domenica 8 novembre 2015

LA RIVOLTA DEI TABACCAI - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/08/fumo-essere-o-non-essere-scemi-la-rivolta-dei-tabaccai/2199874/

5 commenti:

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Ultimamente è stato scoperto che il fumo inattiva e distrugge lo specifico cromosoma y maschile rendendo ancor più il genere maschile esposto ai processi deleteri genetici, mentre il cromosoma x femminile non è suscettibile all'attacco, il processo di distruzione del cromosoma y cmq è reversibile poiché smettendo di fumare il cromosoma viene ricostruito.Quindi IL tabacco maledetto pare abbia preso di mira preferibilmente il genere maschile, privandolo della sua fortezza. Uomini continuate ad essere sempre forti, non solo col tabacco nemico preferenziale dei vostri geni madchili, l'etica modifica la genetica.

Unknown ha detto...

...coraggio, che la forza sia sempre con voi.

attimiespazi ha detto...


Si diventa schiavi di una dipendenza senza che ce ne accorgiamo e non ci rendiamo conto del male che ci facciamo.
La prima sigaretta che fumai su invito di una mia amica non mi piacque per nulla(penso che la prima sigaretta non sia mai piacevole, nella maggioranza dei casi) ma, continuai a fumare per motivi forse legati a condizionamenti mentali che erano più forti della mia ragione e della mia
giovane età, o per colmare un vuoto e far tacere quei demoni interiori che
ognuno di noi ha, in diverse misure.
Ho smesso di fumare da quindici anni quindici (!), dopo aver tentato la titanica impresa più e più volte. Smettere non è stato per nulla facile ma, ce l’ho fatta grazie ad una spinta motivazionale che ho scovato dentro di me, e ne sono orgogliosa.
Sono ben cosciente di cosa significhi essere dipendenti dalla nicotina e comprendo le difficoltà a staccarsi da una schiavitù che ingabbia prima di tutto il cervello. Non condanno il fumatore incallito perché mi ricordo benissimo di quando lo ero anch’io e di quale importanza psicologica e fisica aveva quella piccola pagliuzza tra le mie dita. Però, se può esser d’aiuto, mi piace lasciare la mia testimonianza di ex-tabagista augurandomi che possa far riflettere.
Naturalmente, ho dovuto pagare i conti per le sigarette fumate: due broncopolmoniti che mi hanno avvertito che i danni che avevo procurato ai miei organi respiratori erano ormai fatti, e che non potevo tornare indietro a cancellare quello che avevo fumato. I miei polmoni sono parecchio delicati e se mi prendo un raffreddore devo stare attenta alle complicazioni. Ma, voglio sperare di aver saldato i miei debiti con questo vizio subdolo che si incunea nel sangue e nella mente gabbando l’intelligenza umana.
Ora, quando ripenso al mio passato di fumatrice non mi riconosco, mi sembra di aver vissuto il passato di un’altra persona, e mi chiedo come posso essere stata tanto stupida nel volermi così male.
(da un mio intervento su Il Fatto)

Ricky, trova la molla che ti faccia smettere e poi ti renderai conto di quanto sia stata giusta la decisione, giusta per te e solo per te. Devi farlo per TE!!
Non spaventarti se prenderai dei chiili, il primo anno di astinenza succede proprio così, ma poi il tuo metabolismo si rimetterà in riga. Se lo ritieni necessario, all'inizio, aiutati con qualche surrogato che piano piano abbandonerai. Tanto per farti un esempio: io mi sono aiutata con i chewingum che rilasciavano nicotina nel sangue e nel tempo li ho ridotti e poi definitivamente abbandonati. Questo per sopperire al brusco calo di nicotina di cui il fisico ne risente seriamente, e non è uno scherzo. A livello psicologico sostituivo le sigarette fra le labbra (oh, quanto mi mancava la sigaretta fra le labbra!) con degli stuzzicadenti. Ho seminato stuzzicadenti per casa per un anno. Poi ho abbandonato anche loro.
Non ti sto ad elencare tutti i vantaggi che si determinano quando ci si libera dal vizio, ne sarai benissimo al corrente anche tu.
Ce l'hanno fatta in tanti a smettere di fumare, ognuno scegliendo il proprio metodo, perchè non dovresti riuscirci anche tu?
Usa la testa.

Intanto che ci pensi, mi piacerebbe se raccontassi in questo tuo blog personale come ricordi la tua prima sigaretta, se vuoi.


.attimi

attimiespazi ha detto...

PS: i primi due mesi sarai 'na BBestia!!
nervi a fior di pelle.. preparati alla battaglia di nervi con una piccola sigaretta, una mostriciattola che prenderà in giro un 46enne alto abbastanza per essere alto e ben piazzato..
ahahahahahahahah..

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