giovedì 19 novembre 2020

CI VIENE IN AIUTO TONY

Imparate a guardare i miei film, altrimenti che cosa mi avete seguito a fare
in tutti questi anni? Tony ci parla di pittura in questo bellissimo ritratto che
io e mio fratello gli abbiamo dedicato qualche anno fa. In un punto addirittura
sostiene che teoricamente uno spettatore dovrebbe stare davanti al quadro
la stessa quantità di tempo che il pittore ha impiegato per realizzarlo, così
da poterne apprezzare ogni sfumatura. Poi a un certo punto ci fa vedere i
disegni dei bambini e dei matti (noterete che non dice che sono "spremute
di cuore e di anima"), anzi, proprio in quel momento il film diventa più
cupo, quasi terribile, con la ripresa di un ragno che cerca di divorare una
farfalla rimasta impigliata nella tela. I matti e i bambini. E Tony dice che
sono le opere che lo emozionano di più. Quindi? I matti e i bambini non
hanno una tecnica, come è possibile? Oppure sì? Che cosa significa?
La tecnica non rischia di rendere gelida l'espressione libera dell'anima?
No. E ve lo spiego con una massima che mi disse il mio ex padrone di
casa, si chiamava Manzo, era un vecchio siciliano che incontravo spesso
al parco, seduto su una panchina, sempre molto elegante. Mi disse una
volta: "l'educazione deve essere una abitudine, quando è diventata una
abitudine ben consolidata, allora diventa stile". Vale a dire naturalezza.
Lo stesso discorso lo possiamo traslare sulla tecnica pittorica. All'inizio
c'è una tecnica da imparare, attraverso l'esercizio quotidiano (non ci sono
forse botteghe o scuole di pittura?), poi arriva il momento in cui la
tecnica è talmente assimilata che fa parte di te, e finalmente l'artista
può esprimersi liberamente e magari andare anche contro tutto ciò che
ha imparato. Picasso sosteneva proprio questo, diceva in modo paradossale
che a 15 anni sapeva dipingere come Raffaello, ma che ci aveva impiegato
tutta una vita per riuscire a dipingere come un bambino. Dato che non
tutti hanno la "fortuna" di essere bambini o matti, vi rendete ora conto
di quanto sia essenziale la tecnica, non è assolutamente qualcosa di
secondario. Per raggiungere quell'immediatezza che hanno i matti o
i bambini, l'artista deve sudare sette camicie, e forse anche otto. 


https://www.youtube.com/watch?v=hvf6SoGrWK4

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo su quanto scrivi sulla tecnica che diventa uno strumento di libertà di espressione. A patto che sia suffragata da un talento naturale indiscutibile, come appunto è stato per Picasso. Il discorso sui pittori poi è particolare: andrebbe presa in esame l'epoca, la loro corrente artistica, e solo poi la loro opera. Personalmente non so di un dipinto o scultura di Michelangelo o Raffaello o Leonardo che non sia stato fatto su commissione, mentre so che molti impressionisti dipingevano creando da spunti propri, anche se erano finanziati da mecenati e mercanti d'arte, cioè spinti a dipingere per poi poter affidare l'opera a qualcuno che la vendesse. A volte erano loro stessi direttamente.

Penso che Attimi, con questa diatriba su arte vs tecnica abbia preso una cantonata abbastanza pesante e, come al solito, non si rende conto che scrivendo dice di se stessa più cose di quante ne scrive.

Sull'educazione che diventa stile è Farina che invece dice una grossa sciocchezza.
Seguire un canone estetico e una disciplina comportamentale non prevede affatto essere dotati di stile, che invece è cosa personalissima e naturale.
Sciocchezza.

Anonimo ha detto...

Perché insisti? Attimi ha spiegato ben altro, ma tu insisti su una tua interpretazione errata, e anzi Attimuccia tua ha confermato che c'è sudore, ricerca, impegno. Se lo fai per attirare la sua attenzione lo fai in modo sbagliato, se lo fai per avere ragione a tutti i costi risulti un ignorante, se lo fai per riempire il tuo vuoto fatti tuoi.

Anonimo ha detto...

Andrebbe approfondito meglio il discorso sul mecenatismo e sui committenti.
Si potrebbe arrivare a comprendere, per eccesso, che a un certo punto allora la forma d'arte pura sarebbero solo i dipinti rupestri della preistoria, o i simboli megalitici scolpiti nella pietra, o un ornamento che un uomo ha creato spontaneamente per la sua compagna... Perché chiunque poi abbia creato qualcosa su commissione, su richiesta, è divenuto impuro agli occhi di dea Arte.
Sappiamo che non è così.
Talento e tecnica, in percentuali variabili, rendono arte STRAORDINARIA anche un'opera non necessariamente creata senza reale ispirazione personale. Esempio Sistina - Giulio II - Michelangelo.
Sappiamo che questo vale per tutta l'arte. Wells fece film straordinari che non voleva fare ma che doveva dare, per contratto, come "l'infernale quillan". Così Leone. Forse anche Kubrick. Sicuramente Coppola. Che però furono meno artisticamente abili, cioè meno tecnici, di Wells. E fecero delle boiate assurde.
Ognuno, dicevamo, può poi ritenersi artista, poi. Bontà sua, e contento lui contenti tutti. O quasi.

