martedì 31 ottobre 2017
domenica 29 ottobre 2017
DUE VIDEO RITRATTI
Sono stato a Roma due giorni. Due giorni e due film che monterò quanto prima.
Un film sulla serata ricordo a Nicolino e un film a Helena Velena, transgender
anarchica situazionista e guerrigliera semiotico-psichedelica.
Un film sulla serata ricordo a Nicolino e un film a Helena Velena, transgender
anarchica situazionista e guerrigliera semiotico-psichedelica.
WEINSTEIN - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/28/quello-che-mi-piace-fare-con-le-donne-non-potrebbe-mai-piacere-a-weinstein/3939963/
mercoledì 25 ottobre 2017
AMORE DI POLIZIOTTO
Oggi al commissariato per fare la denuncia di smarrimento
di me stesso, oltre alla patente, al bancomat e al tesserino
sanitario. Nella sala d'attesa una signora con il suo cagnolino
e le sue storie su Parigi e sul marito che lavorava come
tecnico delle centrali nucleari. Arriva il mio turno, sulla carta
di identità c'è scritto che sono uno scrittore e il giovane
poliziotto mi guarda con curiosità, prende i miei dati e poi
faccio i miei autografi, devo fare delle foto tessera, vado con
la denuncia in mano alla più vicina stazione della metro per
fare le foto tessera. E'il momento della verità, non si può
più fingere, fra poco vedrò come sono veramente, senza
infingimenti, senza trucchi, le foto tessera sono la Verità,
non si discute su questo, e la verità fa sempre male, infatti
le foto tessera mi fanno male: sei tu questo, Ricky, non ti
vergogni? Torno di corsa al commissariato, e il poliziotto
mi dice: "Bene, mi ridia la denuncia che abbiamo appena
fatto, grazie". Ecco, il vuoto, l'assenza, la testa persa fra
nuvole interiori, non trovo più la denuncia, smarrita anche
quella, un senso di sconforto e di imbarazzo, mi scuso
in mille modi, perdere anche la denuncia di smarrimento
è l'apoteosi dello smarrimento, ma il poliziotto non si
scompone: "Non si preoccupi, ne facciamo subito una
nuova, tranquillo". Avrei voluto baciarlo, accarezzarlo,
in un moto spontaneo di omosessualità poliziesca. Sì.
Posso dirlo. Io oggi ho amato quel giovane poliziotto.
di me stesso, oltre alla patente, al bancomat e al tesserino
sanitario. Nella sala d'attesa una signora con il suo cagnolino
e le sue storie su Parigi e sul marito che lavorava come
tecnico delle centrali nucleari. Arriva il mio turno, sulla carta
di identità c'è scritto che sono uno scrittore e il giovane
poliziotto mi guarda con curiosità, prende i miei dati e poi
faccio i miei autografi, devo fare delle foto tessera, vado con
la denuncia in mano alla più vicina stazione della metro per
fare le foto tessera. E'il momento della verità, non si può
più fingere, fra poco vedrò come sono veramente, senza
infingimenti, senza trucchi, le foto tessera sono la Verità,
non si discute su questo, e la verità fa sempre male, infatti
le foto tessera mi fanno male: sei tu questo, Ricky, non ti
vergogni? Torno di corsa al commissariato, e il poliziotto
mi dice: "Bene, mi ridia la denuncia che abbiamo appena
fatto, grazie". Ecco, il vuoto, l'assenza, la testa persa fra
nuvole interiori, non trovo più la denuncia, smarrita anche
quella, un senso di sconforto e di imbarazzo, mi scuso
in mille modi, perdere anche la denuncia di smarrimento
è l'apoteosi dello smarrimento, ma il poliziotto non si
scompone: "Non si preoccupi, ne facciamo subito una
nuova, tranquillo". Avrei voluto baciarlo, accarezzarlo,
in un moto spontaneo di omosessualità poliziesca. Sì.
Posso dirlo. Io oggi ho amato quel giovane poliziotto.
ILLESA
Per continuare a vedere la notte
nel cuore nudo del mattino, per fondere
tenebre e geometrie, per sedurre
i confini del risveglio, mi porto i sogni
a spasso, e trasmuto segnaletiche,
lascio profezie mute agli incroci,
sento in ogni vigile urbano l'estasi
dello sciamano inamidato, e colgo
mazzi di sensi unici da donare a
fanciulle in cammino verso l'ignoto.
Per continuare a vedere la notte
anche dove la notte è calpestata
da una pausa pranzo, creo forme
e allucinazioni, e irrido il senso di
ogni senso comune, con una poesia,
con un verso, tra radici e semafori.
Illesa maestà del sogno.
nel cuore nudo del mattino, per fondere
tenebre e geometrie, per sedurre
i confini del risveglio, mi porto i sogni
a spasso, e trasmuto segnaletiche,
lascio profezie mute agli incroci,
sento in ogni vigile urbano l'estasi
dello sciamano inamidato, e colgo
mazzi di sensi unici da donare a
fanciulle in cammino verso l'ignoto.
Per continuare a vedere la notte
anche dove la notte è calpestata
da una pausa pranzo, creo forme
e allucinazioni, e irrido il senso di
ogni senso comune, con una poesia,
con un verso, tra radici e semafori.
Illesa maestà del sogno.
martedì 24 ottobre 2017
UNA POESIA PER NICOLINO
Una poesia che respira fra le ossa,
te la butto addosso come direbbe
Nicolino, ti butto addosso una poesia.
Come uno schiaffo, come un insulto.
E da te cerco un disperato abbraccio.
Il mio pane è morsicato dai cani e
dagli angeli randagi, la mia vergogna
è la mia gloria, faccio l'elemosina con
lo scettro in mano, se tu mi sorridi,
ti apro subito le cosce per vedere
l'orizzonte di un gemito, questa morte
che assomiglia all'ombra non è la mia
morte, non lo sarà mai, la mia morte
è un volo elettrico, è la radice di ogni
disordine, è sgomento che spezza e
travolge incantesimi, schianto di te
e di me. Attenta! Se mi ami sarai per
sempre felice, non c'è condanna più
odiosa e crudele di questa, non avere
più in gola il grido o la cenere di un grido.
Ora abbracciami e poi lasciami.
te la butto addosso come direbbe
Nicolino, ti butto addosso una poesia.
Come uno schiaffo, come un insulto.
E da te cerco un disperato abbraccio.
Il mio pane è morsicato dai cani e
dagli angeli randagi, la mia vergogna
è la mia gloria, faccio l'elemosina con
lo scettro in mano, se tu mi sorridi,
ti apro subito le cosce per vedere
l'orizzonte di un gemito, questa morte
che assomiglia all'ombra non è la mia
morte, non lo sarà mai, la mia morte
è un volo elettrico, è la radice di ogni
disordine, è sgomento che spezza e
travolge incantesimi, schianto di te
e di me. Attenta! Se mi ami sarai per
sempre felice, non c'è condanna più
odiosa e crudele di questa, non avere
più in gola il grido o la cenere di un grido.
Ora abbracciami e poi lasciami.
PER NICOLINO
Venerdì sera verrà ricordato il poeta e amico Nicolino Pompa
al cinema Azzurro Scipioni di Silvano Agosti. Farò di tutto per
essere presente. Sto vivendo un periodo incasinato, ho perso
bancomat, patente e tesserino sanitario, ma in fondo sono
tutte cazzate al cospetto di Nicolino. Un saluto a tutti.
al cinema Azzurro Scipioni di Silvano Agosti. Farò di tutto per
essere presente. Sto vivendo un periodo incasinato, ho perso
bancomat, patente e tesserino sanitario, ma in fondo sono
tutte cazzate al cospetto di Nicolino. Un saluto a tutti.
SCAMPOLI
Mi è successa un'altra cosa straordinaria dal fruttivendolo.
Ultimamente mi capitano spesso cose straordinarie dal
fruttivendolo. Una signora con i capelli bianchi, molto
elegante nei modi, stava infilando nel suo sacchetto la
mia spesa, ovviamente per sbaglio, e io ho tirato fuori
uno dei miei cavalli di battaglia, lo faccio solo con chi mi
è simpatico, e ho detto: "Non si preoccupi signora, ogni
tanto bisogna farsi derubare, è un modo come un altro
per essere più leggeri". E la signora mi ha sorriso e avrà
pensato che sono un uomo intelligente. Poi per uscire,
impacciata da un passeggino per anziani, mi ha chiesto
scusa, e io le ho detto con implacabile gentilezza di non
preoccuparsi, "Si prenda tutto il tempo che desidera
signora, non ho fretta". E avrà pensato che sono anche
un uomo molto gentile. Mi piace un sacco fare belle
figure! E donare al mondo scampoli di gentilezza.
