venerdì 6 aprile 2012

IL DENTE DI RESINA

Ho un dente di resina in bocca, un dente provvisorio,
resina provvisoria. Fra qualche giorno al posto della
resina ci sarà la porcellana, avrò un dente di porcellana.
La porcellana sarà meno provvisoria della resina, ma
dato che tutto è provvisorio anche la porcellana sarà
provvisoria. Ho anche un morso nel cuore. Non è un
morso di resina, e nemmeno di porcellana, e non è un
morso provvisorio, è un morso di rabbia, e d'amore.
I miei morsi sono le uniche cose permanenti della mia
vita. Sono morsi speciali. A cinque stelle. Morsi di
lusso. E hanno scelto il mio cuore come loro dimora.
Un nido di morsi, un nido pulsante, questo è il mio
cuore, e non mi fa paura, ho un cuore che tritura fra
le sue mandibole sanguigne l'Assoluto e la Morte.

1 commento:

Medea ha detto...

Tra l'Assoluto e la Morte è l'Amore. Non c'è null'altro che abbia valore. Nient'altro è essenziale sentire. Anche quella rabbia è amore. Tra l'universo è l'individuo c'è un pulviscolo che permette alle farfalle di volare. La porcellana, la resina, gli ori, i metalli... Persino le membra. Tutto è nulla. Se non ci è concesso il precipizio miracoloso dell'amore.
Con tutte le sue apocalissi. Del resto, è destino dei mortali non sottrarsi ad esse.

Strane ore, Riccardo. Strani bui. Strane spaccature. Strano andare. Senza meta. Strane dimenticanze di ritorno.