Credo che la poesia mi abbia stancata. Mi chiedo: perché? Perché? Sai cosa ti dico? Non ha importanza. Cosa mi importa? Tutto continuerà comunque a parlarmi. In una lingua sconosciuta, solo nostra. Un secreto lacrimale, battesimale tra me e il tutto. Non resterà niente.
E i vecchi odorano davvero di vecchi, la loro pelle i loro vestiti le loro case odorano di vecchiaia. È un odore rassicurante, e opprimente. È spesso, come la nebbia. Come la paura. La paura della morte. Come la pace. La pace di chi ha vissuto abbastanza da non avere rimpianti. Le sale da pranzo dei vecchi soprattutto odorano di vecchiaia. E i capelli, i capelli.
La poesia mi ha stancata. O forse sono io ad aver stancato Lei.
La poesia è fondamentale per vivere appieno, ma non è necessariamente nelle parole, non si esprime solo in versi da leggere. La poesia è nell’aria. Bisogna respirarla. Poesia è aggrapparsi a qualcosa mentre si precipita. Bisogna volersi aggrappare anche quando si è prossimi al fondo per riuscire a vivere bene la vecchiaia. Non è facile.
Il nostro odore non è lo stesso nel tempo. Il culetto di un bambino continua a profumare anche dopo che ha fatto la cacca. Quello di un vecchio non credo.
ciao Ric, ora sono fuori sede. con smartphone è bloccato, stasera provo con il pc.
argomento doloroso il suicidio. una mia vicina di casa, anziana, lo ha tentato. ero presente. voleva buttarsi giù dalla finestra, terzo piano. le ho parlato, l'ho convinta a venir ad aprire la porta per parlare meglio. lo ha fatto. l'ho ascoltata. ho chiamato i suoi figli. esterefatti, non credevano a ciò che la loro madre, sempre premurosa con loro, voleva fare. sotto cura con tranquillanti ora è quasi una zombie. era piena di vita quando stava bene, attivissima, di carattere apparentemente forte, si occupava degli altri, dei suoi tre figli maschi, ma nessuno si è occupata di lei in occasione di una depressione dovuta alle condizioni di salute gravi del marito e la sua dipartita. prima del tentato suicidio mi diceva frasi che mi facevano capire che viveva un disagio interiore. sentivo la sua tristezza. Maria, quando vado a vedere come sta, mi guarda con uno sguardo perso ma poi vedo una piccola, minuscola scintilla e mi dice "grazie, grazie". penso che quella piccola scintilla nel suo sguardo sia il ricordo di quei terribili momenti. io e Maria ci abbracciamo con lo sguardo ed attraverso esso scambiamo un piccolo attimo d'amore. non lasciamo sole le persone anziane, non lasciamo soli i nostri genitori. hanno tanto da raccontarci, da raccontarsi..
sei proprio forte @Attimi :-)) @Farinomane: "Il culetto di un bambino continua a profumare anche dopo che ha fatto la cacca. Quello di un vecchio non credo". Per non parlare poi dell'alito appena svegli, soprattutto se si fuma ... Mi fanno sempre ridere quelle scene di film dove lui e lei si baciano appena svegli (ancor più ridere quelle in cui i due fanno all'amore e lui non si toglie e nemmeno si sbottona i pantaloni, ma perchè...?) Io non ho paura di invecchiare e di cambiare odore, anzi mi piace il fatto di passare molto più inosservata rispetto a qualche decennio fa. Al suicidio non penso, non ho mai pensato, anche in momenti veramente difficili che, come tutti, pure io ho passato. Anzi vorrei davvero non morire....chissà se mi sarà possibile ...:-) P.S. ieri sera ho visto Loveless: notevole e notevolmente disturbante. Secondo me merita.
Quando si supera il limite massimo di sopportazione del dolore c'è qualcuno che riesce a beffarsi dell'istinto di sopravvivenza per porvi fine. Definitivamente. Per chi resta... per chi resta... credo che la dimenticanza sia la cosa migliore. Perché urlare non serve, tanto non ti sente. Senza porsi domande, nessuna domanda. Men che meno cercare risposte. Mai cercare risposte. Non servono, tanto non ti parla. E allora è bene azzerare la coscienza, fino a dimenticare. Forse così risulterà quasi sopportabile, persino comprensibile.
Concordo su Loveless. Bello. Ieri sera ho visto un film che mi è piaciuto molto: il re di coppe. Lo consiglio.
Ah no, scusate, il titolo è: Knight of cup. Non mi ricordavo bene... vabbè. A me è piaciuto, il mio uomo dopo una ventina di minuti ha abbandonato la visione, inorridito. Qualcuno di voi l'ha visto?
9 commenti:
Credo che la poesia
mi abbia stancata.
Mi chiedo: perché?
Perché?
Sai cosa ti dico? Non ha importanza.
Cosa mi importa?
Tutto continuerà comunque a parlarmi.
In una lingua sconosciuta, solo nostra.
