Il mio amico Antonello da Siracusa ha l'abitudine di mettere il
vino rosso in frigo! Una cosa che detesto, ma ora che Antonello
è tornato a Siracusa sto bevendo un bicchiere di vino rosso
freddo, e me lo sto gustando, e sapete perché? Perché mi
ricorda Antonello e la nostra amicizia. Ecco una cosa che mi
piace di me, andare contro i miei gusti per incontrare i gusti
degli altri, questo atteggiamento mi aiuta a non essere banale.
lunedì 30 novembre 2015
TOCQUEVILLE E PISISTRATO
Sabato sono riusciti a portarmi in discoteca, al Tocqueville.
Il mio amico Antonello da Siracusa, Adriana e sua figlia Raika
mi hanno convinto con questa frase : " Bisogna frequentare
i giovani ogni tanto ". E andiamo allora! Non ho voluto fare
storie e mi sono fatto timbrare all'entrata da un energumeno
inespressivo. Marchiato come bestiame. Appena entrato mi
sono reso conto di essere in una bolgia, ma non infernale.
L'inferno deve essere un luogo decisamente più interessante.
Luci stroboscopiche su volti congelati, per fortuna ero assieme
ad amici. Raika, bellissima e sorridente, ha voluto offrirmi
da bere, mentre Antonello cingeva la vita della sua Adriana,
una donna che unisce allegria e tristezza sul proprio volto
con eleganza enigmatica. In pista da ballo con Raika noto
alle nostre spalle un luogo che chiamano privè dove ci sono
i soliti stronzetti che amano il privilegio : loro possono fumare
in questo cazzo di privè, i comuni mortali devono uscire.
Io e Raika usciamo a fumare, e poco dopo ci raggiungono
Antonello e Adriana. Un gruppetto di giovani sta discutendo
animatamente, parlano di comunismo! Tendo l'orecchio,
uno mi guarda e dice " Guarda questo qui, sembra Briatore ".
Briatore? Io? Iniziamo una discussione, gli spiego che sono
l'opposto di Briatore e cerco di convincerlo che non faccio
l'imprenditore. " Che tipo di società ti piacerebbe? ", gli
domando incuriosito. Mi risponde, testuali parole, " L'Atene
di Pisistrato ". Cazzo, no. Cerco rapidamente nella mia
memoria qualche nozione superstite su Pisistrato, non
posso farmi bagnare il naso da questo giovane. Dopo una
rapida occhiata nella mia memoria mi rendo conto che
la casella Pisistrato è vuota. Vado in panico, ma come?
Entro in una cazzo di discoteca, esco a fumare, e sento
il nome di Pisistrato? La vita è incredibile. Sono pronto
a reagire male se mi chiede di Pisistrato, sono pronto a
tirare fuori zio Joe e zia Leda. Quando sono in difficoltà
mi aggrappo ai parenti e dico " Ok, questa non la so, ma
tu non hai mai conosciuto zio Joe e zia Leda!". Non ha
senso ma la difesa a oltranza funziona. Per fortuna
il caro e vecchio Pisistrato non viene più menzionato e
io tiro un sospiro di sollievo. Guarda che cosa mi doveva
capitare al Tocqueville! Una discoteca con il nome di
un giurista filosofo! Però è stato divertente, i giovani mi
hanno stupito, Raika è un amore, e Antonello e Adriana
sono adorabili. Bene. Non tornerò mai più in discoteca.
Resta il fatto che mi hanno assimilato a Briatore,
e questo non si può accettare, no, proprio no, cristo!
Il mio amico Antonello da Siracusa, Adriana e sua figlia Raika
mi hanno convinto con questa frase : " Bisogna frequentare
i giovani ogni tanto ". E andiamo allora! Non ho voluto fare
storie e mi sono fatto timbrare all'entrata da un energumeno
inespressivo. Marchiato come bestiame. Appena entrato mi
sono reso conto di essere in una bolgia, ma non infernale.
L'inferno deve essere un luogo decisamente più interessante.
Luci stroboscopiche su volti congelati, per fortuna ero assieme
ad amici. Raika, bellissima e sorridente, ha voluto offrirmi
da bere, mentre Antonello cingeva la vita della sua Adriana,
una donna che unisce allegria e tristezza sul proprio volto
con eleganza enigmatica. In pista da ballo con Raika noto
alle nostre spalle un luogo che chiamano privè dove ci sono
i soliti stronzetti che amano il privilegio : loro possono fumare
in questo cazzo di privè, i comuni mortali devono uscire.
Io e Raika usciamo a fumare, e poco dopo ci raggiungono
Antonello e Adriana. Un gruppetto di giovani sta discutendo
animatamente, parlano di comunismo! Tendo l'orecchio,
uno mi guarda e dice " Guarda questo qui, sembra Briatore ".
Briatore? Io? Iniziamo una discussione, gli spiego che sono
l'opposto di Briatore e cerco di convincerlo che non faccio
l'imprenditore. " Che tipo di società ti piacerebbe? ", gli
domando incuriosito. Mi risponde, testuali parole, " L'Atene
di Pisistrato ". Cazzo, no. Cerco rapidamente nella mia
memoria qualche nozione superstite su Pisistrato, non
posso farmi bagnare il naso da questo giovane. Dopo una
rapida occhiata nella mia memoria mi rendo conto che
la casella Pisistrato è vuota. Vado in panico, ma come?
Entro in una cazzo di discoteca, esco a fumare, e sento
il nome di Pisistrato? La vita è incredibile. Sono pronto
a reagire male se mi chiede di Pisistrato, sono pronto a
tirare fuori zio Joe e zia Leda. Quando sono in difficoltà
mi aggrappo ai parenti e dico " Ok, questa non la so, ma
tu non hai mai conosciuto zio Joe e zia Leda!". Non ha
senso ma la difesa a oltranza funziona. Per fortuna
il caro e vecchio Pisistrato non viene più menzionato e
io tiro un sospiro di sollievo. Guarda che cosa mi doveva
capitare al Tocqueville! Una discoteca con il nome di
un giurista filosofo! Però è stato divertente, i giovani mi
hanno stupito, Raika è un amore, e Antonello e Adriana
sono adorabili. Bene. Non tornerò mai più in discoteca.
Resta il fatto che mi hanno assimilato a Briatore,
e questo non si può accettare, no, proprio no, cristo!
domenica 29 novembre 2015
IL VANO TENTATIVO
Passiamo la vita nel vano tentativo di salvare le apparenze,
ma le apparenze, si sa, tendono inevitabilmente al suicidio.
ma le apparenze, si sa, tendono inevitabilmente al suicidio.
FRAMMENTI DI UNA NOTTE - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/29/nicolino-pompa-frammenti-di-una-notte-insieme-a-un-poeta/2255614/
venerdì 27 novembre 2015
IL NOSTRO AMORE
Mi sento nervoso, ho voglia di spaccare un capello
in quattro, mi sento cattivo, ho voglia di uccidere
una mosca, mi sento tragico, ho voglia di farne una
tragedia, mi sento sedizioso, ho voglia di sedermi,
magari sugli allori. Mi sento un ago in un pagliaio,
ho voglia di non essere trovato. Mi sento solo come
un gatto divorato da un cane. Mi sento allucinato,
ho voglia di oscurarmi. Ho un'oasi sotto il cappello
e un deserto da coltivare. Un bambino è appena
uscito dalle tenebre, mi porta in dono una sorgente.
Non troverò mai pace? Ho voglia di te, delle tue
scarpe slacciate sulle mie malinconie. Dei tuoi capelli
sciolti sulle mie agonie da passeggio. Una boccetta
di vetriolo fra le nuvole, l'amore. Il nostro amore.
in quattro, mi sento cattivo, ho voglia di uccidere
una mosca, mi sento tragico, ho voglia di farne una
tragedia, mi sento sedizioso, ho voglia di sedermi,
magari sugli allori. Mi sento un ago in un pagliaio,
ho voglia di non essere trovato. Mi sento solo come
un gatto divorato da un cane. Mi sento allucinato,
ho voglia di oscurarmi. Ho un'oasi sotto il cappello
e un deserto da coltivare. Un bambino è appena
uscito dalle tenebre, mi porta in dono una sorgente.
Non troverò mai pace? Ho voglia di te, delle tue
scarpe slacciate sulle mie malinconie. Dei tuoi capelli
sciolti sulle mie agonie da passeggio. Una boccetta
di vetriolo fra le nuvole, l'amore. Il nostro amore.
NIETTA - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/27/lilt-nietta-la-straordinaria-testimonianza-di-una-volontaria/2253286/
giovedì 26 novembre 2015
LA CREMA
Mi sta succedendo una cosa strana, un mio amico mi ha fatto
provare una crema viso antirughe, mi sono spalmato viso e
collo, sono diventato tutto abbronzato e più bello ( anche se
sembra impossibile più bello di così ), una cosa spettacolare.
provare una crema viso antirughe, mi sono spalmato viso e
collo, sono diventato tutto abbronzato e più bello ( anche se
sembra impossibile più bello di così ), una cosa spettacolare.
IL MIO ISOLATO
IL MIO ISOLATO
Esco dal portone e sulla destra c'è una tintoria gestita da una
vecchia siciliana con figlia bionda, la figlia bionda mi sorride
sempre, è allegra, è zitella, è vitale, la madre nei mesi freddi
sta sempre vicina al calorifero, la Milano da bere per lei è stata
solo questo negozio, ma è un punto di vista come un altro,
e quando ci salutiamo mi guarda con curiosità, come se fossi
un animale strano, metà fotografo e metà uomo. Sulla sinistra
del portone c'è una agenzia investigativa, e un sentore di
tradimenti, di foto rubate, di meravigliosi peccati nelle camere
d'albergo. Parlavo sempre con Riccardo, un simpatico signore
dal passato girovago, conosceva quattro lingue e mi raccontava
dei suoi viaggi, dei suoi lavori passati, voleva fuggire da questo
paese, e finalmente ci è riuscito, almeno credo, perché Riccardo
non c'è più, mi attaccava dei bottoni paurosi, ma tutto sommato
era un piacere stare ad ascoltarlo. Vicino alla agenzia di
investigazioni c'è un distaccamento della chiesa evangelica,
pregano e cantano in uno spazio di 20 metri quadrati,
e c'è un predicatore, e mi sembra anche di avere visto Dio
seduto su una delle poche sedie, ovviamente era invisibile,
ma io l'ho visto, Dio esiste, basta crederci, ah, Dio è calvo.
A fianco della chiesa evangelica c'è una pizzeria araba, sono
simpatici, gentili, fumatori e allegri, mi chiamano Mister, e
mi vedono spesso con donne diverse, non sanno che sono
solo mie amiche, e immaginano chissà cosa di me, se solo
sapessero la verità! Mi sono dimenticato del negozio di ottica
tra la chiesa e la pizzeria, sono una coppia, lei è dolce, lui
è un simpatico grillino, deve essere molto pignolo, un giorno
l'ho visto mettere dei tappi di sughero sotto i tergicristalli.
Tornando sulla destra del portone, dopo la tintoria c'è un
piccolo panificio, gestito da una coppia, lei si chiama
Monica, è l'unica donna insieme alla mamma che mi chiama
"Amore", ma fa così con tutti. Lui ( non ricordo il nome )
fa il pane nel retro, ed è un appassionato di musica metallara.
Monica è aiutata da una vecchietta gentile che la sera
prende sempre delle tisane, e della sua vita so solo questo.
Proseguendo sulla destra, girato l'angolo c'è una bella
pasticceria siciliana a conduzione famigliare, la nonna
ti mette sempre un cuoricino di pastafrolla sul piattino del
caffè, il figlio è sposato con una donna sexy che mette le
gonne corte senza creare scandalo, e hanno una figlia
in sovrappeso che va in monopattino, la figlia si chiama
Sara come la pasticceria. Mentre alla sinistra del portone,
se giri l'angolo arrivi al bar dove c'è Agostino, il mio
barista preferito, ma oggi ho scoperto che anche Luciano,
il padrone del bar, è un uomo interessante, sempre
attento al lessico, mi augura "felice giornata" ogni volta.
Non buona giornata, felice giornata, che è tutta un'altra
cosa, diciamolo francamente. E infine, come non parlare
di Vittorio, il pensionato che vive insieme al pappagallino?
Oggi mi ha rincorso fin dentro il bar per parlarmi delle
sue transaminasi, dei suoi problemi di pressione, di una
fastidiosa cheratosi, e della sua depressione cronica.
Ha una vecchia Rover grigia metallizzata che tiene sempre
parcheggiata davanti a casa, non la sposta mai, si limita
ad accendere il motore ogni giorno, per tenerla in vita.
Oggi gli ho detto: " Vittorio, questa macchina è il simbolo
della tua vita, cristo, un giorno vengo con due pollastrelle,
la mettiamo in moto e questa volta andiamo a farci un
giretto fuori Milano. Vittorio, tu vincerai la tua depressione
quando troverai una ragione per spostare questa cazzo
di macchina ! ". "Cazzo di macchina" è una espressione
che uso con Voi, ma il concetto è chiaro. Ecco, questo
è il mio isolato. Poi ci sono io, il "fotografo", il Mister, il poeta
dell'isolato, ma voi già mi conoscete, e di me non c'è
molto da dire di nuovo, tranne una cosa: sono vivo.
vecchia siciliana con figlia bionda, la figlia bionda mi sorride
sempre, è allegra, è zitella, è vitale, la madre nei mesi freddi
sta sempre vicina al calorifero, la Milano da bere per lei è stata
solo questo negozio, ma è un punto di vista come un altro,
e quando ci salutiamo mi guarda con curiosità, come se fossi
un animale strano, metà fotografo e metà uomo. Sulla sinistra
del portone c'è una agenzia investigativa, e un sentore di
tradimenti, di foto rubate, di meravigliosi peccati nelle camere
d'albergo. Parlavo sempre con Riccardo, un simpatico signore
dal passato girovago, conosceva quattro lingue e mi raccontava
dei suoi viaggi, dei suoi lavori passati, voleva fuggire da questo
paese, e finalmente ci è riuscito, almeno credo, perché Riccardo
non c'è più, mi attaccava dei bottoni paurosi, ma tutto sommato
era un piacere stare ad ascoltarlo. Vicino alla agenzia di
investigazioni c'è un distaccamento della chiesa evangelica,
pregano e cantano in uno spazio di 20 metri quadrati,
e c'è un predicatore, e mi sembra anche di avere visto Dio
seduto su una delle poche sedie, ovviamente era invisibile,
ma io l'ho visto, Dio esiste, basta crederci, ah, Dio è calvo.
A fianco della chiesa evangelica c'è una pizzeria araba, sono
simpatici, gentili, fumatori e allegri, mi chiamano Mister, e
mi vedono spesso con donne diverse, non sanno che sono
solo mie amiche, e immaginano chissà cosa di me, se solo
sapessero la verità! Mi sono dimenticato del negozio di ottica
tra la chiesa e la pizzeria, sono una coppia, lei è dolce, lui
è un simpatico grillino, deve essere molto pignolo, un giorno
l'ho visto mettere dei tappi di sughero sotto i tergicristalli.
Tornando sulla destra del portone, dopo la tintoria c'è un
piccolo panificio, gestito da una coppia, lei si chiama
Monica, è l'unica donna insieme alla mamma che mi chiama
"Amore", ma fa così con tutti. Lui ( non ricordo il nome )
fa il pane nel retro, ed è un appassionato di musica metallara.
Monica è aiutata da una vecchietta gentile che la sera
prende sempre delle tisane, e della sua vita so solo questo.
Proseguendo sulla destra, girato l'angolo c'è una bella
pasticceria siciliana a conduzione famigliare, la nonna
ti mette sempre un cuoricino di pastafrolla sul piattino del
caffè, il figlio è sposato con una donna sexy che mette le
gonne corte senza creare scandalo, e hanno una figlia
in sovrappeso che va in monopattino, la figlia si chiama
Sara come la pasticceria. Mentre alla sinistra del portone,
se giri l'angolo arrivi al bar dove c'è Agostino, il mio
barista preferito, ma oggi ho scoperto che anche Luciano,
il padrone del bar, è un uomo interessante, sempre
attento al lessico, mi augura "felice giornata" ogni volta.
Non buona giornata, felice giornata, che è tutta un'altra
cosa, diciamolo francamente. E infine, come non parlare
di Vittorio, il pensionato che vive insieme al pappagallino?
Oggi mi ha rincorso fin dentro il bar per parlarmi delle
sue transaminasi, dei suoi problemi di pressione, di una
fastidiosa cheratosi, e della sua depressione cronica.
Ha una vecchia Rover grigia metallizzata che tiene sempre
parcheggiata davanti a casa, non la sposta mai, si limita
ad accendere il motore ogni giorno, per tenerla in vita.
Oggi gli ho detto: " Vittorio, questa macchina è il simbolo
della tua vita, cristo, un giorno vengo con due pollastrelle,
la mettiamo in moto e questa volta andiamo a farci un
giretto fuori Milano. Vittorio, tu vincerai la tua depressione
quando troverai una ragione per spostare questa cazzo
di macchina ! ". "Cazzo di macchina" è una espressione
che uso con Voi, ma il concetto è chiaro. Ecco, questo
è il mio isolato. Poi ci sono io, il "fotografo", il Mister, il poeta
dell'isolato, ma voi già mi conoscete, e di me non c'è
molto da dire di nuovo, tranne una cosa: sono vivo.
mercoledì 25 novembre 2015
PER FOSCACCIO
Oh Foscaccio, questo Baudelaire non lo ha mai fatto!
Io ballo molto meglio! Nessuno come me, SOLO IO!
Ogni artista vuole solo essere amato. Ogni uomo.
Ogni artista, ogni uomo, anche i Foscacci frocetti.
Io ballo molto meglio! Nessuno come me, SOLO IO!
Ogni artista vuole solo essere amato. Ogni uomo.
Ogni artista, ogni uomo, anche i Foscacci frocetti.
DUE PENSIERI
Tu pensi che i morti siano morti e i vivi siano vivi, e questo è il
tuo tragico errore. Vivrai la tua vita dentro geometrie implacabili,
senza il ristoro dell'ombra, e sui tuoi piatti d'argento ci saranno
solo stupide tazzine di ceramica, e mai la sete invisibile di chi
ti siede accanto, in forma di ricordo, di evanescenza palpitante.
*
Mi sento aperto a ogni forma di coscienza, anche la coscienza
del bruco si evolve nel mio spirito in tragica fatalità azzurra.
Che cosa significa? Non lo so, non è sempre necessario sapere
tutto di se stessi. Non so quello che dico. E anche questa è una
forma di felicità, di rivolta, di magia, e di fuga dal consueto.
tuo tragico errore. Vivrai la tua vita dentro geometrie implacabili,
senza il ristoro dell'ombra, e sui tuoi piatti d'argento ci saranno
solo stupide tazzine di ceramica, e mai la sete invisibile di chi
ti siede accanto, in forma di ricordo, di evanescenza palpitante.
*
Mi sento aperto a ogni forma di coscienza, anche la coscienza
del bruco si evolve nel mio spirito in tragica fatalità azzurra.
Che cosa significa? Non lo so, non è sempre necessario sapere
tutto di se stessi. Non so quello che dico. E anche questa è una
forma di felicità, di rivolta, di magia, e di fuga dal consueto.
L'ESERCIZIO
Esercizio di avanguardia neocognitiva. Mattina di sole pallido a
Milano. Ore 10.30, mi reco a fare la spesa al Lidl. Sento nell'aria
un mastice mentale diffuso, una colla di pensieri similari nella
testa dei passanti. NON CAMBIARE STILE DI VITA, CAMBIA
SUPERMERCATO. Così mi accoglie il Lidl. Tanti vecchietti curvi,
nessuno sta pensando alla primavera, nessuno, lo sento.
Io penso alla primavera anche in questo supermercato, se non
lo facessi mi sentirei morto, terribilmente morto. Vado alla
cassa con una confezione di yogurt greco e due prodotti per
pulire casa. Osservo la cassiera, provo ad amarla, tento con
tutte le forze, ma lei parlando con una collega dice : " Io sono
mezza vuota ". Frase perfetta della sua condizione, mezza
vuota e mezza femmina. Ma lei si riferisce alla fila della sua
cassa e quindi anche a me che sono davanti a lei. Faccio
parte del suo mezzo vuoto, anche io. Quando arriva il mio
turno vorrei quasi dirle : " Ti succhio il clitoride ", così, tanto
per donarle un attimo di stupore. Esco affranto. Sulla strada
del ritorno incontro lo stesso mastice mentale, nessuno
sorride, nessuno. Ormai la disperazione è quasi totale.
Ma ecco che accade l'imprevisto, un uomo di età avanzata
quasi inciampa e mi guarda, mi sorride e mi saluta.
Per tornare a essere umani ci vuole l'inciampo, una cucitura
che cede, un cozzo interruttivo, una microfrattura nella
materia grigia della quotidianità. L'incidente rende la vita
a se stessa. Incidere la vita o morire. Esercizio finito.
Milano. Ore 10.30, mi reco a fare la spesa al Lidl. Sento nell'aria
un mastice mentale diffuso, una colla di pensieri similari nella
testa dei passanti. NON CAMBIARE STILE DI VITA, CAMBIA
SUPERMERCATO. Così mi accoglie il Lidl. Tanti vecchietti curvi,
nessuno sta pensando alla primavera, nessuno, lo sento.
Io penso alla primavera anche in questo supermercato, se non
lo facessi mi sentirei morto, terribilmente morto. Vado alla
cassa con una confezione di yogurt greco e due prodotti per
pulire casa. Osservo la cassiera, provo ad amarla, tento con
tutte le forze, ma lei parlando con una collega dice : " Io sono
mezza vuota ". Frase perfetta della sua condizione, mezza
vuota e mezza femmina. Ma lei si riferisce alla fila della sua
cassa e quindi anche a me che sono davanti a lei. Faccio
parte del suo mezzo vuoto, anche io. Quando arriva il mio
turno vorrei quasi dirle : " Ti succhio il clitoride ", così, tanto
per donarle un attimo di stupore. Esco affranto. Sulla strada
del ritorno incontro lo stesso mastice mentale, nessuno
sorride, nessuno. Ormai la disperazione è quasi totale.
Ma ecco che accade l'imprevisto, un uomo di età avanzata
quasi inciampa e mi guarda, mi sorride e mi saluta.
Per tornare a essere umani ci vuole l'inciampo, una cucitura
che cede, un cozzo interruttivo, una microfrattura nella
materia grigia della quotidianità. L'incidente rende la vita
a se stessa. Incidere la vita o morire. Esercizio finito.
martedì 24 novembre 2015
ELENCO DELLE COSE CHE VORREI FARE DOPO MORTO
Vorrei vivermi la condizione di morto, assoluta novità, per
almeno settecento anni. In fondo la morte è una SPA.
almeno settecento anni. In fondo la morte è una SPA.
Vorrei risorgere con più capelli, almeno vorrei che tornassero
i capelli che ho perso negli anni.
i capelli che ho perso negli anni.
Dopo essere risorto andrei subito ad abbracciare papà e
tutte le persone care, e Toby, il cagnolino di famiglia.
tutte le persone care, e Toby, il cagnolino di famiglia.
