mercoledì 10 dicembre 2008

L'ADDIO DI SARA

Ho trovato questo "addio rinascita" in rete, una ragazza di 17 anni,
poetessa in erba profumata, che lascia il suo blog con le
seguenti parole. Mi sono piaciute. Sono parole carnali. E bruciano.



Lascio il blog.

Lascio Voi.

Lascio ricordi, in questa bottega profumata, in questo giaciglio di panna, lascio gocce di Stefano, gocce di Judith, gocce di Valentina, gocce di Antonio, di Gabriele, di Nicola, di Daniele, gocce di mia mamma, di vita e di morte. Gocce di salvezza, di discordia, di speranza, freschezza, febbre, nostalgia, bestemmie, sofferenze, giubili. Gocce di me, di tutto. Lascio quello che ho appuntato perchè sono la mia ombra. Lascio parte di me, per sempre, perchè per sempre io continui il mio lavoro di cesellatrice. Il mio essere mare che abbraccia e ingloba in se tutto quello che trova sul torace gravido della spiaggia. Catrame, legni, conchiglie.

Dico solo che ho deciso di svoltare. Di prendere a schiaffi me stessa e poi correre a consolarmi con coccole come ho sempre fatto. Ma, ora, per un motivo diverso. Mi schiaffeggerò non per punirmi, perchè ormai ho già sentito troppo male e le mie guance sono insensibili, ma per svegliarmi dal nostalgico torpore degli avvenimenti. da questa enorme trapunta di cenere che mi agguanta dalle caviglie sino alla gola. E poi mi coccolerò per ricordarmi che ho bisogno di me stessa e degli altri. Per ricordarmi di investire sulle persone che amo e non sulle mie paure.

Ormai cosa mi è rimasto se non le mie mani e i miei occhi? Se non questi fiori notturni ed artigliati e queste bocche vulcaniche dove vampa l'incandescenza del mio dolore passato? Presente. E futuro.

Mi è rimasta l'idea che sono una persona forte. Che sono stupenda e sono me stessa. Mi è rimasto l'assoluto controllo sulle mie cose. Mi è rimasta la mia arte. Mi sono rimasti i miei difetti. E se tutte queste splendide cose non bastassero c'è da aggiungere il fatto che sbattendo la testa trilioni di volte sulle fondamenta solide della mia ignoranza, ho ereditato l'assoluta certezza che sono troppo piccola e polverosa per essere meglio o peggio di altri.

Così le mie mani ora sono capaci di graffiare gli altri come graffiavano la mia polpa; le mie dita morbide conforteranno anche le mie spalle e non solo quelle dei miei amici. E come guarderò me stessa allo specchio sarà con la stessa sensuale ammirazione che per la persona che più desidero al mondo. E tenterò di osservare la gente con lo stesso occhio pietoso, con lo stesso disprezzo o compassione con cui mi osservarvo allo specchio.

E' nata una nuova me, ieri sera. Una nuova me che chiude i battenti del blog, del mio AMORE MORTALE, per alzare le freschissime tapparelle smaltate di novità della mia nuova bottega profumata, del mio nuovo essere ME, lontana da alienzazioni e tristezze.

Ciao, sono Sara.

1 commento:

Carlo Lock ha detto...

Belle parole! E' vero sono carnali! Come hai fatto a risalire a questo blog?
Però sembra che il suo blog sia il fallimento della sua vita, come se aspettasse altro da sempre. E' un po' malinconico questo.