittadinanza tutte le parole.

Parole come "mortadella", oppure
"silicone" o anche "gestione
aziendale". Una poesia diversa.

Non finirà nelle antologie, non
sarà recitata nei teatri, la mia poesia
si potrà leggere al cesso.

Una poesia digestiva, fatta di versi
e controversi, una poesia per il nostro
intestino, lontana dal cuore.

Un sospiro di clistere, un clisma
opaco, un'ampolla anale, e un addio
di fogna per tutti noi.

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