Ultimamente mi capitano spesso cose straordinarie dal
fruttivendolo. Una signora con i capelli bianchi, molto
elegante nei modi, stava infilando nel suo sacchetto la
mia spesa, ovviamente per sbaglio, e io ho tirato fuori
uno dei miei cavalli di battaglia, lo faccio solo con chi mi
è simpatico, e ho detto: "Non si preoccupi signora, ogni
tanto bisogna farsi derubare, è un modo come un altro
per essere più leggeri". E la signora mi ha sorriso e avrà
pensato che sono un uomo intelligente. Poi per uscire,
impacciata da un passeggino per anziani, mi ha chiesto
scusa, e io le ho detto con implacabile gentilezza di non
preoccuparsi, "Si prenda tutto il tempo che desidera
signora, non ho fretta". E avrà pensato che sono anche
un uomo molto gentile. Mi piace un sacco fare belle
figure! E donare al mondo scampoli di gentilezza.
lunedì 23 ottobre 2017
CARISSIMI UTENTI!
Carissimi utenti di questo blog, amici, poeti, poetesse, scrittori e scrittrici in erba,
ascoltate Ricky: non tollero in alcun modo commenti sgradevoli sul film Marcolino
e quindi vi ho eliminato con grande gaudio del sottoscritto. Criticate quello che faccio,
tutto quello che faccio, ma su Marcolino vige la censura. Ci siamo capiti? Vi mozzo
testa, piedi e mani a tutto spiano se continuate. Chiaro? Paoly, a me preme che tu
sia Paoly, e ci tengo al tuo spirito critico, sei una donna molto intelligente e sono
fiero e felice della tua presenza, come sono fiero e felice della presenza di Attimi
e in fondo anche della parolaia Chicca che ignora i miei film. Non sono geloso di
Roy, seguitelo pure, merita, è simpatico e intelligente, lo seguo anche io e gli ho
pure fatto un bel film a mio parere. Solo imparate a distinguere. Roy è Roy, e Ricky
è proprio Ricky, un'altra cosa, non migliore, ma altra cosa, giochiamo in campi
diversi. Per quanto riguarda il mio blog d'ora in poi interagisco solo con commenti
pertinenti ai contenuti che proporrò, mi sembra la cosa più giusta e naturale.
Se Attimi deciderà di restare e di commentare le mie cose è e sarà sempre una
presenza squisita, e tra l'altro provo per lei un sincero affetto, e una grande stima.
Chicca non l'ho conosciuta di persona, è una specie di folletto chiacchierone,
si vede che non le interessa nulla del mio lavoro, vuole solo punzecchiare, e in
fondo faccia quello che vuole, ma ripeto: d'ora in avanti rispondo solo dei miei
contenuti, per il resto sono beghe vostre, amatevi, insultatevi, fate quel cazzo
che vi pare. Se volete un rapporto personale con me vi invito pure a cena, che
volete di più da un blogger? Sono una persona gentile in fondo, ma non scrivete
stronzate su Marcolino o vi mozzo gambe, testa, piedi, cazzo e clitoride.
Baci.
ascoltate Ricky: non tollero in alcun modo commenti sgradevoli sul film Marcolino
e quindi vi ho eliminato con grande gaudio del sottoscritto. Criticate quello che faccio,
tutto quello che faccio, ma su Marcolino vige la censura. Ci siamo capiti? Vi mozzo
testa, piedi e mani a tutto spiano se continuate. Chiaro? Paoly, a me preme che tu
sia Paoly, e ci tengo al tuo spirito critico, sei una donna molto intelligente e sono
fiero e felice della tua presenza, come sono fiero e felice della presenza di Attimi
e in fondo anche della parolaia Chicca che ignora i miei film. Non sono geloso di
Roy, seguitelo pure, merita, è simpatico e intelligente, lo seguo anche io e gli ho
pure fatto un bel film a mio parere. Solo imparate a distinguere. Roy è Roy, e Ricky
è proprio Ricky, un'altra cosa, non migliore, ma altra cosa, giochiamo in campi
diversi. Per quanto riguarda il mio blog d'ora in poi interagisco solo con commenti
pertinenti ai contenuti che proporrò, mi sembra la cosa più giusta e naturale.
Se Attimi deciderà di restare e di commentare le mie cose è e sarà sempre una
presenza squisita, e tra l'altro provo per lei un sincero affetto, e una grande stima.
Chicca non l'ho conosciuta di persona, è una specie di folletto chiacchierone,
si vede che non le interessa nulla del mio lavoro, vuole solo punzecchiare, e in
fondo faccia quello che vuole, ma ripeto: d'ora in avanti rispondo solo dei miei
contenuti, per il resto sono beghe vostre, amatevi, insultatevi, fate quel cazzo
che vi pare. Se volete un rapporto personale con me vi invito pure a cena, che
volete di più da un blogger? Sono una persona gentile in fondo, ma non scrivete
stronzate su Marcolino o vi mozzo gambe, testa, piedi, cazzo e clitoride.
Baci.
IL CASO WEINSTEIN
C'è una cosa che non mi convince nello scandalo Weinstein.
Premesso che si tratta di un'odiosa vicenda di abuso di potere
legata alla volgarità e alla prepotenza di un sistema, e in attesa
degli sviluppi giudiziari, la cosa che non mi convince è l'etica
che si confonde con l'estetica, ho sentito molte attrici porre
l'accento sulla "bruttezza" del produttore, il corpo butterato e
il panzone, e allora mi sorge spontanea la domanda: e se il
nostro Weinstein fosse stato un adone secondo il canone
estetico attuale delle attrici o attricette? Se avesse avuto
un corpo perfetto? Il problema è l'abuso di potere, l'arroganza
del denaro, la violenza della minaccia o i chili di troppo di
Weinstein? Un Weinstein bello è un Weinstein buono?
Premesso che si tratta di un'odiosa vicenda di abuso di potere
legata alla volgarità e alla prepotenza di un sistema, e in attesa
degli sviluppi giudiziari, la cosa che non mi convince è l'etica
che si confonde con l'estetica, ho sentito molte attrici porre
l'accento sulla "bruttezza" del produttore, il corpo butterato e
il panzone, e allora mi sorge spontanea la domanda: e se il
nostro Weinstein fosse stato un adone secondo il canone
estetico attuale delle attrici o attricette? Se avesse avuto
un corpo perfetto? Il problema è l'abuso di potere, l'arroganza
del denaro, la violenza della minaccia o i chili di troppo di
Weinstein? Un Weinstein bello è un Weinstein buono?
SULLA PELLE
Sono stato un bambino come tanti altri. Avevo paura del buio
e la mamma doveva darmi una sua vestaglia per calmarmi.
La vestaglia non era il fantasma di mamma, era mamma e io
la tenevo tra le dita. Chiamatelo feticismo infantile o amore
tattile. Io sono un guardone di quelli tosti, ma se dovessi per
necessità o per gioco scegliere un senso, uno solo, non avrei
dubbi: sceglierei il tatto, l'aderenza al mondo. Il tatto non è
solo un senso, è il senso della vita. Siamo venuti al mondo
per avere tatto, per essere tatto. E l'amore è tattile, è la lingua
universale, la scrittura Braille dell'esistenza, l'alfabeto di ogni
sospiro e di tutte le passioni, una carezza nel fuoco della vita.
E il tatto è anche una forma superiore di gentilezza come ci
insegna Truffaut in Baci rubati con l'aneddoto della festa.
Un uomo sente il bisogno di andare in bagno durante una
festa a casa di amici, apre la porta del bagno e trova una
donna, l'uomo gentile dice: "Scusi signora" e richiude la
porta, l'uomo di tatto invece dice: "Scusi signore". Ecco,
il tatto è toccare la vita con una gentilezza superiore, ed è
l'armonia profonda della pelle, chi non ha tatto si perde
questa meravigliosa possibilità: sfiorare la vita in cerca di
un brivido profondo, perché come ci ricordano i poeti è
sulla pelle che la profondità viene alla luce senza pietà.
e la mamma doveva darmi una sua vestaglia per calmarmi.
