martedì 17 novembre 2020

FILM E HOBBY

Il cinema è movimento, film è immagini in movimento. A volere essere pignoli.
E io a volte sono pignolo. Non sempre, a volte. Quindi i miei sono film.
E dirò di più: sono film organizzati secondo un criterio, quindi c'è un lavoro
dietro. Davide è spiritoso, intelligente e mai volgare, ma ha delle tare: sul virus
avete visto la sua tara e certe volte pecca di superficialità. Non è il minutaggio
a fare di un film un film. Come Davide sa il cinema nasce corto. Il corto è
quindi l'origine e l'essenza del cinema. Tra parentesi, caro Davide, quando
arriverà il vaccino, che farai? Lo rifiuterai? Ah, già, è tutto un complotto delle
case farmaceutiche. Allora, lasciamelo dire, viva i complotti. Chiusa parentesi.
Per me cinema è ogni immagine in movimento che rechi in sé una cifra
che va oltre l'immagine stessa, un segreto invisibile, come un'eco segreta.
Anche un video girato in spiaggia, per una strana metamorfosi, può diventare
cinema. Quindi non sono un calvinista, non ritengo che l'arte nasca sempre
dal lavoro, può nascere dal caso. Quello che non accetto è che si definisca
l'arte senza tenere conto degli strumenti. Per navigare ci vuole una strumentazione.
Parlare del navigare facendo riferimento all'orizzonte, alle albe e ai tramonti,
mi sta bene, senza dimenticare l'aspetto della strumentazione che è capillare
e inestricabile. Poi un comandante può decidere di navigare senza seguire
gli strumenti, a caso, a intuito, e arriverà sicuramente da qualche parte.
Le stelle, in questo caso, possono essere considerati "strumenti di navigazione".
Magari a scoprire un nuovo continente, chi può dirlo?
A chi dice che l'arte può essere un hobby rispondo NO. Un no grosso
come una casa. Il modellismo può essere un hobby, non l'arte.
Se usi la pittura come un passatempo, il famoso pittore della domenica, allora
certo che è un hobby, proprio perché non è arte. In quel caso la pittura ha
lo stesso valore del tagliarsi le unghie o del pulire l'argenteria.
Quindi non diciamo idiozie: l'arte non è un hobby. Prima di parlare
pensate che anche voi siete esseri umani, quindi organismi abissali, e
non ripetete scemenze e idiozie che avete sentito dall'amico cretino di turno.

8 commenti:

marti64 ha detto...

Proprio come la penso io e certamente non avrei fatto un analisi cosi
approfondita, non ho le "armi" per farlo, per me basta il rispetto per
il tuo interlocutore e delle eventuali persone, o soggetti o cose prese in esame.
C'è chi a detto che il lavoro è volgare, è un affermazione in cui ci si è
spinti troppo in avanti e io non l'accetto.
Certamente che per costruirei tuoi film è un lavoro, un intuizione è e fa
parte del lavoro, e poi tutto quello che viene prima della pubblicazione è
lavoro. Per penitenza a Davide diamo 1o film dell'epoca Charlie Chaplin,
Buster Keaton da vedere e buona visione

Anonimo ha detto...

Ma infatti tu e Attimi siete due artisti che si servono di strumenti per esprimere qualcosa che hanno interiormente, e rappresentate una realtà attraverso i vostri occhi. Attimi è inorridita per il copia e incolla dalla treccani di Martina con la parola lavoro, che non va intesa come fine di un guadagno. E tu gli hai detto Grande Martina!. Al ché Attimi si è incazzata. Che c'è,'non può incazzarsi una volta ogni tanto davanti alla vostra superficialità?....Crescete un po', sembrate dei bimbetti dispettosi.

Davide ha detto...


Anche farsi un giro in bicicletta la domenica è movimento, e pure fatica ed impegno ma...
Diverso per i taxisti in bici di New York che lo fanno per lavoro.
Non sei pignolo ma solo permaloso e come tale abile a girar le frittate.
Se video è dozzinale chiamali cortometraggi o ancora meglio corti, e Fallo sto Bidet di umiltà!!

