Tu sei una strana creatura. Quasi buffa. Quando ancheggi
per strada non susciti erezioni ma contemplazioni.
Li vedo gli uomini che ti guardano stupiti, che fermano i
propri passi per donarti una curvatura d'attenzione, e
tu passi a gamba distesa, con i riccioli prigionieri di un
venticello privato, e la bocca che dischiude sorrisi illeciti.
Innamorarsi di te è un'avventura, una commedia, e una
tragedia dalle tinte pastello. Non sei una donna profonda
ma le tue leggerezze hanno l'incanto delle gazzelle
impaurite, sei sempre in fuga da un pericolo oscuro, e
baciarti è come frugare nella notte alla ricerca di un
lampo traditore, svelando l'immensa fragilità dell'attimo.
Ed è sulla sabbia e nella tempesta che voglio edificare
il mio amore, cucendoti addosso tremori, e ferite sorgive.
Eppure sei buffa, mi fai ridere, ed è subito eternità.
Ora getto una confezione di zucchero dalla finestra
per finire questo mio omaggio in modo inatteso.
1 commento:
Se la confezione è da Kg., non buttarla intera, prima fai il buchino, dopo lo fai cadere piano piano: non si sa mai chi c'è sotto!
Posta un commento