giovedì 3 dicembre 2020

ETHEL MI HA CHIESTO UNA POESIA

Ethel mi ha chiesto una poesia. 
Questa mattina non era in forma,
splendeva il sole nel cielo e nella
sua testa splendeva un mal di testa,
e allora mi ha chiesto una poesia
perché si sente giù, giù, giù, giù.

Fermati, amore, non scendere ancora
più giù, ci sono io, c'è Ricky, qui
con te, nella vicinanza che la parola
crea, nella sapienza delle leggi della
Fisica, noi siamo due visi comunicanti,
il punto d'intersezione di un bacio.

Verranno altre tempeste nei bicchieri
d'acqua, altre lacrime sul vaso dei nostri
fiori in fiamme, ci saranno turbolenze
negli ascensori celesti, il sesso degli angeli
finalmente incontrerà il fango dei nostri
respiri, le nostre mani sporche di creta.

Perché ti torturi con questo mal di testa?
L'insegna verde delle farmacie è amore
quando l'emicrania schiaccia gli occhi,
tutto è amore quando soffri, anche un verso
strappato al silenzio, ma tu, testarda, sai
che farmaco è anche veleno, come il nostro

amore.

1 commento:

marti64 ha detto...

Tutte la case farmaceutiche vorrebbero che ci fosse scritta una poesia cosi nei
loro medicinali, tutti non vedrebbero l'ora di avere un mal di testa per leggere
una bella poesia d'amore