Un secreto lacrimale, battesimale
tra me e il tutto.
Non resterà niente.
E i vecchi odorano davvero di vecchi, la loro pelle i loro vestiti le loro case odorano di vecchiaia. È un odore rassicurante, e opprimente. È spesso, come la nebbia. Come la paura. La paura della morte. Come la pace. La pace di chi ha vissuto abbastanza da non avere rimpianti. Le sale da pranzo dei vecchi soprattutto odorano di vecchiaia. E i capelli, i capelli.
La poesia
mi ha stancata.
O forse sono io ad aver stancato Lei.
La poesia è fondamentale per vivere appieno, ma non è necessariamente nelle parole, non si esprime solo in versi da leggere. La poesia è nell’aria. Bisogna respirarla.
Poesia è aggrapparsi a qualcosa mentre si precipita.
Bisogna volersi aggrappare anche quando si è prossimi al fondo per riuscire a vivere bene la vecchiaia. Non è facile.
Il nostro odore non è lo stesso nel tempo. Il culetto di un bambino continua a profumare anche dopo che ha fatto la cacca. Quello di un vecchio non credo.
Attimi, ancora bloccata?
ciao Ric,
ora sono fuori sede. con smartphone è bloccato, stasera provo con il pc.
argomento doloroso il suicidio.
una mia vicina di casa, anziana, lo ha tentato. ero presente. voleva buttarsi giù dalla finestra, terzo piano. le ho parlato, l'ho convinta a venir ad aprire la porta per parlare meglio. lo ha fatto. l'ho ascoltata. ho chiamato i suoi figli. esterefatti, non credevano a ciò che la loro madre, sempre premurosa con loro, voleva fare.
sotto cura con tranquillanti ora è quasi una zombie.
era piena di vita quando stava bene, attivissima, di carattere apparentemente forte, si occupava degli altri, dei suoi tre figli maschi, ma nessuno si è occupata di lei in occasione di una depressione dovuta alle condizioni di salute gravi del marito e la sua dipartita.
prima del tentato suicidio mi diceva frasi che mi facevano capire che viveva un disagio interiore. sentivo la sua tristezza.
Maria, quando vado a vedere come sta, mi guarda con uno sguardo perso ma poi vedo una piccola, minuscola scintilla e mi dice "grazie, grazie". penso che quella piccola scintilla nel suo sguardo sia il ricordo di quei terribili momenti.
io e Maria ci abbracciamo con lo sguardo ed attraverso esso scambiamo un piccolo attimo d'amore.
non lasciamo sole le persone anziane, non lasciamo soli i nostri genitori. hanno tanto da raccontarci, da raccontarsi..
.attimi
sei proprio forte @Attimi :-))
@Farinomane: "Il culetto di un bambino continua a profumare anche dopo che ha fatto la cacca. Quello di un vecchio non credo". Per non parlare poi dell'alito appena svegli, soprattutto se si fuma ... Mi fanno sempre ridere quelle scene di film dove lui e lei si baciano appena svegli (ancor più ridere quelle in cui i due fanno all'amore e lui non si toglie e nemmeno si sbottona i pantaloni, ma perchè...?)
Io non ho paura di invecchiare e di cambiare odore, anzi mi piace il fatto di passare molto più inosservata rispetto a qualche decennio fa. Al suicidio non penso, non ho mai pensato, anche in momenti veramente difficili che, come tutti, pure io ho passato.
Anzi vorrei davvero non morire....chissà se mi sarà possibile ...:-)
P.S. ieri sera ho visto Loveless: notevole e notevolmente disturbante. Secondo me merita.
Quando si supera il limite massimo di sopportazione del dolore c'è qualcuno che riesce a beffarsi dell'istinto di sopravvivenza per porvi fine. Definitivamente.
Per chi resta... per chi resta... credo che la dimenticanza sia la cosa migliore. Perché urlare non serve, tanto non ti sente. Senza porsi domande, nessuna domanda. Men che meno cercare risposte. Mai cercare risposte. Non servono, tanto non ti parla. E allora è bene azzerare la coscienza, fino a dimenticare. Forse così risulterà quasi sopportabile, persino comprensibile.
Concordo su Loveless. Bello.
Ieri sera ho visto un film che mi è piaciuto molto: il re di coppe. Lo consiglio.
Ah no, scusate, il titolo è: Knight of cup.
Non mi ricordavo bene... vabbè.
A me è piaciuto, il mio uomo dopo una ventina di minuti ha abbandonato la visione, inorridito. Qualcuno di voi l'ha visto?
@rickyfarina
no, nisba, non riesco ad effettuare l'accesso al FQ neanche con PC.
.attimichenoncisonoproblemi,vaitranquilloRF,godoancheaguardare:-)
Vecchiaia e giovinezza, amore e indifferenza, vivere o morire.
Vedetevi anche "Corpo ed anima" di Ildikò Enyedi.
Paoly, Knight of cups non l'ho visto.
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