lunedì 8 aprile 2019

MIO FRATELLO E IL MARE

2 commenti:

rickyfarina ha detto...


Medea:

Mio fratello e il mare o "Mio fratello è il mare". Le inquadrature sono come I colloqui di Gozzano: insopportabilmente liriche, senza nulla, neanche una frazione di secondo, che abbia a che vedere con certa retorica radical chic. Il fratello di Ricky Farina è la levità dei fanciulli, quella grave leggerezza che lascia disorientati e che appartiene, del resto, alla pelle del mare. Ecco perchè sono fatti della stessa natura. C'è una continua ricerca nello sguardo del Fratello: è una ricerca scintillante, piena di guizzi, di vitalità. Come i guizzi luminosi del faro; come quel galoppare di mare che poi si adagia sulla battigia e perde il suo "vigor rude" per farsi carezza, per diventar coccola.
E' un film sulle coccole... Ma anche sui fratelli. Sulla diversità e sulla simiglianza. E' un film che lascia diversi interrogativi. Che ingoia le contraddizioni e le trasforma in dolcissime amarene in grado di far dimenticare il tramonto, per sentire sulla lingua soltanto il rosso. E leccare la salsedine dolciastra di una primavera così in ritardo.
Bellissimo. Film bello quasi quanto Roberto. Anche se Roberto è più bello del film.

Cazzinculononfafigli ha detto...

Avevo letto "E' un film sulle CACCOLE!"....Eheheheee!