La vestaglia non era il fantasma di mamma, era mamma e io
la tenevo tra le dita. Chiamatelo feticismo infantile o amore
tattile. Io sono un guardone di quelli tosti, ma se dovessi per
necessità o per gioco scegliere un senso, uno solo, non avrei
dubbi: sceglierei il tatto, l'aderenza al mondo. Il tatto non è
solo un senso, è il senso della vita. Siamo venuti al mondo
per avere tatto, per essere tatto. E l'amore è tattile, è la lingua
universale, la scrittura Braille dell'esistenza, l'alfabeto di ogni
sospiro e di tutte le passioni, una carezza nel fuoco della vita.
E il tatto è anche una forma superiore di gentilezza come ci
insegna Truffaut in Baci rubati con l'aneddoto della festa.
Un uomo sente il bisogno di andare in bagno durante una
festa a casa di amici, apre la porta del bagno e trova una
donna, l'uomo gentile dice: "Scusi signora" e richiude la
porta, l'uomo di tatto invece dice: "Scusi signore". Ecco,
il tatto è toccare la vita con una gentilezza superiore, ed è
l'armonia profonda della pelle, chi non ha tatto si perde
questa meravigliosa possibilità: sfiorare la vita in cerca di
un brivido profondo, perché come ci ricordano i poeti è
sulla pelle che la profondità viene alla luce senza pietà.
domenica 22 ottobre 2017
ECCO
Ecco, alle vostre idiozie io rispondo con i miei film. Rispondo con quello che so fare.
Marcolino è un film "pedofilo", nel senso più vero: è un film che ama i bambini.
Un film puro come il cuore di Marcolino. Quante parole avete scritto su questo film?
Non le ricordo. Questo è un blog che produce film, voi che cosa producete?
Chiacchiere, solo questo sapete fare. Se Attimi o Chicca avessero usato per questo film
almeno la metà delle parole che hanno usato per le loro menate sugli insulti, questo
film avrebbe una serie di mini saggi a corredarlo di ulteriori significati. Invece no.
Il vero insulto sono le vostre chiacchiere. Avrò anche sdoganato la chiacchiera, ma
c'è chiacchiera e chiacchiera, bisogna sempre distinguere, c'è il colesterolo buono e
quello cattivo, la chiacchiera lieve, leggera, la chiacchiera che non si ammanta di
paroloni, la chiacchiera umana, queste sono tutte chiacchiere simpatiche, riposanti,
ma le vostre chiacchiere involute, ripetitive, ostentate, macilente, ridondanti, e chi
più ne ha più ne metta, sono chiacchiere insulse, da detestare. Rispettate il mio
lavoro con l'attenzione che merita o andate da un'altra parte, insopportabili parolai.
Marcolino è un film "pedofilo", nel senso più vero: è un film che ama i bambini.
Un film puro come il cuore di Marcolino. Quante parole avete scritto su questo film?
Non le ricordo. Questo è un blog che produce film, voi che cosa producete?
Chiacchiere, solo questo sapete fare. Se Attimi o Chicca avessero usato per questo film
almeno la metà delle parole che hanno usato per le loro menate sugli insulti, questo
film avrebbe una serie di mini saggi a corredarlo di ulteriori significati. Invece no.
Il vero insulto sono le vostre chiacchiere. Avrò anche sdoganato la chiacchiera, ma
c'è chiacchiera e chiacchiera, bisogna sempre distinguere, c'è il colesterolo buono e
quello cattivo, la chiacchiera lieve, leggera, la chiacchiera che non si ammanta di
paroloni, la chiacchiera umana, queste sono tutte chiacchiere simpatiche, riposanti,
ma le vostre chiacchiere involute, ripetitive, ostentate, macilente, ridondanti, e chi
più ne ha più ne metta, sono chiacchiere insulse, da detestare. Rispettate il mio
lavoro con l'attenzione che merita o andate da un'altra parte, insopportabili parolai.
QUESTO BLOG ADORA L'INSULTO
Questo blog adora l'insulto, l'insulto è una forma d'arte quando è riuscito, la storia
della letteratura è piena di insulti squisiti e memorabili, studiate e andate a cercarli.
Le persone intelligenti reagiscono con insulti di pari livello, di pari genialità, e si
divertono e giocano. E si conoscono meglio insultandosi a vicenda. Freddy è un
genio dell'insulto, e quando fa incazzare è ancora più geniale. Le signorine, sia
uomini che donne, che si sentono denigrate possono anche lasciare questo blog.
Le persone intelligenti e di carattere reagiranno o, se preferiscono, lasceranno
cadere l'insulto nel dimenticatoio e si occuperanno dei contenuti del blog.
Chicca è una che non sa distinguere un gigolò(per quanto simpatico e intelligente)
da un poeta, è una che a questo punto "infesta" il mio blog per blaterare le sue
ossessioni sessiste, è una che ignora i contenuti di questo blog, e li ignora
deliberatamente. I contenuti di questo blog sono poesie, aforismi, videoritratti
a donne, fatti con amore verso le donne. Ma per una come Chicca vale di più
l'autocompiacimento logorroico della propria chiacchiera. Come ho già ripetuto
verranno eliminati dal blogger solo gli insulti che riterrà insopportabili a suo
insindacabile giudizio. Insulti a disabili, per esempio. Mai considerato le donne
disabili, disabili alla reazione. Medea è la dimostrazione di una donna in grado
di reagire e di valutare il peso specifico di un insulto. Attimi ha tutto il mio
affetto e il mio rispetto, ma ha rotto con le sue rimostranze, faccia quello che
vuole, evidentemente per lei un insulto ha più peso della mia opera, e se
basta così "poco" (perché un insulto, per quanto geniale, è veramente poca
cosa) per lasciare un blog di poesia faccia pure, vada dove vuole con tutti
i suoi addii che tanto le piacciono. E lo dico con affetto, ma anche abbastanza
seccato da questo atteggiamento, se io sono fascistoide allora Attimi è
Giuda che per trenta denari, per nulla, tradisce Cristo (Cristo, sono io!).
La cosa principale di un blog sono i suoi contenuti, e il commentatore prima
di tutto deve rapportarsi al contenuto e dare valore al contenuto.
Se scrivo una poesia mi aspetto un'analisi della poesia, se faccio un film
mi aspetto un'analisi del film. Imparate da Medea. Per quanto riguarda
le farneticazioni su Sartre e il castorino...Heidegger era un laido nazista
ma purtroppo anche uno dei più grandi filosofi della storia, certo che bisogna
distinguere, e anche i grandi filosofi possono essere attaccati. Per esempio
recentemente io ho rivalutato la chiacchiera, e il suo essere-per-la morte se
lo può mettere nel culo questo nazista, ma resta un immenso filosofo, come
Sartre, e come il castorino resta una grandissima scrittrice che ha aiutato
le donne con il suo "secondo sesso". Poi bisogna distinguere tra pedofilia e
disturbo pedofiliaco. Sandro Penna era un poeta pedofilo, e la sua "pedofilia
lirica" resta uno dei più grandi contributi della nostra tradizione lirica.
Poi ci sono quelli disturbati come Chiatti, e sono evidentemente un'altra
cosa, persone da curare con pietà se è possibile, e cristianamente con amore.
L'amore è il vero scandalo. Perché il perdono cristiano arriva anche
a perdonare i mostri, mentre un laico dovrebbe sforzarsi di capire, di curare
e di impedire che certi orrori avvengano. In questo il cristianesimo è
affascinante, quando c'è un mostro odiato da tutti, un mostro che tutti
vorrebbero linciare, ecco che il cristiano si pone sotto la sfera dell'amore,
e quindi dello scandalo, perché amare un mostro è appunto scandaloso.
Freddy è un mostro dell'insulto. Ma in definitiva si tratta solo di tempo
vissuto assieme, di tempo che passa senza tornare mai più, se avete la
sensazione di sprecare del tempo andate via da questo blog che parla di
poesia e di amore, andate via e non tornate più, non sentiremo la mancanza
di chi non sa digerire un insulto, di chi sorvola sull'essenza di un blog che
sono i contenuti che il blogger propone e sono contenuti di amore, ma
non un amore banale di quiete mortale, un amore inquieto che sa anche
odiare.
della letteratura è piena di insulti squisiti e memorabili, studiate e andate a cercarli.
