domenica 28 aprile 2019

IL VIAGGIO

Sono appena tornato da un viaggio a Padova e a Verona.
A Padova sono andato per incontrare nuovamente Valter
Zanardi dopo ben quattro anni che non ci si vedeva.
A parte un dolore fastidioso alla spalla l'ho trovato molto
bene; Valter è sempre di un'ospitalità deliziosa, ci ha
offerto, a me e a Ethel, un bel pranzo in riva a un laghetto
pieno di paperelle, poi ci ha preparato una cenetta
insieme alla sua dolce compagna, ed è stato bellissimo
conversare con placida intimità nella sua cucina.
Nel pomeriggio io ed Ethel ci siamo fatti quattro passi
a Padova, città ariosa e verde, la cosa che mi ha colpito
di più è stata la basilica del santo, con i resti di sant'Antonio
da Padova: la lingua del santo, l'apparato vocale del
santo, la cute del santo e il mento del santo! In particolare
mi ha suggestionato il mento del santo, ho avuto la
chiara percezione di come il cristianesimo sia una
"religione horror", degna del Silenzio degli innocenti,
feticismo spirituale da brivido. Abbiamo dormito da
Valter, tra quadri e sculture, e al mattino ci ha svegliato
la sua voce che stava registrando uno dei suoi numerosi
audiolibri, un lavoro certosino per promuovere la cultura
che Valter adempie con professionalità e passione.
Siamo andati da un ottico a farmi stringere una lente
degli occhiali che mi era caduta(senza occhiali per me
la realtà è tutta da indovinare, un abisso opaco), poi
abbiamo salutato Valter con tutto l'affetto che si merita
e ci siamo diretti verso Verona. L'arena e piazza delle
Erbe, poi il balcone di Giulietta, e san Zeno. A san
Zeno mi sono fermato in un baretto e ho lasciato che
Ethel continuasse a passeggiare per Verona senza di
me. Ho ordinato uno spritz e una birra rossa artigianale,
patatine e stuzzichini di accompagnamento, il sole,
il cielo azzurro e un matrimonio con la musica di
Profondo Rosso, originale direi. Per ingannare il tempo
mi sono letto i commenti nel mio blog personale.
C'è maretta nel blog, il motivo è questo: ad alcuni
non va giù che i partigiani siano da me tenuti in alta
considerazione, vorrebbero che parlassi bene anche
dei nazisti e dei repubblichini, ma proprio non ci riesco.
E ovviamente tirano sempre fuori Stalin, come se io
fossi uno stalinista! Lo dico chiaramente: a me Stalin
non piace, detesto tutti i dittatori, e detesto anche chi
ha lanciato le bombe atomiche in Giappone. Lo sapete
perché? Perché amo la vita e chi lotta per la vita.
Per questo amo i partigiani, e con un partigiano stalinista
potrei anche litigare, ma prima mi toglierei il cappello
in segno di rispetto: è pur sempre un partigiano.
Con Ethel ci siamo riabbracciati in piazza Bra, lei
sorride e mi fa stare bene, e quando mi guarda con
i suoi occhi grandi grandi mi sento Cappuccetto Rosso,
anche se il lupo sono io, si fa per dire. Quindi
siamo rientrati a Milano, abbiamo trovato una coda
di tre chilometri per via di un grave incidente.
Capita alle persone di morire accartocciate dentro
lamiere roventi. La vita è terribile, ma allora perché
sono così felice? Ah, già. Perché sono vivo.



7 commenti:

attimiespazi ha detto...

"lei
sorride e mi fa stare bene, e quando mi guarda con
i suoi occhi grandi grandi mi sento Cappuccetto Rosso,
anche se il lupo sono io, si fa per dire."
ahahah
è il passo più tenero e divertente dell'intero racconto.
bentornato Capitano..
:-)

marti64 ha detto...

Che dire del bel racconto di Ricky, vita allo stato puro.
Alla Chisciotte che mette sempre la vita in primo piano dedico
"Gracias a la vida"
https://www.youtube.com/watch?v=w67-hlaUSIs

bentornato Capitano

Martinalacontadina

Anonimo ha detto...

Per stare con uno come Ricchiardo chissà che brutta faccia deve avere Ethel.

Anonimo ha detto...

È così felice perché è vivo. Vivo, ipocrita e/o finto tonto. Continua a cianciare di anonimi che *vorrebbero che parlassi bene anche dei nazisti e dei repubblichini*. È convinto che a forza di ripeterla, la sua distorsione diventerà vera. Che bravo. Che capitano. Che fegato. Si, mi sa che è proprio una questione di fegato grasso. Gli provoca distorsioni ottico - mentali.

Anonimo ha detto...

Non apprezzo l'enfasi eccessiva e a volte fastidiosa delle commentatrici Medea, attimiespazi e Martina, ma bilanciarla con attacchi ad hominem al blogger ed alle persone che ama è nauseante. Farina, se può guardi la situazione al positivo e si convinca che per questi "colleghi" anonimi lei è una persona interessante. Come si dice?: meglio l'odio che l'indifferenza.
U.

Anonimo ha detto...

Mi sa che Silvia ha trovato un uomo favoloso, un uomo con i contro maroni, ha piacere a sfancularti: adesso può fare il confronto si chi è un vero Uomo(bello dentro e fuori) e no.

Anonimo ha detto...

E mi sa che Silvia è pure diventata buddista...per amore. Viva l'amore