Come no, sicuro che farò un vaccino sviluppato in pochi mesi quando in genere si parla di decenni per essere certi della loro efficacia. Uhhh non vedo l'ora, ma molto dopo dei tuoi amici covidioti.
Lo sapevi che durante i lockdown sono calati i casi di morbillo perché non si facevano le vaccinazioni, idem le morti bianche, dati ISTAT controlla, te lo detto che non sei pignolo.
Ricky, guardami negli occhi e dimmi che non hai fretta di ereditare.

In questa discussione tra "cretini" non ho mai associato la parola lavoro ad arte perché per me l'arte è ovunque. Banale lo so, ma non ho la presunzione di elevarmi a giudice su un argomento così vasto, personale e intimamente de gustibus. Anche se, devo ammetterlo uso spesso l'espressione "un lavoro fatto ad arte".

Comunque, se ti decidi a prendere il lavoro da 2000 euro che ti hanno proposto raccontaci come ci si sente a prendere delle responsabilità, cosa nuova per te. Perché vedi Ricky è tutta li la differenza tra lavoro e hobby.

Ora devo salutarti perché devo assolutamente arieggiare lo studio dato che la cagnolina son giorni che si diverte a catturare cimici ed ha appena scorreg... CRISTO SANTO altro che covid!

Anonimo ha detto...

Per me una creazione artistica e proporzionalmente ispirata, tesa cioè ad essere arte pura, dalla libertà dell'artista.
Ognuno di noi può essere artista, in un dato momento e luogo, se riesce a creare liberamente.
Il punto è questo: chi è veramente libero.
L'esempio di Michelangelo è profondamente sbagliato, e parliamo di uno dei più grandi artisti mai vissuti. Se non ci fosse stato Giulio II avrebbe fatto la Sistina? O la sua tomba? L'ispirazione sua era impura quindi, sebbene quasi divina. Libertà poi fu creare poi gli esseri umani nudi, ma che fu costretto a coprire per volere del papà stesso e della sua corte.
Persino Caravaggio non era completamente libero! Ma che capolavori dipinse.
Quindi dobbiamo necessariamente parlare di tecnica. Se è vero che l'arte pura è pura libertà creativa allora un vincolo qualsiasi la riporta nel limbo della tecnica, e questo fuori di dubbio è rappresentato benissimo dall'opera di Leonardo da Vinci, il tecnico supremo.

Anonimo ha detto...

Un artista perde la sua libertà anche se solo pensa in modo razionale per un attimo al giudizio di chi vedrà la sua opera. E questo può avvenire prima di concepire l'opera stessa. Ma questo non fa della sua arte un lavoro e non fa della sua tecnica un vincolo artistico, anzi è l'esatto contrario: usa la sua tecnica artistica e creatrice per esprimere al meglio se stesso, anche i suoi vincoli psicologici, che di fatto lo rendono ciò che è e rendono la sua opera la sua espressione pura. Ed eco anche perché alcuni artisti sono chiamati anche a esprimere, anche a loro insaputa, concetti filosofici.

Anonimo ha detto...

Il cinema, forse più di qualsiasi altra forma d'arte, rende questo ragionamento molto semplice da riscontrare. Infatti la tecnica artistica creativa in questo caso è fruibile a un'enorme massa di persone e ognuno può cimentarsi, provare a creare un'opera, e questo è anche il suo limite, così com'è oggi, che grazie alla tecnologia si può esprimere, sebbene il tocco dell'artista, se c'è, non scompare, anche se paradossalmente è diventato ancora più raro da trovare, perduto in milioni di video pubblicati ovunque e ad ogni secondo. Così come sempre più rara è divenuta la percezione di vera libertà.

Anonimo ha detto...

In merito al vaccino, al posto di credere a mosca cieca alla “sacra medicina infallibile” (piccolo particolare la medicina non è in mano ai medici ma alle case farmaceutiche e non lavorano certo per la gloria) prima documentarsi con varie letture. In mancanza di voglia, è consigliato leggere almeno i bugiardini. Poi si scelga liberamente la strada da percorrere. A me preme solo che non lo rendano obbligatorio, in caso contrario adirò un Avvocato.

Anonimo ha detto...

Davide, attento che la grande esperta di tutto, nonché la somma impicciona, ne ha anche per te. "Perché io so' io, e voi non siete un cazzo", è questo il suo andazzo, l'ha sottolineato lei stessa, e ci crede veramente. Nun se possono più avere idee diverse, achtung! Gestapo in azione! Ti dà anche i voti, hai visto? ;)