Le persone intelligenti reagiscono con insulti di pari livello, di pari genialità, e si
divertono e giocano. E si conoscono meglio insultandosi a vicenda. Freddy è un
genio dell'insulto, e quando fa incazzare è ancora più geniale. Le signorine, sia
uomini che donne, che si sentono denigrate possono anche lasciare questo blog.
Le persone intelligenti e di carattere reagiranno o, se preferiscono, lasceranno
cadere l'insulto nel dimenticatoio e si occuperanno dei contenuti del blog.
Chicca è una che non sa distinguere un gigolò(per quanto simpatico e intelligente)
da un poeta, è una che a questo punto "infesta" il mio blog per blaterare le sue
ossessioni sessiste, è una che ignora i contenuti di questo blog, e li ignora
deliberatamente. I contenuti di questo blog sono poesie, aforismi, videoritratti
a donne, fatti con amore verso le donne. Ma per una come Chicca vale di più
l'autocompiacimento logorroico della propria chiacchiera. Come ho già ripetuto
verranno eliminati dal blogger solo gli insulti che riterrà insopportabili a suo
insindacabile giudizio. Insulti a disabili, per esempio. Mai considerato le donne
disabili, disabili alla reazione. Medea è la dimostrazione di una donna in grado
di reagire e di valutare il peso specifico di un insulto. Attimi ha tutto il mio
affetto e il mio rispetto, ma ha rotto con le sue rimostranze, faccia quello che
vuole, evidentemente per lei un insulto ha più peso della mia opera, e se
basta così "poco" (perché un insulto, per quanto geniale, è veramente poca
cosa) per lasciare un blog di poesia faccia pure, vada dove vuole con tutti
i suoi addii che tanto le piacciono. E lo dico con affetto, ma anche abbastanza
seccato da questo atteggiamento, se io sono fascistoide allora Attimi è
Giuda che per trenta denari, per nulla, tradisce Cristo (Cristo, sono io!).
La cosa principale di un blog sono i suoi contenuti, e il commentatore prima
di tutto deve rapportarsi al contenuto e dare valore al contenuto.
Se scrivo una poesia mi aspetto un'analisi della poesia, se faccio un film
mi aspetto un'analisi del film. Imparate da Medea. Per quanto riguarda
le farneticazioni su Sartre e il castorino...Heidegger era un laido nazista
ma purtroppo anche uno dei più grandi filosofi della storia, certo che bisogna
distinguere, e anche i grandi filosofi possono essere attaccati. Per esempio
recentemente io ho rivalutato la chiacchiera, e il suo essere-per-la morte se
lo può mettere nel culo questo nazista, ma resta un immenso filosofo, come
Sartre, e come il castorino resta una grandissima scrittrice che ha aiutato
le donne con il suo "secondo sesso". Poi bisogna distinguere tra pedofilia e
disturbo pedofiliaco. Sandro Penna era un poeta pedofilo, e la sua "pedofilia
lirica" resta uno dei più grandi contributi della nostra tradizione lirica.
Poi ci sono quelli disturbati come Chiatti, e sono evidentemente un'altra
cosa, persone da curare con pietà se è possibile, e cristianamente con amore.
L'amore è il vero scandalo. Perché il perdono cristiano arriva anche
a perdonare i mostri, mentre un laico dovrebbe sforzarsi di capire, di curare
e di impedire che certi orrori avvengano. In questo il cristianesimo è
affascinante, quando c'è un mostro odiato da tutti, un mostro che tutti
vorrebbero linciare, ecco che il cristiano si pone sotto la sfera dell'amore,
e quindi dello scandalo, perché amare un mostro è appunto scandaloso.
Freddy è un mostro dell'insulto. Ma in definitiva si tratta solo di tempo
vissuto assieme, di tempo che passa senza tornare mai più, se avete la
sensazione di sprecare del tempo andate via da questo blog che parla di
poesia e di amore, andate via e non tornate più, non sentiremo la mancanza
di chi non sa digerire un insulto, di chi sorvola sull'essenza di un blog che
sono i contenuti che il blogger propone e sono contenuti di amore, ma
non un amore banale di quiete mortale, un amore inquieto che sa anche
odiare.
sabato 21 ottobre 2017
LA STRAGE
Eccomi, sono qui per te, faccio volare le mutandine sul lampadario,
scopami fino a farmi sciogliere il trucco!
scopami fino a farmi sciogliere il trucco!
Tesoro, aspetta, fammi fare uno zabaione, non ho più
20 anni.
20 anni.
Ma quale zabaione e zabaione!
E poi non ho un lampadario!
Allora mi tolgo le mutandine e le getto dalla
finestra.
finestra.
Amore, c'è giù la portinaia, non fare cazzate,
mi metti in imbarazzo.
mi metti in imbarazzo.
Ma come sei! Liberati e incatenami a un orgasmo!
Lo hai voluto tu!
( e fu una strage di innocenti spermatozoi)
venerdì 20 ottobre 2017
CHE COSA CERCHI?
Che cosa cerchi? C'è un piccolo temporale sotto il cuscino,
con i suoi tuoni che sembrano sospiri, con le sue bufere che
sono soffi, con i suoi lampi che sembrano lucciole.
Che cosa desideri? Un calzascarpe per le tue fughe?
Una donna innamorata delle tue cerniere? Un orizzonte
tascabile? Da troppo tempo non indossi più un maglione,
eppure i maglioni sono così belli, quelli di lana tengono
caldo, e l'uncinetto è un ricordo ancora vivo. Che cosa
temi? Una macchia nera nel latte della tua speranza?
Nascendo hai già perso tutto, ogni attimo che ti resta
è un tradimento, e amare è il tuo patibolo in festa. Vivi.
con i suoi tuoni che sembrano sospiri, con le sue bufere che
sono soffi, con i suoi lampi che sembrano lucciole.
Che cosa desideri? Un calzascarpe per le tue fughe?
Una donna innamorata delle tue cerniere? Un orizzonte
tascabile? Da troppo tempo non indossi più un maglione,
eppure i maglioni sono così belli, quelli di lana tengono
caldo, e l'uncinetto è un ricordo ancora vivo. Che cosa
temi? Una macchia nera nel latte della tua speranza?
Nascendo hai già perso tutto, ogni attimo che ti resta
è un tradimento, e amare è il tuo patibolo in festa. Vivi.
GINO, IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/20/essere-vecchi-e-bellissimo-me-lha-insegnato-gino/3923729/
Che si dice?
Ero dal fruttivendolo, entra un cliente e
il fruttivendolo gli rivolge la parola con
un bellissimo e banalissimo: "Che si dice?".
Quante cose si possono nascondere in
un semplice -che si dice-? Preferisco
un semplice "che si dice" a tutto l'essere
per la morte della filosofia, preferisco la
chiacchiera da bar o da fruttivendolo
al logos, al Verbo. Bisogna riabilitare la
chiacchiera del più e del meno, nel più
ci può essere l'amore e nel meno la morte,
o forse il contrario. La chiacchiera è così
rassicurante, così umana, così pura.
Siamo nati e moriremo, tutto qui, non c'è
altro, e nell'attesa c'è un -che si dice?-.
il fruttivendolo gli rivolge la parola con
un bellissimo e banalissimo: "Che si dice?".
Quante cose si possono nascondere in
un semplice -che si dice-? Preferisco
un semplice "che si dice" a tutto l'essere
per la morte della filosofia, preferisco la
chiacchiera da bar o da fruttivendolo
al logos, al Verbo. Bisogna riabilitare la
chiacchiera del più e del meno, nel più
ci può essere l'amore e nel meno la morte,
o forse il contrario. La chiacchiera è così
rassicurante, così umana, così pura.
Siamo nati e moriremo, tutto qui, non c'è
altro, e nell'attesa c'è un -che si dice?-.
giovedì 19 ottobre 2017
mercoledì 18 ottobre 2017
QUELLO CHE PENSA IL BLOGGER
Il blogger pensa questo: mi sono stufato delle vostre chiacchiere.
Il blogger continuerà a tenere questo blog solo per se stesso.
Non parteciperò più alla zona commenti perché non ve lo meritate.
Vi frega cazzo di me e dei miei contenuti, siete solo dediti a
farvi le vostre seghe (che non sono nemmeno mentali).
Vi lascio tra di voi. Io continuerò a fare quello che devo e quello
che sento. Ormai siete partiti per la tangente, non vi reggo più,
siete sterili, siete più soli di me, più disperati di me, e non avete
nemmeno la poesia per sentirvi meno soli e meno disperati.
