sabato 2 settembre 2017

ADORABILI

Credo di essere una delle persone più belle che 
ho conosciuto in vita mia, sempre gentile, spesso e 
volentieri sensibile, ho solo un grande difetto: la pigrizia. 
Ma se aggiungete che sono onesto, sincero, fantasioso 
e che ho due testicoli adorabili, la pigrizia alla fine è 
proprio un difetto trascurabile, no?

3 commenti:

Engy ha detto...

la pigrizia va rivalutata.
io non conosco nessuno piu' pigro di me.
a quelli che si dannano l'anima tutto il di' e corrono e fanno e girano come trottole, dico: ma fermati un po' e pensa ...!

Anonimo ha detto...

Nah non sei pigro. Tu sei proprio un CIALTRONE! Tutta un'altra categoria!

Paoly ha detto...

La pigrizia non è un difetto. E'un atto di fede. Per essere professata necessita di un certo stile. E di assoluta dedizione. Non è facile debellare l'entusiasmo! O gli istinti primari. Ci vuole tanta passione. Ad esempio ora c'è un odore squisito d'arrosto con polenta nell'aria... desiderio, fame. Credi che mi metterò a cucinare? Cosa?! Blasfemia! Credi allora che aprirò il frigorifero in cerca di qualcosa da addentare? Per farlo dovrei alzarmi. Alzarsi?! Sapendo che arrivata al frigo dovrei pure aprirlo, prendere in esame la sua scarsità d'offerta, fare una scelta e scartarla? E magari aprire il cassetto e scegliere una posata? E magari mangiare in piedi per evitare lo sforzo di sedermi a tavola, dopo aver aperto il cassetto, presa la tovaglia e averla stesa sul tavolo? E magari riaprire il frigo per prendere qualcosa da bere? E magari aprire l'antello per prendere un bicchiere perché bere dalla bottiglia fa cafona (tanto lo sono già)? E poi riaprire il frigo e risistemare la bottiglia in loco? Se poi scegliessi una birra, o una cochina... dovrei aprirla! E poi dovrei sparecchiare, differenziare i rifiuti e metter le posate nel lavandino. E magari lavarle. Ma certo, e poi?! Questa lunga, tediosa ed estenuante serie di azioni implicherebbe un dispendio di tempo ed energie che sottrarrei al trastullo dell'inebriante oscillamento sul divano. Tutto ciò è contrario alla mia fede, al mio stile. Quindi mando a farsi fottere la fame, la ignoro e mi spalmo sulla penisola del divano. In nome della fedeltà alla penisola italica. Perché la pigrizia è di parte, è una partigiana. Ci vuol spirito di sacrificio per far nobili non-gesti! Ci vuole tanto amore. Quindi la pigrizia è un non-atto d'amore. Dimostra che so amare. Saper amare è un pregio! Per proprietà transitiva (e la matematica non è un'opinione) la pigrizia è un pregio.