mercoledì 27 settembre 2017

L'AMICIZIA SOSPESA

Stasera ho fatto una cosa triste, sono stato a mangiare 
al ristorante cinese da solo, mi andava di farlo, mi andava di
essere cinese anche se non ho gli occhi a mandorla e mi
andava anche di essere solo, ma non in un luogo qualsiasi,
solo in un ristorante cinese, volevo una solitudine cinese.
Spaghetti di soia, riso alla cantonese, ravioli al vapore e
pollo fritto in salsa di tamarindo, e un quartino di vino.
Di questo ristorante mi piace il cameriere che si chiama
Coco, ha una gentilezza vera, non è la solita gentilezza
dei camerieri cinesi, c'è qualcosa dentro che mi emoziona,
c'è forse un'amicizia tra di noi che resta inespressa e
sospesa sul bordo del tavolo, tra la tovaglia e il conto.

3 commenti:

attimiespazi ha detto...

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Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte – eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.


(Emily Dickinson)
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riccardofarina69 ha detto...


Bellissima citazione.

Anonimo ha detto...

Che effetto avrai fatto sugli altri nel ristorante!!!! Un bellissimo uomo sulla cinquantina, chiaramente un uomo sensibile ma molto solo.... Chissà cosa avranno pensato gli altri avventori? Cose tipo: "Guarda amore, c'è un vecchio coglione, con un cazzo di panama in capa, che mangia da solo!...Poveraccio! Sarà il solito fallito poeta!"