Un branco di bla bla bla, mi annoiate a morte, e non mi amate.
Tornerò a parlarvi e a interagire con voi solo quando vedrò
un cambiamento, quando sentirò attenzione per il mio lavoro,
attenzione che per ora solo Medea mi dona con la sua bellissima
intelligenza e con il suo cuore profondo come il mare. Quindi
vi beccate la mia bacchetta magica sulle mani, come direbbe
Troisi, una bella bacchetta magica sulle mani, Ricky si ama
senza se e senza ma, Ricky si segue per quello che fa e
che scrive, non per fare salotto di chiacchiere inutili e petulanti.
Petulanti!
Il blogger continuerà a tenere questo blog solo per se stesso.
Non parteciperò più alla zona commenti perché non ve lo meritate.
Vi frega cazzo di me e dei miei contenuti, siete solo dediti a
farvi le vostre seghe (che non sono nemmeno mentali).
Vi lascio tra di voi. Io continuerò a fare quello che devo e quello
che sento. Ormai siete partiti per la tangente, non vi reggo più,
siete sterili, siete più soli di me, più disperati di me, e non avete
nemmeno la poesia per sentirvi meno soli e meno disperati.
Un branco di bla bla bla, mi annoiate a morte, e non mi amate.
Tornerò a parlarvi e a interagire con voi solo quando vedrò
un cambiamento, quando sentirò attenzione per il mio lavoro,
attenzione che per ora solo Medea mi dona con la sua bellissima
intelligenza e con il suo cuore profondo come il mare. Quindi
vi beccate la mia bacchetta magica sulle mani, come direbbe
Troisi, una bella bacchetta magica sulle mani, Ricky si ama
senza se e senza ma, Ricky si segue per quello che fa e
che scrive, non per fare salotto di chiacchiere inutili e petulanti.
Petulanti!
GRAZIE MEDEA
Grazie di cuore Medea per tutto il tuo amore. Grazie Nicolino, senza di te la mia vita
sarebbe stata più povera, ma non solo: infinitamente più noiosa.
http://rickyfarina.wixsite.com/rickyfarina/ricky-e-nicolino-sodalizio-tra-poet
sarebbe stata più povera, ma non solo: infinitamente più noiosa.
http://rickyfarina.wixsite.com/rickyfarina/ricky-e-nicolino-sodalizio-tra-poet
TEORIA DELL'INSULTO CANGURO
Nel mio sito wix.com creato da Medea le ho chiesto di aprire una porta del dissenso
che ospitasse le critiche negative al mio lavoro, e le ho chiesto di iniziare con un suo
contributo personale, le ho proposto il gioco di immaginarsi insofferente alla mia
persona e alla mia produzione, e ci è riuscita benissimo. La porta del dissenso esiste
proprio perché le critiche sono preziosissime e sono terreno di confronto e di crescita
personale. Avendo studiato bene o male filosofia so che il dialogo è la colonna
portante di ogni atteggiamento filosofico verso la vita. E veniamo all'insulto.
Insultare significa etimologicamente "saltare contro", quindi l'insulto è proprio
dei canguri, e un tipo particolare di canguri: i canguri incazzati. Ogni uomo prima
o poi diventa un canguro o sente l'irresistibile richiamo del canguro incazzato.
Solo che c'è canguro e canguro. Ci sono canguri simpaticamente incazzati che
attraverso l'insulto creano vortici di riflessione e di reazione, sono canguri che
mettono in movimento un ingranaggio, e da un insulto può nascere anche una
bella amicizia perché è un modo spiccio per avvicinarsi all'altro. Sono insulti
che provengono da canguri umani e di spirito. Poi ci sono i canguri antipatici
che fanno insulti odiosi, canguri che saltano solo con l'obiettivo di calpestarti.
Questi sono insulti inumani. Il migliore modo di reagire a questi insulti sono
i cazzotti, ma essendoci spesso una distanza digitale tra l'insultatore e l'insultato,
è difficile mettere in pratica la risposta del cazzotto. Allora si può reagire con
l'indifferenza, una elegante indifferenza, oppure sradicando l'insulto dallo
spazio digitale in cui si è manifestato. La simpatia o l'antipatia del canguro
è stabilita dal carattere e dallo stile di chi viene insultato, Freddy è un canguro
simpatico spesso, poche volte un canguro odioso, ma nessuno è perfetto.
A ognuno le proprie simpatie o antipatie. Quando l'insulto va a colpire
persone che per un motivo o per l'altro sono indifese, questo tipo di insulto
è sempre volgare e inaccettabile. Io non prenderei mai a cazzotti uno più
basso e fragile di me, bisogna insultare chi può reagire, questa è eleganza e
nobiltà. Ho sempre considerato Attimi una donna in grado di reagire, una
donna con il cervello affilato. Prendo le difese di chi è impossibilitato alla
risposta, alla giusta reazione. Noi esseri umani siamo tutti dei canguri
incazzati, soprattutto nel traffico cittadino. Bisogna fare i conti con i canguri,
e quindi con noi stessi, con il canguro che è in noi. Ed ora, amici miei,
saltate pure, anche alle conclusioni se ne avete voglia. Buon salto a tutti.
IN MEMORIA DI ATTIMI
Voglio ricordare Attimi per come era: una donna sensibile, creativa e coraggiosa.
Per me è stato un onore averla su questo blog. Indimenticabili i video che ha con
amore e simpatia dedicato alla mia persona. La gentilezza fatta persona, mai
stucchevole, sempre attenta, sempre in cerca di un dialogo possibile. Una donna
in piena regola con le sue regole! Un bel caratterino ma sempre dolce, mai
offensiva e volgare. Se mai un giorno deciderà di risorgere sarà sempre la
benvenuta su questo blog. Ho avuto anche il piacere di conoscerla personalmente
insieme al marito, sono una bella coppia felice, e la felicità dimora tra le
persone giuste e di buon cuore. Non dimenticherò mai i suoi occhi indagatori e
curiosi, occhi primaverili, sempre in fioritura. Un abbraccio dal tuo amico Ricky.
P.S.
Attimi, ti concedo tre giorni di silenzio, non di più!
A presto!
Per me è stato un onore averla su questo blog. Indimenticabili i video che ha con
amore e simpatia dedicato alla mia persona. La gentilezza fatta persona, mai
stucchevole, sempre attenta, sempre in cerca di un dialogo possibile. Una donna
in piena regola con le sue regole! Un bel caratterino ma sempre dolce, mai
offensiva e volgare. Se mai un giorno deciderà di risorgere sarà sempre la
benvenuta su questo blog. Ho avuto anche il piacere di conoscerla personalmente
insieme al marito, sono una bella coppia felice, e la felicità dimora tra le
persone giuste e di buon cuore. Non dimenticherò mai i suoi occhi indagatori e
curiosi, occhi primaverili, sempre in fioritura. Un abbraccio dal tuo amico Ricky.
P.S.
Attimi, ti concedo tre giorni di silenzio, non di più!
A presto!
martedì 17 ottobre 2017
IL VERSO
Anfiteatro dell'angoscia, malessere
spettacolare, le redini dei denti e il
tanfo della tua vitalità stramazzata.
Calpestato, deriso, abusato, innocuo
come un pugnale nel burro. Nella vita
annusi come un cane randagio le rose
della disperazione, è tutto un rigoglio
di fioriture dolenti, di appassimenti
vertiginosi, il cuore è un osso, e i tuoi
passi infoltiscono smarrimenti cosmici.
Se questa non è la felicità capovolta
dei folli, se questa non è l'arsura di
ogni sorgente viva, se questo non è
il fuoco creatore che plasma cenere
e diamanti, dimmi, amico mio, funesto
compagno della mia ombra, che cosa
è? Languido mostro di gentilezza, tu
mi doni chiarezza, aria limpida e una
eterna notte da sognare, candore delle
vertebre, fulvo schianto di suoni, tu
sei il mio intimo nemico, il verso che
nasce per purezza di rivolta, la parola,
il suo senso d'ombra, nessuna fede,
nemmeno il veleno luminoso di agonie,
ma amore, amore che trucida pietre.
spettacolare, le redini dei denti e il
tanfo della tua vitalità stramazzata.
