Sono al parco, sdraiato sull'erba, la bicicletta rossa
riposa al mio fianco. Il sole sulle poesie di Saba, fili
d'erba sulla copertina di "Amore e Psiche" di Apuleio.
"Ti piace la poesia?"
"Sì"
"Io sono un poeta mendicante, mi chiamo Lorenzo Mullon,
facevo il pubblicitario ma da cinque anni mi mantengo
grazie alle offerte di persone come te che amano la poesia,
posso recitarti un mio breve componimento?"
"Sì"
"Il cielo è
un aquilone immenso
di cui si è perso
il filo"
"Bella, ancora"
"Ti dico un mio aforisma"
"Va bene"
"Il presente è sempre in orario"
"Mi piace"
Tiro fuori 20 euro e compro due piccoli quaderni azzurri,
Lorenzo mi regala un altro piccolo libretto intitolato
- Se il mare fosse in salita -
Mi dice che pochi giorni fa un uomo, dopo avere
comprato i suoi quaderni azzurri, gli ha chiesto
di fare la dedica a un assassino.
"E tu che hai fatto?" chiedo ingenuamente.
"Ho dedicato il libro a un assassino, anche gli
assassini hanno bisogno di luce e di acqua, sono
come tutti noi"
Lorenzo, detto tra noi, ma non era meglio continuare
a fare il pubblicitario? Non fraintendermi, scrivi
bene, mi piacciono le tue illuminazioni, sono graziose,
ma già mi dici che la Rai farà un serivzio su di te,
e che sei stato fagocitato "dal Maurizio Costanzo",
insomma, Lorenzo, non farti infinocchiare.
Mi sei simpatico.
Ciao.
2 commenti:
Ma l'hai incontrato per davvero questo Lorenzo?
Guido
certo.
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