Poi chiederei a Dio di farmi la purea di patate col polpettone.
Ma credo che in paradiso non ci saranno i macelli, quindi
solo purea di patate, magari con la maionese.
Ma credo che in paradiso non ci saranno i macelli, quindi
solo purea di patate, magari con la maionese.
Vorrei stare in paradiso per almeno tredici milioni di anni e
qualche mese, ma poi chiederei un permesso speciale
per tornare sulla terra, per sentire ancora l'odore della cacca.
qualche mese, ma poi chiederei un permesso speciale
per tornare sulla terra, per sentire ancora l'odore della cacca.
Di una cosa sono certo : in paradiso mi mancherà anche la
cacca di questa vita, sì, perché io amo follemente la vita.
cacca di questa vita, sì, perché io amo follemente la vita.
IL PROFETA INUTILE
Sono un profeta ma di avvenimenti insignificanti, ieri ho detto alla
mia portinaia che oggi avrebbe sentito una signora col cappello
pronunciare la parola " ippopotamo ", e così è stato! Incredibile.
Ho il dono delle profezie inusuali, le profezie che non cambiano
il mondo, è un dono raro e inutile, che serve solo a sorridere.
Non ci credete? Uno di voi, domani, guarderà una vetrina e ci
sarà una signore che si gratterà il naso proprio al vostro fianco.
mia portinaia che oggi avrebbe sentito una signora col cappello
pronunciare la parola " ippopotamo ", e così è stato! Incredibile.
Ho il dono delle profezie inusuali, le profezie che non cambiano
il mondo, è un dono raro e inutile, che serve solo a sorridere.
Non ci credete? Uno di voi, domani, guarderà una vetrina e ci
sarà una signore che si gratterà il naso proprio al vostro fianco.
CHE COSA MI SUCCEDE?
Che cosa mi succede? Scrivo con la crema depilatoria sulle spalle.
Dovrei metterla anche sulle palle? Ma brucia! Cristo. La vita sa
essere molto crudele. Sono fottuto? Me ne fotto! Scriveva un poeta.
Ho una vicina di pianerottolo carina, ma ho già capito tutto, sono
quelle che appena attacchi discorso dicono: " Io e il mio fidanzato..."
Dio, non le sopporto. Sono così servili all'idea di felicità fasulla
e preconfezionata che hanno subito sin da piccine. Sono schiave
e non lo sanno, mi fanno pena. Ma esistono ancora donne libere?
Donne sorprendenti e con le puppe a pera? E tu Riccardo sei libero?
No, la risposta è no. Anche io schiavo di modelli predigeriti, con
le conigliette di Playboy nel cervello e le miss maglietta bagnata
nell'anima. Dio, che tristezza. Vorrei una poetessa con il culo
da tanga. Ma è come volere una suora pornostar. Eppure nel mio
passato ci sono donne che ho amato, e non erano conigliette,
avevano un aspetto quasi ordinario, da impiegate della femminilità,
e che cosa mi eccitava? Scovare il mistero femminile sotto la
vernice della quotidianità. Si emozionavano per un mazzo di rose
rosse recapitato in ufficio, e poi però mi scrivevano " Sono nel
bagno dell'ufficio e mi sto toccando pensando a te ". Che cosa
mi succede? Dove è finito quel Ricky che faceva scrivere queste
cose alle donne? Quanto mi manca. Mi sto ritrasformando in un
adolescente ma putrefatto, e quasi calvo. Che schifo. Ora vado
a farmi una doccia, la crema depilatoria brucia troppo.
Dovrei metterla anche sulle palle? Ma brucia! Cristo. La vita sa
essere molto crudele. Sono fottuto? Me ne fotto! Scriveva un poeta.
Ho una vicina di pianerottolo carina, ma ho già capito tutto, sono
quelle che appena attacchi discorso dicono: " Io e il mio fidanzato..."
Dio, non le sopporto. Sono così servili all'idea di felicità fasulla
e preconfezionata che hanno subito sin da piccine. Sono schiave
e non lo sanno, mi fanno pena. Ma esistono ancora donne libere?
Donne sorprendenti e con le puppe a pera? E tu Riccardo sei libero?
No, la risposta è no. Anche io schiavo di modelli predigeriti, con
le conigliette di Playboy nel cervello e le miss maglietta bagnata
nell'anima. Dio, che tristezza. Vorrei una poetessa con il culo
da tanga. Ma è come volere una suora pornostar. Eppure nel mio
passato ci sono donne che ho amato, e non erano conigliette,
avevano un aspetto quasi ordinario, da impiegate della femminilità,
e che cosa mi eccitava? Scovare il mistero femminile sotto la
vernice della quotidianità. Si emozionavano per un mazzo di rose
rosse recapitato in ufficio, e poi però mi scrivevano " Sono nel
bagno dell'ufficio e mi sto toccando pensando a te ". Che cosa
mi succede? Dove è finito quel Ricky che faceva scrivere queste
cose alle donne? Quanto mi manca. Mi sto ritrasformando in un
adolescente ma putrefatto, e quasi calvo. Che schifo. Ora vado
a farmi una doccia, la crema depilatoria brucia troppo.
lunedì 23 novembre 2015
COME UN RANDAGIO
Tanto il silenzio si avvale della facoltà di non rispondere e io
ho smesso di pormi quesiti esistenziali ormai da molto tempo.
I santoni non li posso soffrire, immagino i loro testicoli e non
mi convincono, mai. Oscillano, oscillano i testicoli dei santoni.
Le religioni e la filosofia sono un interesse culturale ma non
mi aiutano, anzi : mi gettano nella disperazione. Le psicomagie
hanno un loro fascino ma anche quelle crollano davanti a una
adorabile oca che mastica una cicca e sculetta sul mio stupore.
Che cosa mi resta per vivere decentemente, senza spararmi?
Aderire agli automatismi, assaporare la fisiologia quando è
tenue e non mi stritola, e annusare il mondo come un randagio.
ho smesso di pormi quesiti esistenziali ormai da molto tempo.
I santoni non li posso soffrire, immagino i loro testicoli e non
mi convincono, mai. Oscillano, oscillano i testicoli dei santoni.
Le religioni e la filosofia sono un interesse culturale ma non
mi aiutano, anzi : mi gettano nella disperazione. Le psicomagie
hanno un loro fascino ma anche quelle crollano davanti a una
adorabile oca che mastica una cicca e sculetta sul mio stupore.
Che cosa mi resta per vivere decentemente, senza spararmi?
Aderire agli automatismi, assaporare la fisiologia quando è
tenue e non mi stritola, e annusare il mondo come un randagio.
ATEO SUI GENERIS
Sono un ateo particolare, non credo in Dio, ma non credo nemmeno
nel mio non credere in Dio.
nel mio non credere in Dio.
domenica 22 novembre 2015
AMORE COL CIUCCIO
Ricky - Ti sembrerà strano ma ti amo.
Ventenne - Ma se non ci conosciamo!
Ricky - Appunto, per questo ti amo.
Ventenne - Ma che cosa abbiamo da dirci?
Ricky - Tutto, qualsiasi cosa.
Ventenne - Del tipo?
Ricky - Che lucidalabbra usi?
Ventenne - Creamy Lipgloss della Kiko, effetto bagnato.
Ricky - Dio mio! Ti adoro, ti adoro.
Ventenne - Ma lei quanti anni ha?
Ricky - Il 2 aprile 47.
Ventenne - Ma potrebbe essere mio nonno!
Ricky - Non esagerare piccola.
Ventenne - Ma non si vergogna?
Ricky - No, ho smesso da anni.
Ventenne - Che cosa pensa di trovare in me?
Ricky - La primavera.
Ventenne - E io che cosa dovrei trovare in lei?
Ricky - Un uomo.
Ventenne - Un porcellino?
Ricky - Anche.
