mercoledì 16 marzo 2016

JAN SVANKMAJER

37 commenti:

Anonimo ha detto...

Cristo! Alla faccia della crapula e cupidigia gastronomica. Lo spasmodico ed egoistico senso "di fame" dell'essere umano che porta a divorare anche l'assurdo. C'è chi lo fa mantenendo un certo aplomb, pertanto facendolo apparire come cosa lecita e più idonea al contesto ....e chi lo fa piu alla carlona imitando semplicemente l'esempio propinatogli. La conseguenza però è che chi ha sempre copiato e basta, senza porsi domande e senza valutare le probabili conseguenze, .....rimane vittima di chi ha sempre preso l'iniziativa. Mi è sembrato di assistere all'autofagocitamento. Chicca

vitanuova ha detto...

Perché i due signori sono invisibili al cameriere?

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Vitanuova, il cameriere è un sordo cieco, ma è stato assunto perché è in realtà un raccomandato, in quanto è il cugino della consorte del titolare del ristorante.


Unknown ha detto...

Cmq buon pausa caffè a tutti, ad alcuni anche due, anche tre.

vitanuova ha detto...

Ho sempre sostenuto che non bisogna lavorare con i parenti! !!!!

Unknown ha detto...

Vitanuova, ma davvero lei è una 40enne? Non si direbbe, ho visto una sua foto su Facebook, avendo in comune il contatto B.Bunuel, ha un viso molto bello, uno sguardo dolce, e un bel sorriso, sembra dimostrare la metà dei suoi anni, adesso è chiarissimo la felicita di Farina, la sua forte attrazione che ha avuto nei suoi confronti, e guardi che per colpire Farina ce ne vuole, complimenti lei è davvero molto dolce e bella esteticamente.

-farinomane- ha detto...

Geniale. Una tecnica impressionante e un soggetto raccapricciante (altro che pulp!). Mi ha disturbato a tal punto che dopo le prime scene ho dovuto accelerarne ulteriormente la visione. Un pot-pourri dei più bassi istinti umani. Per stomaci forti.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Farinomane, anche a me questo video ha suscitato raccapriccio, e come possibilità espressiva personalmente sconfina nella idiozia del non-senso, dove con l'uso degli effetti speciali pare si giunge ad una realtà inferiore, quella antropofagica tipica dei bassi istinti egoisti appunto, dove l'espressione nobile del pensiero umano pare scomparsa.Se questa è arte si salvi chi può.

-farinomane- ha detto...

...se questa non è arte si salvino gli artisti

Unknown ha detto...

Per me arte non è tutto ciò che suscita reazione, per me arte è una collaborazione col Divino che deve solo meravigliare, stupire, non disgustare, una lavoro dunque, come diceva San Francesco, che deve impegnare mente, mani, anima e cuore.

-farinomane- ha detto...

Per quel che ne so io, se non ci si limita al suo significato etimologico di “tecnica” (procedimento ordinato conforme a regole che richiama concetti quali abilità manuale, maestria nel realizzare qualcosa) l’arte allude, nel suo significato sublime, ad una rappresentazione estetica fine a se stessa, non asservita necessariamente a funzioni sociali, morali, educative, ludiche, ecc.
L’Arte persegue il bello, categoria che non va confusa col “piacevole”, ossia con ciò che produce una sensazione di benessere, di godimento.
L’arte, di divino, ha il gesto creativo che presuppone da una parte una intenzionalità espressiva, radicata nell’interiorità umana e inevitabilmente storicizzata (e che attinge sia dal bene che dal male) e dall’altra una decodificazione quanto più universale possibile.
Da una parte c’è l’artista che rappresenta, comunica in modo originale, dall’altra il fruitore che interpreta il suo messaggio. La bellezza artistica non si percepisce nel momento in cui si prova una qualsiasi forma di reazione emotiva (gioia, stupore, tormento, disgusto,ecc) ma nel momento in cui si riconoscere nell’artefice la grandezza creativa, il divino nell’umano, il talento, la capacità comunicativa, l'unicità espressiva, il desiderio di misurarsi con se stesso (e con gli altri), la sua volontà che si fa potenza.
Tutto questo indipendentemente dal “messaggio” che viene comunicato.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Farinomane, per me l'arte deve condurre ad una dimensione suprema che è quella dell'anima, riuscire vederne l'impronta attraverso lo stile proprio dell'artista dove, attraverso la visione dell'immagine riusciamo a vedere l'essenza e riconoscerla perché gia dentro noi, suscitando quelle emozioni di meraviglia, solo in questo sforzo di trasumanazione l'arte raggiunge il suo fine. La capacità espressiva, di cui tu parli, deve tendere a ciò, l'arte deve comunque ricondurci a dei valori e a dei principi fondamentali, altrimenti si da solo spazio alle idiozie banali, considerate arte perché soltanto originali, perché ho visto troppi sguardi estatici da parte di professionisti, davvero ridicoli, davanti a del cartone bruciato, considerato opere d'arte.

