Cara, in una lacuna del dolore,
in un forame della nostra pena,
quel gaudio luminoso
del silenzio delle cose,
quella radiosità inattesa
dell'aria, della pietra
e dell'assenza di fogliame...
Sì, quella passeggiata in paradiso
che per grazia ci fu data
qui e assieme...
Su lei cadde la scure
della temporalità impietosa,
pure non ne troncò alcuna cima,
non ne decapitò la luce.
Luce era,
di tutto unico seme.
Luce è ancora,
e per questo inarrestabile.
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