Perché non vado in Ucraina?
Perché ho un calcolo al rene, perché
ho una mamma al mare,
perché non sono Sean Penn, sono
più Woody Allen, perché sono
intelligente, perché non sono
abituato alle guerre ma agli
apericena, non sono allenato
al sangue, il sangue deve stare
dentro il corpo, non fuori, come
direbbe Woody in Amore e Guerra.
Perché aspetto i Russi in Versilia,
ma sono già arrivati, lasciano
mance di mille euro ai camerieri
mentre il loro popolo fa la fame,
per lo stesso motivo per cui non
ho fatto il film su L'amore a Milano,
perché sono pigro, perché la mia
ispirazione non si nutre di morte
ma di vita e fa quel cazzo che vuole,
perché non ho i soldi, dovrei chiedere
a mamma "Mamma, mi mandi in
Ucraina a rischiare la vita per la gloria?
2000 euro possono bastare",
e immagino la sua risposta, la mamma
mi vuole bene anche se sono
scapestrato, e poi perché non ci
andate voi? Accomodatevi, mica
ve lo impedisco!
17 commenti:
Io non ci vado perché non sono una giornalista che ha un blog sul FQ.
In effetti tu in Ucraina non centri un cazzo. Non sei in effetti un reporter di guerra.
Comunque onore ai giornalisti li in Ucraina che ci permettono di capire quanto Putin sia spietato.
Esattamente, le democrazie non fanno mai guerre tra di loro.
milanese*
Confermo, guai a chi mi tocca il panama.
Nessuno ti ha detto di andare in Ucraina, tranne quella Lindt. Farina, perché non hai approvato il mio commento su Odessa? Mi rivolgevo proprio all'ignoranza di Lindt....
Non lo so, prova a riscriverlo.
Fatto. L'ho riscritto nel post dove Lindt citava Odessa ad minchiam.
Qualcuno scrisse poco tempo fa “IL SERVIZIO CIVILE
Sono contro le armi, lo sono sempre stato, contro le armi e contro i cessi alla turca,
ed è per questo che ho fatto il servizio civile. E fu una scelta felice che mi fece
incontrare Ernesto, un ragazzo tetraplegico con cui scrivemmo un bellissimo
libro di poesie CUORE E PAROLE. Detto questo so distinguere una guerra
di difesa da una di aggressione, e molti pacifisti oggi mi sembrano degli aspiranti
voyeur o guardoni della morte altrui: mettiamoci comodi sul divano con un
sacchetto di patatine e vediamo lo spettacolo del massacro di un popolo libero.
Questa non è pace ovviamente, ma complicità con un criminale di nome Putin” ….benvenuto nel Club di chi disprezzi, piccolo guardone della morte altrui mentre comodamente sorseggi aperitivo con olivetta.
Non capisco il nesso. Non ho mai detto di essere un militare. A ognuno il proprio mestiere. Sono talmente imbranato che in Ucraina farei saltare in aria gli ucraini per sbaglio, hai presente Peter Sellers in The party?
Più armi in Ucraina, come dice lo stimato Galimberti.
Non si tratta con i dittatori.
o poffarbacco!
anche io non vedo due miei commenti,
scritti rispettivamente per i post
"Il Confronto" e
"Una Poesia di Giuseppe Salvatore".
sed quid accidit?..
Scusate, devo avere fatto confusione, forse sono riuscito a recuperarli dal cestino, Attimi.
Non capisci il nesso? Semplice, sia che uno dica di essere pacifista sia che uno prenda posizione per una delle due fazioni e invochi di mandare armi…poi si resta ugualmente spettatori sul divano, complici nella “non azione”. Quindi tu che denigri i pacifisti non sei diverso da loro, parole parole parole ma resti a guardare pure tu, solo che al posto di invocare pace ….declami che non vi siano trattative ma solo invio di armi (che equivale ad accettare ed autorizzare la prosecuzione dello scannamento). Tutto qua.
Meno male che hanno mandato armi in Ucraina, altrimenti gli spacconi russi arrivavano fino a Milano.
Ma che minchia dici! A combattere ci vanno militari addestrati e poi che c'entra che devono andare combattere gli italiani, non siamo stati invasi noi ma gli ucraini! Minchione!
Forse non hai capito bene quello che ho scritto, chi è contro l'invio delle armi è a favore del massacro degli ucraini, questo è il mio punto di vista, non è un pacifista ma un facilitatore di massacro e di sottomissione di un popolo libero. Chi è a favore dell'invio delle armi è il vero pacifista perché i dittatori capiscono solo il suono dei fucili e magari si fermano se incontrano una resistenza armata ostinata, e in ogni caso se l'aggredito chiede aiuto è giusto ed etico aiutarlo in tutti i modi, questo è quello che penso, e lo penso sul divano di casa mia ma anche al mare con il negroni in mano. sdraiato sulla sabbia. La guerra non è il mio mestiere, ma se mi chiedono un voto, io voto armi. Quello che posso fare lo faccio. Armi a chi è aggredito, cioè sono per dare una possibilità di difesa a chi è AGGREDITO, e per impedire che l'aggressore si fagociti l'aggredito, e dato che questo non si raggiunge con i confetti e le caramelle, purtroppo è necessario sostenere gli ucraini con le armi, lo zucchero filato contro i dittatori non è efficace. Chi invece si dice "pacifista" è per il massacro degli ucraini e per la loro sottomissione a un dittatore.
Questo è quello che penso ma se mi convinci che con i confetti, le caramelle e lo zucchero filato si può fermare un mostro di nome Putin, beh, passo subito dalla parte dei "pacifisti zuccherosi":
Comunque a detta da esperti militari, i russi sul csmpo6di battaglia si sono rivelati assai scarsi, sia per artiglieria obsoleta che per numeri di uomini scarsamente addestrati. Ecco perché Putin ha paura della Nato, la tecnologia è l'addestramento sul campo degli americani non ha uguali! I Marins americani sono ad un altro livello dei russi.
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