lunedì 1 dicembre 2008

UNA POESIA DI RICKY FARINA

Avevo perduto la speranza ed ero felice,
una disperazione quieta posata sul cuore
mi cullava il sangue in un sonno perfetto.

Ogni cadavere mi sembrava un fiore oscuro
che germoglia nelle tenebre lievi del disincanto.
Ogni morte era un piccolo buio fiorito.

Ma venne una mattina limpida, ancora in agonia
di sogno e aurora, venne a scavare nella mia carne
un'ultima sete celeste, e fu la grazia il mio peccato.

Nessun commento: