mercoledì 4 novembre 2015

POESIA CHE NON HO SCRITTO

Questa è una poesia che non ho scritto
per il semplice fatto che non è una poesia.
A me piace mettere le parole in colonna.
A caso. Così faccio prima. Amo la parola
" vertigine " e la parola " polvere ", ma
non per questo sono un poeta, e che cazzo!
A dire la verità: a me piacciono le tette.
Ci vado matto, hanno qualcosa di materno
ma nello stesso tempo puoi succhiarle
senza commettere incesto. Sono favolose.
Le tette. Quanto mi garbano! Provatevi
a succhiare una poesia! Ma per favore,
siamo seri. Però chi non legge poesie è
sicuramente affetto da stronzaggine, tranne
casi particolari che ora non mi vengono
in mente. Certe poesie mettono allegria.
Ti fanno venire voglia di vivere, e di farti
una corsa in mezzo a un bosco. Solo la
poesia può sputare nel buco della morte.
Uno sputo dorato. Le tette si succhiano.
Le poesie sputano e si sputano. E la vita
è indecente. Così indecente che mi eccita.

1 commento:

-farinomane- ha detto...

A proposito di poesia e di tette:
https://m.youtube.com/watch?v=Jf6HDbgCPUU