domenica 13 gennaio 2019

UNA POESIA PER SEVERINO

3 commenti:

rickyfarina ha detto...

Medea:

Severino è erotico in ogni sua fibra. Ma ancor più erotici sono i suoi occhi neri, pungenti, infuocati. Occhi di Ade o forse, di più ancora, occchi di Cerbero, quelli della testa di sinistra, che più latra. Chissà.
Ctonio, novembrino, quasi indiavolato, certamente diavolesco. Mai diabolico. Sinuoso. Lacerante.
Nicola è un angelo con l'anima in misura, saltella sempre sulle lame: Nicola è l'equilibrio che cammina sempre sul ciglio del precipizio. Nicola è la seta sulla nudità del cosmo. Nicola è l'uomo dei misteri luminosi, degli accenti ben disposti, delle verità giocose. Severino è l'impeto, Nicola è la risacca dell'alba; Severino è lava che bolle in una coppa di metallo; Nicola è neve che scorre sulle felci e penetra la verdura dei boschi.
Quindi Riccardo: è il seme di Urano mesciuto alla spuma del mare, che sconvolge gli abissi, li agita, li spreme, li preme, li comprime, li distende, li addolora, li lecca... Li doma... Li feconda.
Ho sempre pensato, terrestre e terrena, che il senso dell'amore fosse il tatto: soltanto un poeta, uno solo, mi ha ribaltato tutto. Dieci anni fa, ho iniziato a camminare lungo altri orizzonti e più di tutti gli amori, più di tutte le letterature, più di tutti i dolori, Farina mi ha reso manifesti i sensi del mio amore: la vista e il gusto. In quest'ordine, straordinariamente, io conosco.
Severino ha partorito severamente i versi di Farina; Nicola li ha carezzati, cercandone le morbidezze. Riccardo me li ha fatti vedere e, mostrandomeli nudi, me li adagiati sulla lingua perchè ne facessi nutrimento.
"Comm fai?": ha ragione Marietto.

attimiespazi ha detto...

Saltarelli fa l'amore con le parole.
punto.

.a

rickyfarina ha detto...


Che bel commento hai scritto sul Tubo, brava Attimi!