martedì 6 maggio 2008

ESTEMPORANEA

Piango come un bambino nella notte.

Della parrucchiera che ha il negozio sotto casa mia
si dice : saluta solo i clienti.

Che vita triste deve avere.

Io saluterei anche una marmotta se la incontrassi
sul mio cammino cittadino.

Piango come un bambino nella notte.

Mi hanno detto che tuo zio, mio caro amico,
ha l'Alzheimer e il Parkinson.

Doppio morbo, doppia vincita. Ti saluto
e non crucciarti: non c'è due senza tre.

Alla lotteria dei morbi tuo zio è uno fortunato.

Piango come un bambino nella notte.

L'anno scorso ho trovato l'America in America,
mi è sembrato naturale.

In questo preciso momento Valeria sta cucinando
gli gnocchi agli spinaci e ricotta.

Mancherà il sale, come al solito, ma saranno
buonissimi.

Piango come un bambino nella notte.

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