-farinomane- ha detto...

Beh, in parte ti ricongiungi a quello che ho scritto... parli di trasumazione, superamento dei limiti umani attraverso il gesto creativo che è di per sé divino, di riconoscimento di uno stile dell'artista che è decodificazione di un linguaggio personale, di arte come espressione dell'anima, ossia della interiorità umana.
Ma tu parti dal presupposto che le anime siano tutte buone e dai una funzione morale all'arte.
Poi, per quanto riguarda la deriva di certi modi di fare arte il discorso si fa più complicato ed io non credo di avere tutti gli strumenti per dare dei giudizi. Chi vivrà vedrà.

Anonimo ha detto...

L'arte per me è il risultato del desiderio interiore di creatività...con intenzionalità più o meno di dare anche un messaggio . Prendendo ispirazione da sue emozioni, da ciò che lo circonda, da ciò che lo colpisce, da ciò che desidera o dal desiderio di lasciare un segno tangibile del suo passaggio....l'essere umano porta all'esterno questo suo bisogno. L'artista diventa soggetto attivo della creazione di un qualcosa in genere con nessuna funzionalità pratica per la sopravvivenza e le ordinarie quotidiane necessità umane.....ed i fruitori diventano soggetti passivi il cui unico onere è decidere se piace ....o no....quanto viene loro proposto e se scaturiscono riflessioni/sensazioni in merito. In genere viene considerato artistico ciò che appunto non ha un fine pratico, pittura...scultura....musica....scrittura.....danza.....creazioni video, ma in effetti è arte espressiva anche tutto ciò che viene creato a livello funzionale per la vita quotidiana. Solo che in tale caso ...essendo assuefatti al suo utilizzo ordinario.....non godiamo più della suo valore di creazione artistica. Nessuno rimane estasiato di fronte ....ad una sedia, ad una posata, ad una lavatrice, un lampadario di vetro soffiato, un fabbricato ecc.ecc. Dietro di loro c'è un creatore, un innovatore, un ideatore .....un artista........ma essendo creatore di un qualcosa legato al quotidiano e di uso comune.....perde quell'alone di cui viene contornata l'arte classica. Chicca

rickyfarina ha detto...


Scusa Chicca : e il design?

Anonimo ha detto...

Scusasse Sior Riccardo ...non aggio capito la dumanda......nel senso che mi sono dimenticata di citare il Sior design? Chicca

Unknown ha detto...

Farinomane, dicendo che l'arte deve ricondurre a dei principi fondamentale, non si vuole escludere i diversi moti del animo umano, che comprende molti sentimenti, anche di ribellione, di dolore, di sofferenza presente nell'esistenza di ciascuno, moti dell'animo cmq influenzati dal periodo storico dell'artista, dal suo vissuto ecc.. perché la bellezza artistica di un'anima è anche il risultato di un vissuto che forgia una coscienza, e il suo valore di un artista consiste nel l'intenzione di dirci qualcosa, tramandarci qualcosa, a distanza di secoli e secoli, farci vedere, percepire, tramandare superando e vicendo la morte, farci rivivere sensazioni e atmosfere di tempi antichi, lontani accendendo quei sentimenti eterni di comunione e condivisione della bellezza dell'esistenza attraverso lo sguardo dell'anima di un artista.

Unknown ha detto...

Chicca, l'arte è cmq anche storia di oggetti, non solo delle idee, perché a differenza della musica o della scrittura, l'arte si stabilisce in una forma, quindi anche in un oggetto di uso comune possiamo ammirare la sua armonia, sta allosservatore predisporsi allaccoglienza della suggestione verso ciò che vediamo, perché guardare è ben diverso da vedere.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Cmq, Farinomane, quando parlo di principi e valorei anche nell'arte , visto che l'arte è anche narrazione storica della civiltà umana, a me dispiace quando non si vuole riconoscere all'arte la funzione di espressione di ciò che è essenziale, credo che oggi gli occhi degli uomini, vivendo una sorta di bulimia visiva dellimmagine, perché la società di oggi è una societa dimmmagini, non sa più osservare, non sa piu prestare attenzione a ciò che è essenziale e ciò che è essenziale non può prescindere da un'etica e da una morale.

