domenica 29 aprile 2012

UMORE NERO


Vedo tutto a colori, colgo ogni differenza,
ma ho l'umore nero. Non mi sento in un tunnel.
Frequento piazze assolate e le statue quasi
mi sorridono. E ho l'umore nero, nerissimo.
Non mi sento a terra, mi sento sulla terra.
Copernico aveva torto, la terra è al centro
dell'universo. Darwin aveva torto, l'uomo
discende dalle stelle, siamo evoluzioni di luce.
Lasciamo l'arido vero alle tenebre degli
scienziati. Quanti abissi si agitano su questo
granellino di polvere che si chiama Terra!
Un torrente di gioia attraversa le spirali
dell'ignoto, Dio esiste, persiste, e l'anima
è immortale perché ama. La musica infiamma
il silenzio, e i fuochi fatui nulla hanno di
sciocco, la vita è un precipizio alato, tutto
passa ma con dolcezza e splendore, e la morte
non è che un po' di cenere che si posa
sulla invincibile durezza del diamante. Ma.
Ma ho l'umore nero. E nessuna speranza.

1 commento:

Medea ha detto...

Hai un rubinetto da riparare. Molto da leggere ancora. Qualche vaffanculo da urlare. Parecchi disonesti da stanare. E hai te. E chi ami. E chi ti ama. Hai anche l'umore nero: abbinaci una camicia bordeaux... sarebbe un bel contrasto di colori. Riprende le sfumature del quadro di Giandante con quella cornice che, te lo dico in gran segreto, non è tanto adatta! :-)