Anonimo ha detto...

Puoi postare anche Ballantini, perché no?

Anonimo ha detto...

Il ragno sei tu, che sta ancora cercando di divorare Attimi... che si era impigliata nella tua ragnatela. Ma la farfalla è volata via. Ahahahah

marti64 ha detto...

https://www.che-fare.com/estremo-lavoro-arte-capitalismo-reputazionale/
Il link riguarda arte e lavoro
*********************************
Disciplina del disegno, disegno dei bambini, che belli

Anonimo ha detto...

Ti si segue anche perché sei divertente, una patata infettata di illogicità buffe e tragiche. Sei uno a cui la mosca non si limita a saltargli sul naso ma compie evoluzioni da trapezista.

marti64 ha detto...

A proposito di bambini, un Vincent ai tempi nostri
https://www.youtube.com/watch?v=cQSNmbrdSek

rickyfarina ha detto...

Dovrebbe dirlo a Manzo che è una sciocchezza.
Per stile si intende naturalezza, quando ti viene
naturale essere educato allora hai stile.
Il concetto è così semplice. Non sei affettato.
Artificioso. Hai stile, appunto.
Sei disinvolto come una farfalla che danza
fra le rigide norme del galateo.
Quindi sciocco sei tu, se non ci arrivi.

attimiespazi ha detto...

nessuna diatriba Arte vs Tecnica da parte mia.
la cantonata l'avete presa voi.
non mi ci spreco piu..


Anonimo ha detto...

Ma che mi frega di Manzo.
Farfalla lo sei se ci nasci farfalla. Tu, per esempio, potresti essere andato a Eton e aver preso lezioni da Barisnikov, ma caprone sei e sempre resterai Farina.
Anche se fai il mezzo gay per darti un tono. Sei stronzo dentro, e non c'è niente che tu possa fare per cambiare.
Lo stile è tutt'altra cosa che un panama in testa e gli occhialini pure di notte: mi spiace.
Ovvio poi che Kubrick sia il miglior tecnico, e pure gli altri. Ma se parliamo appunto di stile, di cifra, di capire tecnicamente cosa è un film per me Wells non ha rivali. E faceva dei capolavori anche non volendo. Proprio perché lui era stile puro.
Ma tu, questo non lo capirai mai.
Sei uno stronzo, capisci il tuo.

rickyfarina ha detto...

Kubrick e Coppola meno tecnici di Wells?
Non parlo di cinema con chi scrive queste
cazzate. Dei tre Wells era il meno tecnico,
sicuramente quando iniziò nulla sapeva
di tecnica cinematografica, fu il direttore
della fotografia Toland "l'autore" tecnico
di Citizen Kane, lo sanno tutti, basta leggere.
E proprio grazie all'insipienza di Welles
il film fu straordinario, chiedeva cose
impossibili, che nessuno avrebbe chiesto e
Toland lo accontentava, inventandosi l'impossibile.
I più grandi tecnici del cinema furono
Kubrick e Hitchcock. E pochi altri. Metterei
tra i tecnici anche Mario Bava.

Anonimo ha detto...

Attimi... ammoooraaaaaa ❤️. Che una Martina qualsiasi ti faccia abbandonare la piazza, non riuscirò mai a farmene una ragione. Tu vali! Ma hai ragione... 🤔... se vali, che cazzo ci stai a fare in questa gabbia di galline isteriche e galletti impazziti?

Anonimo ha detto...

Una certa ignoranza di fondo c'è, Attimi. Che tu ti sia stancata e non intenda sperticarti in spiegazioni inutili, per difficoltà di comprensione da parte di ignoranti pettegoli/e, ti si può anche capire.

Ricky, Attimi avrà litigato con te, non con Martina. Voleva farsi una sana litigata con te, ma Martina lo ha impedito, e Attimi gli ha chiesto, anche per favore, di non intromettersi nella vostra litigata, è stata molto chiara. Martina, come al solito, perché è una complessata, si è risentita per quella richiesta di Attimi, e voleva litigarci, tanto che l'ha giudicata e condannata a più riprese, come un rullo compressore, con un astio piuttosto marcato, una vera Troll che le ha buttato addosso merda. Attimi non ha risposto. Alla fine Martina l'ha portata allo sfinimento e Attimi l'ha mandata affanculo, e ci sta! Tu, hai contribuito a tutto ciò con gli epiteti a Attimi, nella foga di avere sempre ragione, come fai sempre.Tu e Martina siete intimamente uguali, è giusto che state insieme nel tuo blog, indisturbati.