martedì 24 gennaio 2017

IO E IL MURO

In questo momento sto fissando un muro e lui sta fissando me.
Non abbiamo molto da dirci. Lui vorrebbe la mia testa contro di sé.
Io non ho alcuna intenzione di accontentarlo. Siamo in una situazione
di stallo. Sopra di noi il cielo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...


Alla fine dei conti un muro che in determinati momenti chiama a sé la testa è un muro buono. Un muro ben intenzionato che dimentica la banale funzione divisoria di ambienti, e interpreta le nostra illusoria intenzione di distrarci per mezzo del dolore fisico.
I muri cattivi sono quelli disumani costruiti (e in costruzione) per respingere.

Giulio

rickyfarina ha detto...


Ma quanto mi piaci!
Generale, mio generale!