L'altra sera c'è stata la festa dei dieci anni di Milieu, la casa editrice di mio fratello
specializzata in malavita meneghina. C'era anche uno scrittore famoso, Antonio
Scurati, serio in volto, stava in piedi con le gambe divaricate e scrutava le prede
potenziali (sappiamo che la celebrità ha sempre un certo effetto), con un bicchiere
di vino bianco in mano, e ha posato gli occhi sulla mia Ethel. Scurati avrà pensato
che l'uomo col panama era un ostacolo e si è rivolto ad altre prede. Sguardo serio
e gambe divaricate, quasi a dire "ho il cazzo più grosso del vostro, nullità che non
siete altro, io sono Antonio Scurati e sono celebre, vado anche in tv". Di una cosa
sono certo, se mai diventerò famoso, non andrò mai alle feste a divaricare le mie
gambe d'uomo, a mostrare il mio pacco, ma farò dei salti acrobatici, col rischio di
farmi volare il panama dalla testa...
7 commenti:
Aveva la posa ducesca.
Dì a tuo fratello di non copiarlo, che sarebbe già qualcosa
E, per la cronaca: tu daresti via il 99% del tuo intestino retto per avere, comunque, un 50esimo della notorietà di quello stronzo di scurati
E a Ethel magari un'occhiatina dagliela va...
Anche voi intellettuali siete costretti a presenziare a barbose serate. Marketing promozionale.
Farina intellettuale?
Ma che cazzo ti vai inventando...
Cmq tranquillo che il problema notorietà a te non ti sfiorerà mai.
Da che pulpito!
Posta un commento