lunedì 25 ottobre 2021

LA DITTATURA DELL'IGNORANZA

Chi di noi può dirsi non ignorante su determinati argomenti?
Io, per esempio, ho difficoltà a collocare la milza nel mio corpo.
E se mi chiedessero di spiegare come il mio occhio vede, non
saprei dire nulla, ed è una grande vergogna per un guardone
come il sottoscritto. Sono ignorante anche in molti altri campi
dello scibile umano. Ho anche delle disabilità pratiche, so a
malapena avvitare una lampadina, e anche svitarla! E quindi
ringrazio il consorzio umano e civile nel quale vivo, ringrazio
tutte le persone competenti a svolgere una determinata funzione.
Penso di condividere questo mio stato di ignoranza con molti
miei "dissimili".  Così se mi capita storicamente di trovarmi
dentro una pandemia letale, non posso fare a meno di affidarmi
alle competenze ufficiali, non quelle scaricate da internet.
Però succede una cosa stranissima ai miei occhi: postini, campanari,
improvvisate ballerine di internet, architetti, poetesse, ingegneri,
preti, imbianchini, direttori di banca, pescivendoli, truccatrici,
macellai, vegetariani, crudisti, filosofi e chi più ne ha più ne metta,
tutti questi valorosi professionisti si sentono di colpo esperti
virologi! E vanno in fregola per apparecchiare il loro "pensiero"
sulla tavola digitale, senza conoscere nemmeno il galateo delle
posate. Mi chiedo, che cos'è questa roba? Follia? Presunzione?
Ingenuità? No, la risposta è: ignoranza. Sono ignoranti e chissà
come mai (forse l'ebbrezza da clic su internet) si sentono portatori
di una visione delle cose, si sentono investiti di una autorità
che nemmeno li sfiora in realtà, è la dittatura dell'ignoranza,
non ci sono altre spiegazioni. Contro questa dittatura bisogna
lottare senza fare sconti. L'opinionismo becero non ci aiuta, non
ci salva. Ci salvano le competenze. Affidarsi a chi sa, è un atto
di fiducia, appunto. Io mi fido, mi fido a volte anche delle
belle apparenze. Le apparenze mi eccitano molto, per
strada, quando vedo passare una bella donna. Mi fido dei
miei testicoli e dei miei "dissimili". Mi capita di perdermi
spesso per la città, forestiero dell'Essere, e chiedo indicazioni
a tutti, anche ai vagabondi, non solo ai vigili urbani.
E arrivo sempre alla meta. Gli altri sono meno pericolosi
di quello che in realtà si possa pensare. E le caramelle degli 
sconosciuti sono sempre le più dolci, ma in una pandemia
letale io mi fido e affido solo ai virologi ufficiali e ai vari
comitati scientifici del globo, mi sembra la cosa più sana,
più giusta, meno ignorante. E solo così ci si salva.
L'ignoranza uccide, è molto più pericolosa del Covid.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma l'argomento non sono i vaccini, ma l'obbligo mascherato per un obbligo che non c'è! E sì che Attimi te lo ha straripetuto tutte le volte. Hai proprio difficoltà a capire. Tu sei libero di vaccinarti, ma intimare gli altri a farlo, copia e incollando la propaganda ossessiva pro vax, timbrando tutti con epiteti violenti e insultando chi non desidera vaccinarsi, questa sì che è ignoranza!

rickyfarina ha detto...


Fai il bravo.

Anonimo ha detto...

L’ignorante è colui che non prende atto che il mondo scientifico è diviso. Il limitato è colui che non comprende che, mentre lui ha ascoltato una sola campana, gli altri hanno ascoltato più campane degli addetti al mestiere. Il presuntuoso è colui che si dichiara umile verso ciò che non conosce, tacciando gli altri di follia presunzione e ignoranza, mentre in effetti si arroga di essere nel giusto ma senza avere capacità di analisi. Peccato che non è diverso da coloro che contesta, pure LUI (presuntuoso ed ignorante) sente dei professionisti del mestiere. Ma solo di una parte dei professionisti, Non sai come vede l’occhio? In realtà è il cervello e la mente che vedono. L’occhio è il mezzo di ricezione, ma se vi è un danno cerebrale nella zona predisposta alla visione o se la mente non ha potuto acquisire con l’esperienza, non vedi. Ne sanno qualcosa i ciechi che hanno ricevuto trapianti, gli occhi meccanicamente funzionanti ma purtroppo inutili per il caos di informazioni ricevute da un cervello o da una mente deficitari di imprinting ed acquisizioni precedenti. Le immagini piombavano nella mente, caoticamente, non riuscendo ad assemblarsi in un qualcosa di conosciuto, non riuscendo a distinguere singolarmente un oggetto vicino ad un altro. Perché? Perché di quelle immagini non vi era memoria visiva nel cervello e nella mente. Solo toccando gli oggetti riuscivano a risalire all’uso. Il tutto con conseguenti vertigini, forti mal di testa e disagio psichico, tanto da portare alcuni a rinunciare definitivamente alla ricezione visiva.

rickyfarina ha detto...


Conta la maggioranza del mondo scientifico in una pandemia, se sei così ottuso da non capirlo...che posso farci?