Ventenne - Lei è sposato?
Ricky - Mica sono scemo!
Ventenne - E vuole fare sesso con me?
Ricky - No, voglio fare l'amore.
Ventenne - Ma io non sono innamorata di lei.
Ricky - Che importa? Basta il mio amore.
Ventenne - Dice?
Ricky - Dico.
Ventenne - Lei è un rivoluzionario?
Ricky - No.
Ventenne - Lei è coraggioso?
Ricky - Non credo.
Ventenne - Lei è un uomo di successo?
Ricky - No.
Ventenne - Lei sa fare l'amore?
Ricky - Per niente.
Ventenne - Come pensa di farmi godere?
Ricky - Con l'intenzione.
Ventenne - Non basta.
Ricky - Ma sono disposto all'adorazione totale.
Ventenne - Vuole adorare i miei piedini?
Ricky - Sì, anche odorarli.
Ventenne - Vuole succhiare le mie tettine?
Ricky - Sì, mia adorata!
Ventenne - Vuole il mio culettino sul muso?
Ricky - Certo, certo!
Ventenne - Vuole impazzire per me e dimenticare la morte?
Ricky - Sì, sì, amore mio!
Ventenne - Spiacente.
Ricky - Mi basta starti vicino, svegliarmi al mattino vicino al
tuo respiro, circondarti di amore.
Ventenne - Spiacente.
Ricky - Sono disposto a bruciare tutti i miei libri di poesia
per un tuo bacio.
Ventenne - Proprio tutti?
Ricky - Sì tesoro mio!
Ventenne - Lei è disposto a umiliarsi per me?
Ricky - Certo!
Ventenne - E se volessi sodomizzarla con un vibratore?
Ricky - Eccomi, sono qua, tutto per te.
Ventenne - Lei sta tremando.
Ricky - Sì, tremo d'amore.
Ventenne - Perché non va a sognare le nuvole?
Ricky - Perché ti amo, non mi interessano le nuvole.
Ventenne - Lei mi fa tristezza.
Ricky - Scopami per compassione.
Ventenne - Non la scoperò, per compassione.
Ricky - Sei crudele.
Ventenne - Sì, e sono bella e giovane.
Ricky - Mille euro?
Ventenne - Vuole comprarmi?
Ricky - Sì.
Ventenne - Lei è ricco?
Ricky - No.
Ventenne - E come fa a trovare i soldi?
Ricky - Li rubo alla mamma.
Ventenne - Alla mamma?
Ricky - Sì, alla mia mammina.
Ventenne - Lei è così ridicolo...
Ricky - L'amore rende ridicoli.
Ventenne - Se si mette a quattro zampe e fa bau bau
domani vengo a casa sua e le faccio un pompino.
Ricky - Bau bau.
Ventenne - A domani.
Ricky - A domani, amore mio!
Ventenne - Si faccia trovare con un pigiamino rosa.
Ricky - Oggi stesso vado a comprarlo.
Ventenne - Bene. E la voglio con un ciuccio in bocca.
Ricky - Vado in farmacia subito.
Ventenne - Ora mi ha stancata, se ne vada.
Ricky - Vado, a domani tesoro.
Ventenne - E prepari i mille euro.
Ricky - Sì, amore.
IL FIGLIO ADORABILE
Da domenica scorsa mamma mi sta nutrendo con cibi gustosi,
oggi polenta bianca con porri e un bel sughetto, poi lava i piatti e
mi fa il caffè, e ogni notte mi rimbocca le coperte con bacio
della buonanotte, e quindi le ho appena detto questa frase:
"Ok mammuccia, ti perdono di avermi messo al mondo".
Non sono un figlio adorabile?
oggi polenta bianca con porri e un bel sughetto, poi lava i piatti e
mi fa il caffè, e ogni notte mi rimbocca le coperte con bacio
della buonanotte, e quindi le ho appena detto questa frase:
"Ok mammuccia, ti perdono di avermi messo al mondo".
Non sono un figlio adorabile?
sabato 21 novembre 2015
SCONCERTO
Con sconcerto mi accorgo di come la realtà sia per me un optional.
Ho una interiorità ingombrante, assordante e divorante. Brandelli
di realtà, frammenti, schegge, bistecche, carciofi, lusinghe, funghi
della pelle e dei boschi, certo, anche io subisco la realtà, ma non
è la parte preponderante del mio essere, è la parte letale della mia
vita, non faccio fatica ad ammetterlo. Nella realtà mi capiterà di
morire un giorno. Ma la mia verità è altro, e oltre, sono un tessuto
di ombre, di vaghezze labirintiche, di orridi precipizi, e di sogni
vasti come l'infinito, cuciti addosso all'Improbabile, carne periferica,
ferita di buio, e in questo vortice di nulla anche un sorriso è vita.
Ho una interiorità ingombrante, assordante e divorante. Brandelli
di realtà, frammenti, schegge, bistecche, carciofi, lusinghe, funghi
della pelle e dei boschi, certo, anche io subisco la realtà, ma non
è la parte preponderante del mio essere, è la parte letale della mia
vita, non faccio fatica ad ammetterlo. Nella realtà mi capiterà di
morire un giorno. Ma la mia verità è altro, e oltre, sono un tessuto
di ombre, di vaghezze labirintiche, di orridi precipizi, e di sogni
vasti come l'infinito, cuciti addosso all'Improbabile, carne periferica,
ferita di buio, e in questo vortice di nulla anche un sorriso è vita.
MIO PADRE
Mio padre mi ha insegnato a non essere fanatico, a non idealizzare
mai nessuno, aveva uno sguardo disincantato sul mondo pur
preservando la sua bontà d'animo. Quando mi vedeva incantato e
ammutolito dal fascino di una donna mi diceva: immaginala sul
cesso che fa la cacca. Devo dire che la lezione è servita, a un primo
appuntamento non porto più rose ma un rotolo di carta igienica.
Sarà per questo che non scopo più? Papà adorato, aiutami dall' alto
dei cieli. Forse sbaglio la marca?
mai nessuno, aveva uno sguardo disincantato sul mondo pur
preservando la sua bontà d'animo. Quando mi vedeva incantato e
ammutolito dal fascino di una donna mi diceva: immaginala sul
cesso che fa la cacca. Devo dire che la lezione è servita, a un primo
appuntamento non porto più rose ma un rotolo di carta igienica.
Sarà per questo che non scopo più? Papà adorato, aiutami dall' alto
dei cieli. Forse sbaglio la marca?
venerdì 20 novembre 2015
IL PONTILE ALFA
Sul pontile di Forte dei Marmi, con la mia arma: una videocamera.
Luce meravigliosa che filtra da nuvole eleganti e quiete,
mare metallizzato, vecchi pescatori che cercano di prendere
il pesce argentato della propria giovinezza, una madre col passeggino,
un uomo legge di orrori che sembrano lontanissimi fra le pagine
di un quotidiano, e la mia inquietudine, alla ricerca dell' enigma
che compenetra la realtà come un fulmine segreto.
Luce meravigliosa che filtra da nuvole eleganti e quiete,
mare metallizzato, vecchi pescatori che cercano di prendere
il pesce argentato della propria giovinezza, una madre col passeggino,
un uomo legge di orrori che sembrano lontanissimi fra le pagine
di un quotidiano, e la mia inquietudine, alla ricerca dell' enigma
che compenetra la realtà come un fulmine segreto.
IL BACIO QUOTIDIANO
Sto scartando in diretta per voi il mio Bacio Perugina quotidiano.
- La parola affettuosa dell'amico può curare il dolore - Menandro.
Devo trovare un dolore diverso per ogni amico. Non sarà arduo.
- La parola affettuosa dell'amico può curare il dolore - Menandro.
Devo trovare un dolore diverso per ogni amico. Non sarà arduo.
giovedì 19 novembre 2015
mercoledì 18 novembre 2015
SEMPRE VERDE
Perdermi è il mio talento. Perdermi è la mia strada.