Calpestato, deriso, abusato, innocuo
come un pugnale nel burro. Nella vita
annusi come un cane randagio le rose
della disperazione, è tutto un rigoglio
di fioriture dolenti, di appassimenti
vertiginosi, il cuore è un osso, e i tuoi
passi infoltiscono smarrimenti cosmici.
Se questa non è la felicità capovolta
dei folli, se questa non è l'arsura di
ogni sorgente viva, se questo non è
il fuoco creatore che plasma cenere
e diamanti, dimmi, amico mio, funesto
compagno della mia ombra, che cosa
è? Languido mostro di gentilezza, tu
mi doni chiarezza, aria limpida e una
eterna notte da sognare, candore delle
vertebre, fulvo schianto di suoni, tu
sei il mio intimo nemico, il verso che
nasce per purezza di rivolta, la parola,
il suo senso d'ombra, nessuna fede,
nemmeno il veleno luminoso di agonie,
ma amore, amore che trucida pietre.
CONTROCAZZO
Sono uno con i controcazzi, nel senso che ho il cazzo
e il controcazzo, e non è da tutti, per avere il controcazzo
bisogna avere il cazzo, questa è logica. Logica del
cazzo. E del controcazzo. Per avere il cazzo non
intendo solo il cazzo, l'organo che dovrebbe diventare
duro come Bogart in particolari circostanze, per
cazzo intendo anche la testa, la testa di cazzo.
Per testa di cazzo intendo testa fertile, testa cazzuta
come la mia testa, testa di cazzo ovviamente,
ma anche di controcazzo o controtesta se preferite.
Insomma, chi mi considera una testa di cazzo
non fa altro che darmi un brivido d'amore. Vi siete
accorti della mia modestia? In realtà sono un cazzone.
Ho il cazzone e il controcazzone, la testa di cazzone
e la testa di controcazzone, ma non vado mica a
sbandierarlo in giro, solo chi mi ama può saperlo.
Solo chi ama può saperlo.
Solo chi ama.
e il controcazzo, e non è da tutti, per avere il controcazzo
bisogna avere il cazzo, questa è logica. Logica del
cazzo. E del controcazzo. Per avere il cazzo non
intendo solo il cazzo, l'organo che dovrebbe diventare
duro come Bogart in particolari circostanze, per
cazzo intendo anche la testa, la testa di cazzo.
Per testa di cazzo intendo testa fertile, testa cazzuta
come la mia testa, testa di cazzo ovviamente,
ma anche di controcazzo o controtesta se preferite.
Insomma, chi mi considera una testa di cazzo
non fa altro che darmi un brivido d'amore. Vi siete
accorti della mia modestia? In realtà sono un cazzone.
Ho il cazzone e il controcazzone, la testa di cazzone
e la testa di controcazzone, ma non vado mica a
sbandierarlo in giro, solo chi mi ama può saperlo.
Solo chi ama può saperlo.
Solo chi ama.
lunedì 16 ottobre 2017
domenica 15 ottobre 2017
UNA TAZZINA
Credere ancora in qualcosa? Nel ristoro e nel decoro.
Indecoroso è tutto ciò che ci allontana dall'amore.
Una giornata passata senza amare nemmeno un filo
d'erba è una giornata di servizio, di quelle che si vivono
solo per necessità respiratoria. Vivere non è necessario.
Vivere è straordinario o non è vivere. Anche una tazzina
di caffè posata per distrazione sull'orlo del tavolo è un
mistero abissale di porcellana e fragilità cosmica.
Indecoroso è tutto ciò che ci allontana dall'amore.
Una giornata passata senza amare nemmeno un filo
d'erba è una giornata di servizio, di quelle che si vivono
solo per necessità respiratoria. Vivere non è necessario.
Vivere è straordinario o non è vivere. Anche una tazzina
di caffè posata per distrazione sull'orlo del tavolo è un
mistero abissale di porcellana e fragilità cosmica.
sabato 14 ottobre 2017
IL BIBERON
Sono bambino. Ancora. Ho un biberon sempre a portata
di mano. Non mi faccio fregare dal tempo.
di mano. Non mi faccio fregare dal tempo.
26 VOLTE
Io ho visto Jules et Jim di Truffaut almeno 26 volte,
per questo sono così bello, per questo sono così
"francese", per questo sono così elegante.
per questo sono così bello, per questo sono così
"francese", per questo sono così elegante.
OGNI TANTO E CERTE MATTINE
Ogni tanto cambio coreografia
alla mia mente e faccio danzare
i miei pensieri in un altro modo.
Certe mattine mi sveglio solo per
donare ai miei sogni un lembo
del lenzuolo, per trascinarli nella
luce insieme a me e alla vita.
alla mia mente e faccio danzare
i miei pensieri in un altro modo.
Certe mattine mi sveglio solo per
donare ai miei sogni un lembo
del lenzuolo, per trascinarli nella
luce insieme a me e alla vita.
Come tutto è semplice
Non dare peso alle cose pesanti, le cose pesanti
sono già pesanti per i cazzi loro, giusto? Non prendere
alla leggera le cose leggere per lo stesso motivo, giusto?
Vedi come tutto è semplice? Lo vedi? Sii lieve e sarai felice.
sono già pesanti per i cazzi loro, giusto? Non prendere
alla leggera le cose leggere per lo stesso motivo, giusto?
Vedi come tutto è semplice? Lo vedi? Sii lieve e sarai felice.
venerdì 13 ottobre 2017
CI SONO ADDII
In amore arriva un momento in cui
la distanza è molto più erotica della
vicinanza. Lei era diventata molto
sexy quando non c'era, il fatto che
non fosse vicina a me mi eccitava.
La immaginavo come agli inizi della
relazione, la immaginavo passionale,
viva e imprevedibile. E m'innamorai
della sua assenza. Ci sono addii che
sono innamoramenti senza fine.
la distanza è molto più erotica della
vicinanza. Lei era diventata molto
sexy quando non c'era, il fatto che
non fosse vicina a me mi eccitava.
La immaginavo come agli inizi della
relazione, la immaginavo passionale,
viva e imprevedibile. E m'innamorai
della sua assenza. Ci sono addii che
sono innamoramenti senza fine.
INTERVISTA A ME STESSO - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/13/non-chiedermi-cosa-faccio-nella-vita-chiedimi-cosa-faccio-per-la-vita/3909836/
giovedì 12 ottobre 2017
PENSIERI FUORI
I miei pensieri non sono miei, cerco di
trattenerli ma hanno sempre da fare, a volte
non mi rivolgono nemmeno la parola,
sono pensieri maleducati, e credo che
avere una mente maleducata sia sintomo
di una mente libera, allora non mi arrabbio
più di tanto, li lascio spadroneggiare nel
mio cervello, alcuni non rispettano il limite
di velocità e il mio cervello vigile non riesce
a multarli: si commuove. E piange. Ho un
cervello che piange nel vedere i propri
pensieri andarsi a sfracellarsi fuori, fuori
dove non ci sono io a proteggerli, fuori dove
la vita li divora uno a uno, senza pietà.
I pensieri sono come figli ribelli, e un figlio
ribelle si ama senza riserve. Spesso resto
con la testa vuota, ed è una leggerezza
che mi fa bene. C'è solo un pensiero che
non mi abbandona mai, si chiama
"pensiero pompino", lui resta sempre
dentro di me, mi fa compagnia.
trattenerli ma hanno sempre da fare, a volte
non mi rivolgono nemmeno la parola,
sono pensieri maleducati, e credo che
avere una mente maleducata sia sintomo
di una mente libera, allora non mi arrabbio
più di tanto, li lascio spadroneggiare nel
mio cervello, alcuni non rispettano il limite
di velocità e il mio cervello vigile non riesce
a multarli: si commuove. E piange. Ho un
cervello che piange nel vedere i propri
pensieri andarsi a sfracellarsi fuori, fuori
dove non ci sono io a proteggerli, fuori dove
la vita li divora uno a uno, senza pietà.
