giovedì 22 marzo 2018

La ballata del Pelé

3 commenti:

attimiespazi ha detto...


personaggio "cuntastorie" che sarebbe piaciuto al mio papà, svisceratamente..
:-)

.a

rickyfarina ha detto...

MEDEA:
Riflessioni a caldo: Roberto Farina ha il dono della ἠθοποιΐα, ossia quella capacità di creare con la penna l'individuo così com'è, nel suo modo di esprimersi, di muoversi, negli intercalari, quasi a sentirne persino l'odore. E' capacità di pochi, il termine infatti lo coniò Dionigi di Alicarnasso a proposito dell'oratore Lisia e io, che non sono certo Dionigi, lo prendo in prestito per la grande scrittura dello strepitoso Roberto Farina.
Ho letto tutto d'un fiato La ballata del Pelé ed è un libro pieno di odori e di sapori, pieno dell'acqua di Milano e dei fumi delle osterie, romantico e crudele, al tempo stesso; e Pelé lo si immagina esattamente com'è, poichè il libro di Roberto è la precisa corrispondenza di un ritratto di Riccardo: i Farina, quando creano, non mentono mai.
Vedere Pelé in giacca, camicia e panciotto è una goduria, la sua ironia, i suoi ricordi, le sue contraddizioni: da un lato fa la morale al virtuoso chitarrista, poi pronuncia, con infinita tenerezza la parola "mamma", perchè alla sua mamma non poteva chiedere i soldi dell'IVA, quel malandrino! E allora va da Primo Moroni (un capitolo meraviglioso del libro). Quindi, Maria che si butta nella Darsena, e La Rosetta, il Wanda. Le mani con i suoi ori, un vezzo antico, e poi è lì per "lavurà". Bellissimo. E tu, tu, regista, tu, poeta, non potevi che renderla così, questa presentazione: Roberto è una tua distrazione magica, perchè il protagonista è, per la verità, quel chitarrista, immerso nel suo respiro alcolico, coi suoi occhi languidi in cui mille savi possono annegare e non sapere niente, che è giusto così.

-farinomane- ha detto...

Il film per me è "Pelè e Donà", uno psicodramma. Attore protagonista e attore non protagonista da oscar.