E la sto seguendo fino in fondo. Il semaforo è sempre verde.
E la sto seguendo fino in fondo. Il semaforo è sempre verde.
ORECCHIO TAPPATO
Orecchio tappato. Fischio assordante.
Non riesco a dormire.
Notte fonda. Esco di casa senza
farmi sentire da mamma.
Prendo la macchina. Lungomare deserto.
Fuori fa freddo. Ascolto Joy Inside My Tears
ad alto volume.
Il tappo all' orecchio mi crea
una sensazione di isolamento universale,
ma il volto di una puttana illuminato
dal telefonino mentre passo
con la macchina è ancora più solo di me.
E torno a casa, mamma dorme,
non si è accorta di nulla.
Non riesco a dormire.
Notte fonda. Esco di casa senza
farmi sentire da mamma.
Prendo la macchina. Lungomare deserto.
Fuori fa freddo. Ascolto Joy Inside My Tears
ad alto volume.
Il tappo all' orecchio mi crea
una sensazione di isolamento universale,
ma il volto di una puttana illuminato
dal telefonino mentre passo
con la macchina è ancora più solo di me.
E torno a casa, mamma dorme,
non si è accorta di nulla.
domenica 15 novembre 2015
venerdì 13 novembre 2015
DUE MORSI
Mi piace mangiare la minestra del giorno prima e ritornare sui miei
passi come si ritorna sul luogo del delitto. Vivo con un addio appeso
al collo. E mi sento leggero di tenebre. Due morsi sono un rimorso.
passi come si ritorna sul luogo del delitto. Vivo con un addio appeso
al collo. E mi sento leggero di tenebre. Due morsi sono un rimorso.
LA VIRGOLA
Oggi mi hanno insegnato che i dettagli sono fondamentali.
La vita può dipendere da una virgola.
A una domanda di grazia ecco la risposta del re:
GRAZIA IMPOSSIBILE FUCILARLO.
Se mettete la virgola dopo la parola - grazia -
la vita è salva.
Se mettete la virgola dopo la parola - impossibile -
la vita è perduta.
La vita può dipendere da una virgola.
A una domanda di grazia ecco la risposta del re:
GRAZIA IMPOSSIBILE FUCILARLO.
Se mettete la virgola dopo la parola - grazia -
la vita è salva.
Se mettete la virgola dopo la parola - impossibile -
la vita è perduta.
IL TALENTO
Ho un innato talento per il pensiero breve e il film breve,
la brevità mi protegge, come mi disse una volta Silvano Agosti.
E anche a letto vi assicuro donne che per i primi cinque minuti
sono uno stallone da favola. Poi perdo il fiato.
Ma cinque minuti con Ricky Farina valgono una vita.
la brevità mi protegge, come mi disse una volta Silvano Agosti.
E anche a letto vi assicuro donne che per i primi cinque minuti
sono uno stallone da favola. Poi perdo il fiato.
Ma cinque minuti con Ricky Farina valgono una vita.
LA SINDROME DI P.P.
Ok, lo ammetto, mi avete scoperto : ho la sindrome di Peter Pan.
L'unica differenza: non volo, precipito.
L'unica differenza: non volo, precipito.
UN DUBBIO
Un'altra donna, anche questa bella e ricciola, anche questa
poetessa, un giorno mi chiamò e disse : " Ho voglia di uscire
con te e di mettermi un vestito rosso ". M'innamorai anche
questa volta. In fondo mi basta poco, le voglio belle, ricciole
e insolite. La invitai a casa mia, le feci vedere Prova d'orchestra
di Fellini, finito il film la baciai senza tante storie, e accadde
una cosa assai buffa, baciava così bene che decisi di baciarla
per sempre, senza fare altro, solo baciarla all'infinito.
Dopo due ore di baci, sì, saranno state due ore, mi venne
un dubbio più che un'erezione, ma lei disse : " Troppo tardi ".
poetessa, un giorno mi chiamò e disse : " Ho voglia di uscire
con te e di mettermi un vestito rosso ". M'innamorai anche
questa volta. In fondo mi basta poco, le voglio belle, ricciole
e insolite. La invitai a casa mia, le feci vedere Prova d'orchestra
di Fellini, finito il film la baciai senza tante storie, e accadde
una cosa assai buffa, baciava così bene che decisi di baciarla
per sempre, senza fare altro, solo baciarla all'infinito.
Dopo due ore di baci, sì, saranno state due ore, mi venne
un dubbio più che un'erezione, ma lei disse : " Troppo tardi ".
LA CARTOLINA
Una donna un giorno mi mise una cartolina in tasca, eravamo
a una cena, lei era bella e ricciola, ci conoscevamo da poco,
sulla cartolina un dipinto di Magritte, e dietro lei aveva scritto
solo una parola : quando. Senza punto di domanda. M'innamorai.
a una cena, lei era bella e ricciola, ci conoscevamo da poco,
sulla cartolina un dipinto di Magritte, e dietro lei aveva scritto
solo una parola : quando. Senza punto di domanda. M'innamorai.
IMPROVVISAZIONE NOTTURNA
Frantumazione elicoidale delle mie uterofobie notturne, ansia
egoplastica, neurotico splendore di ombre cinesi, territorio
oscuro, e m'incanta la corteccia cerebrale e quella arborea.
Un sentiero di diamanti per infanzie perdute, e cenere da
masticare sempre, sempre. La libertà è un compromesso tra
l'infinito e l'infinito. Non sei. Non sai. Nulla. E il chiodo sogna.
Ora dimmi quello che vuoi, sputa le viscere del disincanto.
Osa sognare il tetano, insieme al chiodo. Abbandonati al
chiaroscuro di ogni sorgente, decomponi l'assurdo, filtra lo
sgomento, cambia i connotati al divenire, fermati per non
riposare, ritorna al baratto primordiale, scambia un respiro
per un bacio, e crepa soffocato, con i suoi occhi nei tuoi.
egoplastica, neurotico splendore di ombre cinesi, territorio
oscuro, e m'incanta la corteccia cerebrale e quella arborea.
Un sentiero di diamanti per infanzie perdute, e cenere da
masticare sempre, sempre. La libertà è un compromesso tra
l'infinito e l'infinito. Non sei. Non sai. Nulla. E il chiodo sogna.
Ora dimmi quello che vuoi, sputa le viscere del disincanto.
Osa sognare il tetano, insieme al chiodo. Abbandonati al
chiaroscuro di ogni sorgente, decomponi l'assurdo, filtra lo
sgomento, cambia i connotati al divenire, fermati per non
riposare, ritorna al baratto primordiale, scambia un respiro
per un bacio, e crepa soffocato, con i suoi occhi nei tuoi.
giovedì 12 novembre 2015
mercoledì 11 novembre 2015
IGNORA L'AREA DANNEGGIATA
Mi ero accucciato a letto per vedermi un film, Stormy Monday, di
Mike Figgis, ma il film si è bloccato su Melanie Griffith, è apparsa
la solita scritta IGNORA L'AREA DANNEGGIATA, ma il dvd non
ha ignorato un bel nulla di nulla, così mi sono alzato dal letto e
ho cercato di ignorare la mia vita e la mia area danneggiata, ma
nulla da fare, ora tutto l'universo mi sembra un'area danneggiata.
Mike Figgis, ma il film si è bloccato su Melanie Griffith, è apparsa
la solita scritta IGNORA L'AREA DANNEGGIATA, ma il dvd non
ha ignorato un bel nulla di nulla, così mi sono alzato dal letto e
ho cercato di ignorare la mia vita e la mia area danneggiata, ma
nulla da fare, ora tutto l'universo mi sembra un'area danneggiata.