I pensieri sono come figli ribelli, e un figlio
ribelle si ama senza riserve. Spesso resto
con la testa vuota, ed è una leggerezza
che mi fa bene. C'è solo un pensiero che
non mi abbandona mai, si chiama
"pensiero pompino", lui resta sempre
dentro di me, mi fa compagnia.
mercoledì 11 ottobre 2017
DUE O TRE COSETTE SU QUESTO BLOG
Se c'è una cosa che detesto è fare "la voce del padrone", essere padrone mi è impossibile,
non sono padrone di nulla, e del mio cane ero amico, non padrone. Non sono nemmeno
padrone dei miei pensieri perché vanno dove vogliono loro, e figuriamoci dei miei
sentimenti. Non sono padrone ma gestore di questo blog sì. Chiariamo che su questo
blog c'è libertà di insulto, la presenza di Freddy lo mostra e dimostra. L'insulto può
essere creativo, Freddy azzecca spesso l'insulto e per questo mi è simpatico. Altre
volte i suoi insulti sono semplice spazzatura, quando insulta la mia amica Medea o
Alda Merini Freddy è solo una cacca senza senso e senza odore, una nullità senza
il fascino nemmeno del nulla. Quindi il mio invito è a coltivare l'arte dell'insulto.
Su questo blog c'è un costante invito alla creatività. Provate a eliminare gli insulti
dal mondo e avrete un mondo molto meno divertente, gli insulti sono l'occasione
per reagire e divertirsi a rispondere, sono confronti dialettici quando c'è appunto
dialettica, e non bisogna caricarli di senso o enfatizzarli come fa Attimi, parlando
di dignità della persona in pericolo, non siamo in un campo di concentramento
nazista dove la dignità della persona era oltraggiata e violentata, la dignità della
persona è una cosa seria, non scherziamo. Mi è capitato una volta in vita mia
di sbattere fuori di casa una persona perché aveva fatto piangere una mia ospite.
Anche io perdo la pazienza. Ma sono io a decidere quando è arrivato il momento
di perdere la pazienza. Ci sono delle eccezioni ovviamente. Su questo blog non
vengono tollerati atteggiamenti nazistoidi e fascistoidi, frasi di natura razzista
o pensieri omofobici verranno eliminati con piacere o ci sarà una risposta degna,
mi riservo il diritto di decidere secondo i casi. In fondo sono il gestore, non
il padrone, anche se a volte sembra la stessa cosa, ma non è così, chi ama la
libertà fa fatica anche ad "ordinare" un piatto al ristorante, chiaro cocchi belli?
non sono padrone di nulla, e del mio cane ero amico, non padrone. Non sono nemmeno
padrone dei miei pensieri perché vanno dove vogliono loro, e figuriamoci dei miei
sentimenti. Non sono padrone ma gestore di questo blog sì. Chiariamo che su questo
blog c'è libertà di insulto, la presenza di Freddy lo mostra e dimostra. L'insulto può
essere creativo, Freddy azzecca spesso l'insulto e per questo mi è simpatico. Altre
volte i suoi insulti sono semplice spazzatura, quando insulta la mia amica Medea o
Alda Merini Freddy è solo una cacca senza senso e senza odore, una nullità senza
il fascino nemmeno del nulla. Quindi il mio invito è a coltivare l'arte dell'insulto.
Su questo blog c'è un costante invito alla creatività. Provate a eliminare gli insulti
dal mondo e avrete un mondo molto meno divertente, gli insulti sono l'occasione
per reagire e divertirsi a rispondere, sono confronti dialettici quando c'è appunto
dialettica, e non bisogna caricarli di senso o enfatizzarli come fa Attimi, parlando
di dignità della persona in pericolo, non siamo in un campo di concentramento
nazista dove la dignità della persona era oltraggiata e violentata, la dignità della
persona è una cosa seria, non scherziamo. Mi è capitato una volta in vita mia
di sbattere fuori di casa una persona perché aveva fatto piangere una mia ospite.
Anche io perdo la pazienza. Ma sono io a decidere quando è arrivato il momento
di perdere la pazienza. Ci sono delle eccezioni ovviamente. Su questo blog non
vengono tollerati atteggiamenti nazistoidi e fascistoidi, frasi di natura razzista
o pensieri omofobici verranno eliminati con piacere o ci sarà una risposta degna,
mi riservo il diritto di decidere secondo i casi. In fondo sono il gestore, non
il padrone, anche se a volte sembra la stessa cosa, ma non è così, chi ama la
libertà fa fatica anche ad "ordinare" un piatto al ristorante, chiaro cocchi belli?
martedì 10 ottobre 2017
domenica 8 ottobre 2017
ATEISMO E CAMPARI - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/04/sono-ateo-ma-datemi-un-campari-con-vodka-e-diventero-credente/3891867/
FA BENE
Scendo a Termini e prendo un taxi per il policlinico Umberto I,
poco distante arrivo quasi subito, chiedo per la camera
mortuaria dove giace il corpo di un poeta, Nicolino Pompa.
Trovo seduti sopra una panca tre persone, hanno una
bottiglia di vino rosso e un mazzo di rose bianche fatte
con la carta. Ci presentiamo, sono Alessandro, il primo
figlio di Nicolino (il suo primo "gemito", come usava dire
scherzando), Luigi Guercia, amico di Alessandro e un
uomo con un dito ingessato di nome Salvatore.
Il vino rosso fa da conduttore di un improvviso sentimento
di amicizia. Luigi Guercia è un ex maestro elementare,
non conosceva Nicolino, mi confida di essere un SFD,
senza fissa dimora, e che se non avesse oggettivato
il proprio dolore con un racconto per una storia d'amore
finita con morsi e disperazione, sarebbe finito dritto al
manicomio. Alessandro è piccolo di statura come
Nicolino, ha quasi gli stessi occhi del padre, e lotta con
il proprio dolore attraverso il suo senso dell'umorismo,
dato che è abbastanza grassottello gli piace sfottersi
con il nomignolo di "morbidyck". Salvatore è un uomo
dallo sguardo pulito e scopro che è allievo di Alessandro,
maestro di scacchi. Alessandro mi dice che Nicolino
era un grande giocatore di dama ma con gli scacchi
non ci prendeva molto. Dopo un'ora ci raggiunge
Donatella con il suo sorriso solare, ci mancava una
donna e la conversazione si rianima. Luigi Guercia
conosce Nicolino solo attraverso i racconti del figlio
Alessandro, e si discute su Paladino Sghembo,
sostiene che non bisogna farne un santino, gli dico
che Nicolino sarebbe stato il primo ad ammettere i
propri difetti e le proprie mancanze. Donatella che
di professione fa l'avvocato difende Nicolino a spada
tratta, e ci travolge con il suo amore incondizionato.
Un poeta è un poeta, ma il dolore del figlio ci fa
capire che Nicolino è stato anche un padre bellissimo,
anche se difficile sicuramente. L'addetto alla camera
mortuaria ci rimprovera con professionalità, non
possiamo venire alla spicciolata, lui non può portare
avanti e indietro il cadavere dalla cella frigorifera,
altrimenti il cadavere si sfalda. "Volete salutare papà?"
ci chiede con dolcezza il figlio. Entro nella camera
mortuaria, un lettino, un lenzuolo bianco, e il volto
di Nicolino. C'è una mosca impertinente che viene
subito scacciata. Non sento serenità nel volto di
Nicolino, quella stupida serenità dei morti, la morte
lo infastidisce, lo sento, gli è rimasta una poesia
in gola, ed è quasi incazzato. Allora gli accarezzo
i capelli due volte, e sento i suoi capelli ancora
vivi sulle mie dita, chiudo gli occhi e sogno la sua
voce, ancora una volta e per sempre. Tutto verrà
bruciato. No, non tutto. L'amore vive oltre la cenere.
Fa bene sapere che esisti e mandarti un saluto,
fa bene, al pensiero di te, staccare un minuto.
Fa bene portarti a passeggio dentro di me, e
sorridere agli altri che non sanno il perché.
Erano di Nicolino questi versi, ieri me li sono
imparati a memoria, mi porterò a passeggio
dentro di me questi versi. E sorriderò agli altri.
poco distante arrivo quasi subito, chiedo per la camera
mortuaria dove giace il corpo di un poeta, Nicolino Pompa.
Trovo seduti sopra una panca tre persone, hanno una
bottiglia di vino rosso e un mazzo di rose bianche fatte
con la carta. Ci presentiamo, sono Alessandro, il primo
figlio di Nicolino (il suo primo "gemito", come usava dire
scherzando), Luigi Guercia, amico di Alessandro e un
uomo con un dito ingessato di nome Salvatore.
