martedì 21 novembre 2017

L'ESSENZA

Un sociologo dovrebbe frequentare le sale d'attesa, 
campionario di varia umanità alle prese con il tempo
scandito elettronicamente. Stamattina sono andato
a rifare il tesserino sanitario con la mia bella denuncia
di smarrimento. Con il 242 sono rimasto seduto
per circa 30 minuti e ho spalancato la mia mente, ho
accolto tutti dentro di me: la cinquantenne con le calze
a rete e i capelli ossigenati, il vecchio con le mani
tremanti, il giovane con le cuffiette, le mamme con
i figli strillanti che segavano i nervi, la donna che è
andata allo sportello con i jeans attillati, il signore
con gli occhiali scuri che mi fissava dal fondo della
sala e tanti altri, tutti in attesa del proprio turno, forse
inconsapevoli di vivere l'essenza stessa della vita.

3 commenti:

-farinomane- ha detto...

Quando Dio chiama, tu rispondi "attendere prego", sperando che se la beva.

Anonimo ha detto...

in attesa del proprio turno...essenza della vita.sempre detto che la gentilezza paga, soprattutto quella verso gli anziani. prego signore le lascio il posto, anche lei signora mi preceda, sono giovane e la fila non mi preoccupa, anzi mi ci trovo, ho buone gambe,e poi questa compagnia mi piace.
anonimo in coda

Engy ha detto...

anche a me affascinano le sale d' attesa!
Ma perdi proprio tutto! ��