GLI ATTIMI DI UN UOMO - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/11/gli-attimi-di-un-uomo/2205118/
LA GRAZIA DI ALLA
Ieri Alla, la portinaia ucraina, mi ha chiesto consulenza per scrivere
su un foglietto: VA PORTATO IN DISCARICA. Stamattina sono
andato a buttare la spazzatura, ho visto il foglietto e Alla aveva
aggiunto GRAZIA. Non ho il coraggio di dirle che si dice GRAZIE.
E in fondo : GRAZIA è migliore. Gli errori sono meravigliosi.
su un foglietto: VA PORTATO IN DISCARICA. Stamattina sono
andato a buttare la spazzatura, ho visto il foglietto e Alla aveva
aggiunto GRAZIA. Non ho il coraggio di dirle che si dice GRAZIE.
E in fondo : GRAZIA è migliore. Gli errori sono meravigliosi.
martedì 10 novembre 2015
NESSUNO
Serata ultrasingle: stasera mi guardo -55 giorni a Pechino- del
mio amato Nicholas Ray, per cena l'insalata di domenica che è
avanzata, dopo il film a letto con salto carpiato riflessivo e onirico.
E non c'è nessuno a schiacciarmi i punti neri del naso.
mio amato Nicholas Ray, per cena l'insalata di domenica che è
avanzata, dopo il film a letto con salto carpiato riflessivo e onirico.
E non c'è nessuno a schiacciarmi i punti neri del naso.
LA VITA DI UN UOMO
Il post " Fumo: essere o non essere scemi, la rivolta dei tabaccai "
sul Fatto Quotidiano ha fatto tremila condivisioni Facebook, cosa
inusuale per me, a parte il post sulle barriere di vetro a Milano
Centrale che aveva fatto duemila condivisioni. La formula è chiara,
prendi un argomento di attualità o di interesse generale e lo
tratti in modo spiritoso, con arguzia e stile confidenziale. I numeri
sono importanti, ma mai a scapito della qualità. Voglio continuare
a parlare della mia vita e delle persone che incontro nella mia
vita. Lo scopo : la mia vita deve diventare di interesse generale!
Tornerò a leggere i quotidiani, forse nasceranno nuove puntate
dell'Occhio che uccide, la formula di quella rubrica era la cronaca
vista con gli occhi di un poeta. Detto questo, io sto bene anche
con quei quattro gatti che seguono le mie peripezie quotidiane.
Credo che raccontare la vita di un uomo sia la mia vocazione.
Quell'uomo sono io, ma dentro di me c'è una moltitudine.
sul Fatto Quotidiano ha fatto tremila condivisioni Facebook, cosa
inusuale per me, a parte il post sulle barriere di vetro a Milano
Centrale che aveva fatto duemila condivisioni. La formula è chiara,
prendi un argomento di attualità o di interesse generale e lo
tratti in modo spiritoso, con arguzia e stile confidenziale. I numeri
sono importanti, ma mai a scapito della qualità. Voglio continuare
a parlare della mia vita e delle persone che incontro nella mia
vita. Lo scopo : la mia vita deve diventare di interesse generale!
Tornerò a leggere i quotidiani, forse nasceranno nuove puntate
dell'Occhio che uccide, la formula di quella rubrica era la cronaca
vista con gli occhi di un poeta. Detto questo, io sto bene anche
con quei quattro gatti che seguono le mie peripezie quotidiane.
Credo che raccontare la vita di un uomo sia la mia vocazione.
Quell'uomo sono io, ma dentro di me c'è una moltitudine.
LE CHIAVI DI CASA
Ieri dopo avere salutato gli adorati Orfeo e Medea sono arrivato
davanti al portone di casa senza chiavi. Mi saranno cadute per
terra al ristorante giappocinese? Prendo un taxi e dico al tassista
che si tratta di un viaggio disperato verso le mie chiavi. Arrivo
al ristorante giappocinese, i camerieri stanno mangiando, in sala
non c'è nessuno...appena arrivo mi sorridono. E quel sorriso
è una gioia, quasi una conferma. " Tu avele pelso chiavi oggi? ".
Sì, sì, mia adorata cinesina. Esco dal ristorante con le chiavi in
mano, saltello come un ragazzino, un musicista inizia a suonare
in corso Como e io inizio a danzare per le strade affollate, la
gente mi guarda, vorrei abbracciare tutti, vorrei "chiavare" con
tutti, democraticamente, vorrei invitare tutti a casa mia. Poi
prendo la metropolitana, arrivo a casa, e rientro nella solitudine.
davanti al portone di casa senza chiavi. Mi saranno cadute per
terra al ristorante giappocinese? Prendo un taxi e dico al tassista
che si tratta di un viaggio disperato verso le mie chiavi. Arrivo
al ristorante giappocinese, i camerieri stanno mangiando, in sala
non c'è nessuno...appena arrivo mi sorridono. E quel sorriso
è una gioia, quasi una conferma. " Tu avele pelso chiavi oggi? ".
Sì, sì, mia adorata cinesina. Esco dal ristorante con le chiavi in
mano, saltello come un ragazzino, un musicista inizia a suonare
in corso Como e io inizio a danzare per le strade affollate, la
gente mi guarda, vorrei abbracciare tutti, vorrei "chiavare" con
tutti, democraticamente, vorrei invitare tutti a casa mia. Poi
prendo la metropolitana, arrivo a casa, e rientro nella solitudine.
lunedì 9 novembre 2015
domenica 8 novembre 2015
LA RIVOLTA DEI TABACCAI - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/08/fumo-essere-o-non-essere-scemi-la-rivolta-dei-tabaccai/2199874/
sabato 7 novembre 2015
IL BATTITO DI MANI
Bruno Zanin mi ha raccontato che salendo sul treno ha visto
tutti i passaggeri presi dal proprio telefonino, allora per svegliarli
ha fatto un battito di mani, hanno alzato gli occhi e lo hanno
guardato, sono tornati per un breve attimo a essere uno sguardo,
un momento di umanità inattesa, e Bruno ha donato uno dei
suoi sorrisi. Ecco, credo che oggi l'atto politico più rivoluzionario
sia quello di tornare a guardarci negli occhi, tornare uomini.
tutti i passaggeri presi dal proprio telefonino, allora per svegliarli
ha fatto un battito di mani, hanno alzato gli occhi e lo hanno
guardato, sono tornati per un breve attimo a essere uno sguardo,
un momento di umanità inattesa, e Bruno ha donato uno dei
suoi sorrisi. Ecco, credo che oggi l'atto politico più rivoluzionario
sia quello di tornare a guardarci negli occhi, tornare uomini.
UNA DONNA
Conosco una donna che sta facendo una nuova traduzione delle
Argonautiche, quelle esistenti non la convincono del tutto, manca
il senso di quella musicalità sferica che lei desidera, e questa donna
ha due occhi così vivi che ti mangiano l'anima, ma quando
considera se stessa questa donna pecca di presunzione: dice
di essere una sfigata. Capite? Lei non ha le qualità, nemmeno
una, per ambire a essere una sfigata. Quanto orgoglio, quanta
sfrontatezza, quanta superbia si cela nel suo cuore. Non le basta
essere una donna meravigliosa, no, vuole essere anche sfigata.
Argonautiche, quelle esistenti non la convincono del tutto, manca
il senso di quella musicalità sferica che lei desidera, e questa donna
ha due occhi così vivi che ti mangiano l'anima, ma quando
considera se stessa questa donna pecca di presunzione: dice
di essere una sfigata. Capite? Lei non ha le qualità, nemmeno
una, per ambire a essere una sfigata. Quanto orgoglio, quanta
sfrontatezza, quanta superbia si cela nel suo cuore. Non le basta
essere una donna meravigliosa, no, vuole essere anche sfigata.
EPPURE
Mi ci vorrebbero milioni di anni per raggiungermi, eppure basta
questo attimo per essere me stesso.
questo attimo per essere me stesso.
venerdì 6 novembre 2015
PERDONATEMI
Perdonatemi, questa notte sono triste, e mi escono fuori
banalissime immagini. Sono triste, triste.
banalissime immagini. Sono triste, triste.
