lunedì 23 agosto 2021

LUKASHENKO, IDOLO DEI NO VAX

Ho avuto uno scambio con una no vax su Facebook, fa la finta democratica, anche lei usa parole come "narrazione", parole prese a prestito dal Fusaro di turno, le faccio notare che ci sono l'Eritrea, il Burundi e la Corea del Nord che la pensano come lei, lei aggiunge Bielorussia...ah, già, altro Stato democratico. Minchia! Questi preferiscono un dittatore spietato come Lukashenko a Roberto Burioni! Obbligo vaccinale subito!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma poi fregiarsi di essere " freevax" in epoca pandemica non rischia di essere un atteggiamento "cerchiobottista"?
Io penso che il termine "freevax" non regga da qualsiasi lato lo si analizzi, come per esempio dal punto di vista logistico della lotta alla pandemia, poiché se ritieni giusto che i tuoi cari si possano vaccinare, e non glielo vieti perché li reputi liberi di tutelararsi dagli effetti gravi della malattia, ammetti indirettamente anche che il vaccino può avere una certa utilità; nello stesso tempo però giustificando, in maniera connivente, chi non lo vuole fare (spesso se stessi) subito la rinneghi, e ne vanifichi il valore intrinseco più alto: quello etico della validità sociale! Si tratta del classico circolo "interruptus" e vizioso! Questo perché, vaccinare non è solo una soluzione per la salute individuale e, proprio perché il vaccino non è una cura, la vaccinazione ormai è volta allo scopo emergenziale di immunizzare il prima possibile la gran parte della popolazione adulta (prima che il virus si perfezioni in nuove varianti), scongiurare almeno gli effetti gravi della malattia sulle persone (in modo da parificarne davvero gli effetti magari ad una semplice influenza curabile a domicilio), ed evitare che le strutture sanitarie tornino a collassare! Trovo inoltre che oltre che ad essere logisticamente senza senso, il concetto di "freevax sulle spalle degli altri" (che nasconde quasi sempre una buona dose di meschine e umane paure e  insicurezze individuali "da roulette russa", più che di coraggiose convinzioni libertarie) trasudi ipocrisia tipica del nostro campanilismo italico: quello che di fatto usualmente non guarda oltre il proprio orticello, ma che in epoca pandemica anela improvvisamente a spaziare libero e senza limiti, unguentandosi pretestuosamente di nobile e democratica salsa costituzionale (che come quella rose' ormai si porta bene su tutto)! Nel timore, nell'indecisione, e nelle remore di ogniuno difronte all'ignoto effetto di questo vaccino, non trovo niente di strano o sbagliato, specie in chi lo ammette e, potendo avere ancora la scelta di non farlo, cerca comunque con pudore di mantenere un comportamento coerente, prudente e rispettoso della vita degli altri. Ma lo sfociare del dubbio nel mare della prepotenza e della saccenza di chi accampa e rivendica sacri diritti individuali, sputando con disprezzo spesso sulle simmetriche insicurezze altrui e imbracciando il testo costituzionale a voler redimere e risvegliare la coscienza delle pecorelle vittime del giogo vaccinale, mi ricorda tanto quell'ostensione della Bibbia protestante da parte dei severi padri pellegrini, che procedevano implacabili mostrando il Libro come monito e scudo contro gli indigeni indifesi che andavano a colonizzare! Non posso smettere di trovare assurdo e contraddittorio che i libertari sulle spalle degli altri, un po' meno di quelli col manganello (almeno non usano la violenza per proclamare il loro anelito libertario) trascurino invece un concetto basico, circolare virtuoso, sociale e universale (almeno che non si viva in un eremo o in solitudine in cima ad un monte) e cioè che la nostra libertà non è solo un diritto ma soprattutto un dovere che passa dal sé all'altro, poiché in una società dove ognuno, sin dalla nascita, è inevitabilmente legato da un cordone ombelicale ad un altro essere umano: gli altri siamo incontrovertibilmente Noi! È il nostro peccato, per molti la nostra dannazione, ma e' soprattutto la nostra salvezza originale...

"Libertà è il diritto di fare ciò che le leggi permettono. Se un cittadino avesse il diritto di fare ciò che è proibito, non sarebbe libertà, perché chiunque altro vorrebbe avere lo stesso diritto".
Montesquieu

Davide ha detto...

https://youtu.be/QtF5ViE1OqQ

Brutto cattivo LUKASHENKO, non si fa.
A cena senza letto!

rickyfarina ha detto...


Chewin gum tv? Ahahhaha.
Perfetta per te!

Masticatore di idiozie.

Anonimo ha detto...

19:20 quante retorica! Per riempire uno spazio vuoto con ghirigori di parole, per fare il solito compitino insipido.