Unknown ha detto...

...perché l'etica e la morale altro non è che ordine, quindi armonia alla quale l'anima tende, quindi bellezza e quindi arte a vari livelli e in diversi ambiti.

rickyfarina ha detto...


Eppure qualcuno ha scritto " solo chi ha il caos dentro può partorire una stella danzante ".

Anonimo ha detto...

È sempre quel qualcuno ha scritto "dove voi vedete cose ideali, io vedo cose umane,ahi troppo umane". Ed io dico spesso ...chi ha il caos dentro partorisce di tutto ....fuorché stelle danzanti .....forse delle supernove sono più probabili. Chicca

rickyfarina ha detto...


Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa. Ed eccovi servita la disperazione.

Unknown ha detto...

Ciao Riccardo, è vero anche ciò che hai scritto, però se penso ad una stella come il sole non posso non pensare all'ordine, all'equilibrio della sua combustione che splende ma non esplode. Come è possibile tutto ciò? Per questo penso che esista un Creatore ordinatore, tutto qui.

Unknown ha detto...

Elio e drigeno assieme sono pericolosi, eppure le stelle non scoppiano, splendono soltanto, incredibile...

Unknown ha detto...

Riccardo, potresti fare dei video su alcuni artisti che prediligi?

rickyfarina ha detto...



Appena mi torna voglia magari, ti avevo promesso un'altra puntata del " critico ballerino ".

Unknown ha detto...

Ok, i tuoi fans, poiché ti sono affezionati seguendoti e leggendoti, vorrebbero conoscere sempre qualcosa in più della tua persona.

-farinomane- ha detto...

Io farei questo ragionamento basandomi sulle mie laconiche rimembranze di filosofia. Se sbaglio mi correggerete.

In principio era il CAOS, mancanza di ordine, forma, senso. Poi ci fu la Forza Ordinatrice.
Prima il Caos poi l’Ordine. Senza Caos non ci sarebbe l’Ordine.
Quindi il Caos è essenza stessa dell’Essere ( Nietzsche ).
Attraverso l’ARTE l’Uomo reitera il gesto creativo di plasmare il caos e generare l’ordine. Attraverso la bellezza l’uomo rappresenta l’essenza ( rende comprensibile il caos ) e intuisce la sua potenza ( forza creativa ).

La scienza dell’arte e del bello è l’ESTETICA. Altra cosa è l’ETICA, la scienza che studia i fondamenti per distinguere il Bene dal Male secondo un ideale modello comportamentale.
Se vogliamo, il Bene viene dopo l’Essere e dopo l’Ordine (… prima il caos, poi il paradiso e poi Adamo ed Eva e la mela del peccato).

L’arte non nasce per spiegare cos'è il bene e cosa il male, ma per comprendere meglio l’essere, la sua essenza, e sperimentare la potenza della natura umana.

Inoltre, il modello comportamentale (ossia l’insieme dei principi morali e quindi dei doveri di ciascuno verso se stesso e gli altri, l’individuazione univoca di ciò che è il vero bene e quindi la determinazione di un criterio di giudizio) varia a seconda che ci si riferisca ad una Morale Religiosa od una Laica. Il che è un presupposto di relatività.
L’Arte ha un valore universale, deve “parlare” a tutti.

Anonimo ha detto...

Ed io Riccardo, in merito al discorso disperazione causato dal voler mettere forzatamente tutto al suo posto, ti rispondo....vivere nel regno del caos senza mettere un minimo di ordine, come inzuppare un biscotto nel cappuccino (quindi in uno dei posti giusti), ..... eccovi servito l'angoscioso smarrimento di non aver un briciolo di riferimenti. Chicca

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Farinomane, però proprio quel sentimento religioso, che costituisce l'arte sacra, ha fatto nascere grandi artisti e architetti, che hanno rivoluzionato il modo stesso di fare arte, ad iniziare dalla nascita della prospettiva nata in ambito cattolico per essere precisi, questo bisogna riconoscerlo che in nessun epoca, come quella cristiana, ha visto fiorire così tanti talenti, quindi l'arte è anche ispirazione che giunge dall'alto. Quindi nell'arte sacra c'è una certa universalità promotrice senza ombra di dubbio.