A che cosa serve la poesia? Ammesso che "servire" sia un compito
della poesia.
Leggo il dizionario alla voce Amore: sentimento di viva affezione
verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare
il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Ora leggo Baudelaire.
Dalla sua bocca di fragola la donna, contorcendosi come
un serpente sulla brace e i seni strusciando contro i ferri
del busto, lasciava colare queste parole tutte impregnate
di muschio:"Ho le labbra umide e so l'arte di portare a
perdizione su un letto l'antica coscienza. Asciugo ogni
lacrima sui miei seni trionfanti e faccio sì che i vecchi
ridano come i bambini. Chi mi vede nuda e senza veli, vede
la luna, il sole, le stelle e il cielo. Sono, caro sapiente,
così dotta in voluttà, quando fra le braccia temute soffoco
un uomo, o quando, timida e libertina, fragile e vigorosa,
abbandono ai suoi morsi il mio seno, che, su questi
materassi turbati, impotenti gli angeli di dannerebbero
per me."
Poi che ella ebbe succhiato tutto il midollo delle mie
ossa, mi volsi languidamente verso di lei per darle
un ultimo bacio: ma non vidi più che un otre viscido e
marcescente. Chiusi gli occhi, preso da un freddo terrore;
e quando li riapersi alla luce, al mio fianco, in un
luogo del gran manichino che sembrava aver fatto
provvista di sangue, tremavano confusamente pezzi di
scheletro, stridendo come quelle banderuole o insegne
appese a un ferro che un vento fa oscillare nelle notti
d'inverno.
A che cosa serve la poesia?
Avete ancora il coraggio di domandarlo?
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