CI SEI, ANCHE SE NON CI SEI.
Ci sei, anche se non ci sei. Ti sento, anche se sei lontana anni luce
e mi hai lasciato al buio. Ma questo buio ha ancora il tuo odore, e
le tue ferite scorrono sulla mia pelle per essere ancora dolore.
Che cosa mi resta di te? Che cosa ti resta di me? Un deserto che
nutre un altro deserto, anche le ombre possono fare l'amore.
E fra i miei due cuscini una fessura è la nostra vita dissolta.
Ma io ti amo come si ama la lontananza, e un giorno sveglierò
il nostro addio. E ti porgerò il mio saluto in un nuovo mattino.
e mi hai lasciato al buio. Ma questo buio ha ancora il tuo odore, e
le tue ferite scorrono sulla mia pelle per essere ancora dolore.
Che cosa mi resta di te? Che cosa ti resta di me? Un deserto che
nutre un altro deserto, anche le ombre possono fare l'amore.
E fra i miei due cuscini una fessura è la nostra vita dissolta.
Ma io ti amo come si ama la lontananza, e un giorno sveglierò
il nostro addio. E ti porgerò il mio saluto in un nuovo mattino.
giovedì 5 novembre 2015
DONNA CRIMINALE
Sento il bisogno di una succhiatrice criminale, una donna che
commetta un pompino come si commette un delitto.
commetta un pompino come si commette un delitto.
IL CUORE MI PIACE
Il cuore mi piace, rosso come il vino, profondo come la notte,
è un muscolo delirante, confonde un bacio con un grido, e un
grido con un bacio. Il cuore è rivelatore, rivela il segreto nudo
e ritmico della vita, e non si lascia ingannare, sa quello che
vuole: pulsare, pulsare fino alla fine, e forse anche nei recessi
del silenzio implacabile un ultimo battito ci sarà. Il cuore è
sangue e linfa, è cavità che nulla contiene tranne la vita.
Il cuore è mio, è di tutti, di chi se lo prende, di chi lo ruba,
e di chi se lo mangia. La migliore pompa dell'universo vivente.
è un muscolo delirante, confonde un bacio con un grido, e un
grido con un bacio. Il cuore è rivelatore, rivela il segreto nudo
e ritmico della vita, e non si lascia ingannare, sa quello che
vuole: pulsare, pulsare fino alla fine, e forse anche nei recessi
del silenzio implacabile un ultimo battito ci sarà. Il cuore è
sangue e linfa, è cavità che nulla contiene tranne la vita.
Il cuore è mio, è di tutti, di chi se lo prende, di chi lo ruba,
e di chi se lo mangia. La migliore pompa dell'universo vivente.
RICKY FAMOSO
Ieri uno sconosciuto passando in motoretta mi ha chiamato " Ricky! ",
avevo il mio panama e il mio cappotto blu, ero fermo a un incrocio,
mi sono voltato, l'ho salutato, e lui mi ha fatto il dito medio ridendo.
Oh, starò mica diventando famoso? Che ficata pazzesca, ora devo
allenarmi con gli autografi, sono arrugginito, e corro in farmacia a
comprare tre confezioni di profilattici ultrasottili e...ritardanti.
avevo il mio panama e il mio cappotto blu, ero fermo a un incrocio,
mi sono voltato, l'ho salutato, e lui mi ha fatto il dito medio ridendo.
Oh, starò mica diventando famoso? Che ficata pazzesca, ora devo
allenarmi con gli autografi, sono arrugginito, e corro in farmacia a
comprare tre confezioni di profilattici ultrasottili e...ritardanti.
INDOVINELLO CINEFILO
" Moriamo perché siamo la vita ", chi sa dirmi da quale film è
tratta questa citazione? Il primo che risponde esattamente ha
diritto a un videoritratto Chisciotte, con lingua in bocca se donna
o pacca sulla spalla amichevole se uomo. Forza, non è facile.
tratta questa citazione? Il primo che risponde esattamente ha
diritto a un videoritratto Chisciotte, con lingua in bocca se donna
o pacca sulla spalla amichevole se uomo. Forza, non è facile.
mercoledì 4 novembre 2015
POESIA CHE NON HO SCRITTO
Questa è una poesia che non ho scritto
per il semplice fatto che non è una poesia.
A me piace mettere le parole in colonna.
A caso. Così faccio prima. Amo la parola
" vertigine " e la parola " polvere ", ma
non per questo sono un poeta, e che cazzo!
A dire la verità: a me piacciono le tette.
Ci vado matto, hanno qualcosa di materno
ma nello stesso tempo puoi succhiarle
senza commettere incesto. Sono favolose.
Le tette. Quanto mi garbano! Provatevi
a succhiare una poesia! Ma per favore,
siamo seri. Però chi non legge poesie è
sicuramente affetto da stronzaggine, tranne
casi particolari che ora non mi vengono
in mente. Certe poesie mettono allegria.
Ti fanno venire voglia di vivere, e di farti
una corsa in mezzo a un bosco. Solo la
poesia può sputare nel buco della morte.
Uno sputo dorato. Le tette si succhiano.
Le poesie sputano e si sputano. E la vita
è indecente. Così indecente che mi eccita.
per il semplice fatto che non è una poesia.
A me piace mettere le parole in colonna.
A caso. Così faccio prima. Amo la parola
" vertigine " e la parola " polvere ", ma
non per questo sono un poeta, e che cazzo!
A dire la verità: a me piacciono le tette.
Ci vado matto, hanno qualcosa di materno
ma nello stesso tempo puoi succhiarle
senza commettere incesto. Sono favolose.
Le tette. Quanto mi garbano! Provatevi
a succhiare una poesia! Ma per favore,
siamo seri. Però chi non legge poesie è
sicuramente affetto da stronzaggine, tranne
casi particolari che ora non mi vengono
in mente. Certe poesie mettono allegria.
Ti fanno venire voglia di vivere, e di farti
una corsa in mezzo a un bosco. Solo la
poesia può sputare nel buco della morte.
Uno sputo dorato. Le tette si succhiano.
Le poesie sputano e si sputano. E la vita
è indecente. Così indecente che mi eccita.
L'ORIZZONTE PERDUTO
Stamattina mentre facevo pulizie ho trovato un orizzonte perduto
sotto il tappeto, era pieno di polvere, ho soffiato sulla polvere e
un paesaggio dimenticato ha preso vita nei miei occhi stupiti.
sotto il tappeto, era pieno di polvere, ho soffiato sulla polvere e
un paesaggio dimenticato ha preso vita nei miei occhi stupiti.
LA MIA AMICA MONICA - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/04/dipendenze-la-mia-amica-monica/2186563/
martedì 3 novembre 2015
CHI?
Non ho mai detto: " Lei non sa chi sono io! ". Ma a volte ho detto:
" Mi ricordi chi sono, la prego. E se non lo sa, inventi pure ".
" Mi ricordi chi sono, la prego. E se non lo sa, inventi pure ".
lunedì 2 novembre 2015
LA VOLTA BUONA?
Forse è la volta buona che smetto di fumare. Dal tabaccaio ho
firmato una cartolina che i tabaccai vogliono spedire al Ministero
della Salute, la cartolina recita così : SONO UN FUMATORE
CONSAPEVOLE E NON UNO SCEMO. Bene, quando ho firmato
il pensiero era questo : sono un fumatore consapevole di essere
scemo. Questa contraddizione non si può più ignorare. Forza!
firmato una cartolina che i tabaccai vogliono spedire al Ministero
della Salute, la cartolina recita così : SONO UN FUMATORE
CONSAPEVOLE E NON UNO SCEMO. Bene, quando ho firmato
il pensiero era questo : sono un fumatore consapevole di essere
scemo. Questa contraddizione non si può più ignorare. Forza!
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