domenica 22 maggio 2022

PENSIERI DELLA VERTIGINE

In Toscana quando ti capitano tante sventure,
una dietro l'altra, si dice: "Che ho fatto? Ho pisciato
nell'acqua santa?"

*

Fidati sempre del tuo istante, e non ti sbaglierai mai.

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Ho adottato un labirinto. C'è chi inganna il tempo,
io preferisco ingannare lo spazio.

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Il silenzio è inumano, meglio un rutto, c'è più vita.

*

Mai vincere le proprie paure: potrebbero volere la rivincita.

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Una giovane igienista dentale mi ha messo una crema sulle labbra.
"Lei è cariorecettivo". Sì, e ho anche un'erezione in questo momento.

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Sbaglio consonante, le dico "ti ano". E lei si gira.

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Fai sempre passi più lunghi della tua gamba,
allenati all'ignoto.

*

Un rosario di allucinazioni. E prima di cadere nel sonno,
una preghiera da sussurrare alla soffice divinità dei cuscini.

*

Io non credo in Dio, credo nei chiodi. Anche i chiodi credono in me.
Li sento dire: "Se ci sei batti un colpo".

*

Il filo della mia vertigine arriva fino al midollo
della tua voluttà.

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