Il vino rosso fa da conduttore di un improvviso sentimento
di amicizia. Luigi Guercia è un ex maestro elementare,
non conosceva Nicolino, mi confida di essere un SFD,
senza fissa dimora, e che se non avesse oggettivato
il proprio dolore con un racconto per una storia d'amore
finita con morsi e disperazione, sarebbe finito dritto al
manicomio. Alessandro è piccolo di statura come
Nicolino, ha quasi gli stessi occhi del padre, e lotta con
il proprio dolore attraverso il suo senso dell'umorismo,
dato che è abbastanza grassottello gli piace sfottersi
con il nomignolo di "morbidyck". Salvatore è un uomo
dallo sguardo pulito e scopro che è allievo di Alessandro,
maestro di scacchi. Alessandro mi dice che Nicolino
era un grande giocatore di dama ma con gli scacchi
non ci prendeva molto. Dopo un'ora ci raggiunge
Donatella con il suo sorriso solare, ci mancava una
donna e la conversazione si rianima. Luigi Guercia
conosce Nicolino solo attraverso i racconti del figlio
Alessandro, e si discute su Paladino Sghembo,
sostiene che non bisogna farne un santino, gli dico
che Nicolino sarebbe stato il primo ad ammettere i
propri difetti e le proprie mancanze. Donatella che
di professione fa l'avvocato difende Nicolino a spada
tratta, e ci travolge con il suo amore incondizionato.
Un poeta è un poeta, ma il dolore del figlio ci fa
capire che Nicolino è stato anche un padre bellissimo,
anche se difficile sicuramente. L'addetto alla camera
mortuaria ci rimprovera con professionalità, non
possiamo venire alla spicciolata, lui non può portare
avanti e indietro il cadavere dalla cella frigorifera,
altrimenti il cadavere si sfalda. "Volete salutare papà?"
ci chiede con dolcezza il figlio. Entro nella camera
mortuaria, un lettino, un lenzuolo bianco, e il volto
di Nicolino. C'è una mosca impertinente che viene
subito scacciata. Non sento serenità nel volto di
Nicolino, quella stupida serenità dei morti, la morte
lo infastidisce, lo sento, gli è rimasta una poesia
in gola, ed è quasi incazzato. Allora gli accarezzo
i capelli due volte, e sento i suoi capelli ancora
vivi sulle mie dita, chiudo gli occhi e sogno la sua
voce, ancora una volta e per sempre. Tutto verrà
bruciato. No, non tutto. L'amore vive oltre la cenere.
Fa bene sapere che esisti e mandarti un saluto,
fa bene, al pensiero di te, staccare un minuto.
Fa bene portarti a passeggio dentro di me, e
sorridere agli altri che non sanno il perché.
Erano di Nicolino questi versi, ieri me li sono
imparati a memoria, mi porterò a passeggio
dentro di me questi versi. E sorriderò agli altri.
giovedì 5 ottobre 2017
AMICO
"Vediamo che cosa tiri fuori da me", queste sono
le prime parole che mi disse Nicolino quando ci conoscemmo
all'Azzurro Scipioni di Silvano Agosti, Silvano mi aveva
dedicato una serata e aveva proiettato alcuni miei
film, Nicolino era rimasto colpito dal senso di intimità
che riuscivo a trasmettere, e decise di mettersi nelle
mie mani, di affidarmi la sua voglia di raccontarsi.
Mi ha affidato la sua anima, la sua voce, il suo corpo.
Il risultato sono cinque film che gli ho dedicato, più
un sesto a casa del pittore Fausto Battelli. Nicolino
era molto felice dei nostri film, li chiamava i nostri
cinque capolavori. A me non interessa la parola
capolavoro, l'ho sempre trovata enfatica, ma sono
felice di avere girato quei film insieme a lui, e credo
di essere riuscito a cogliere il suo essere, lui si donava
con generosità implacabile, e io lo ascoltavo con
amore, con divertimento e con amicizia. Nicolino
era un uomo raffinatissimo ed elegante, di intelligenza
tagliente, dalla vasta cultura, e dall'umanità limpida
come un ruscello in grado di dissetare le sue tenebre
e le mie. Faceva finta di essere trucido, era la sua
maschera, il suo gioco, il suo sberleffo al mondo.
Non era per niente trucido, la poesia era il suo spazio
sacro, la sua eleganza sospesa, il suo dono, la sua
fanciullezza maciullata, eppure ancora viva, vagante
e sgambettante. La sua solitudine tentacolare ha
abbracciato chi poteva, chi incontrava, gli bastava
un volto per essere poeta e ricamare con la sua
voce un dono di parole. Sono pieno di gratitudine
per avere avuto il privilegio di conoscerlo, sono felice.
Sì, sono felice di avere Nicolino nel cuore. A Nicolì,
verrò al tuo funerale, basta che non ti metti a ridere,
fai la persona seria almeno una volta, fingi d'essere
morto, tu che sei sempre stato così vero, fingi una
volta, una soltanto. E poi annamo ar mare, amico.
le prime parole che mi disse Nicolino quando ci conoscemmo
all'Azzurro Scipioni di Silvano Agosti, Silvano mi aveva
dedicato una serata e aveva proiettato alcuni miei
film, Nicolino era rimasto colpito dal senso di intimità
che riuscivo a trasmettere, e decise di mettersi nelle
mie mani, di affidarmi la sua voglia di raccontarsi.
Mi ha affidato la sua anima, la sua voce, il suo corpo.
Il risultato sono cinque film che gli ho dedicato, più
un sesto a casa del pittore Fausto Battelli. Nicolino
era molto felice dei nostri film, li chiamava i nostri
cinque capolavori. A me non interessa la parola
capolavoro, l'ho sempre trovata enfatica, ma sono
felice di avere girato quei film insieme a lui, e credo
di essere riuscito a cogliere il suo essere, lui si donava
con generosità implacabile, e io lo ascoltavo con
amore, con divertimento e con amicizia. Nicolino
era un uomo raffinatissimo ed elegante, di intelligenza
tagliente, dalla vasta cultura, e dall'umanità limpida
come un ruscello in grado di dissetare le sue tenebre
e le mie. Faceva finta di essere trucido, era la sua
maschera, il suo gioco, il suo sberleffo al mondo.
Non era per niente trucido, la poesia era il suo spazio
sacro, la sua eleganza sospesa, il suo dono, la sua
fanciullezza maciullata, eppure ancora viva, vagante
e sgambettante. La sua solitudine tentacolare ha
abbracciato chi poteva, chi incontrava, gli bastava
un volto per essere poeta e ricamare con la sua
voce un dono di parole. Sono pieno di gratitudine
per avere avuto il privilegio di conoscerlo, sono felice.
Sì, sono felice di avere Nicolino nel cuore. A Nicolì,
verrò al tuo funerale, basta che non ti metti a ridere,
fai la persona seria almeno una volta, fingi d'essere
morto, tu che sei sempre stato così vero, fingi una
volta, una soltanto. E poi annamo ar mare, amico.
mercoledì 4 ottobre 2017
POESIA DELLE COSE INUTILI
A me piacciono le cose inutili,
sono riposanti le cose inutili,
non ti chiedono nulla, non fanno
di tutto per apparire e non
si offendono se non ci presti
attenzione, le cose inutili
bastano a se stesse, hanno
una loro grazia inviolabile.
Faccio collezione di cose
inutili, ho un apriscatole rotto
che amo in modo totale,
le scatole restano intatte e
conservano il loro mistero di
scatole chiuse, faccio anche
collezione di scatole chiuse.
Le cose inutili sono enigmi.
Come la vita.
sono riposanti le cose inutili,
non ti chiedono nulla, non fanno
di tutto per apparire e non
si offendono se non ci presti
attenzione, le cose inutili
bastano a se stesse, hanno
una loro grazia inviolabile.
Faccio collezione di cose
inutili, ho un apriscatole rotto
che amo in modo totale,
le scatole restano intatte e
conservano il loro mistero di
scatole chiuse, faccio anche
collezione di scatole chiuse.
Le cose inutili sono enigmi.
Come la vita.
martedì 3 ottobre 2017
GUIDING HAND
Oggi mi hanno detto che c'è una nuova professione,
mi sembra che si chiami guiding hand, la mano che ti guida,
sono persone che guidano nel vero senso della parola
la persona intenta a spippolare sul cellulare in modo
che non finisca dentro un tombino o contro un palo.
Nuove forme di cecità si fanno strada nel nostro mondo.
mi sembra che si chiami guiding hand, la mano che ti guida,
sono persone che guidano nel vero senso della parola
la persona intenta a spippolare sul cellulare in modo
che non finisca dentro un tombino o contro un palo.
Nuove forme di cecità si fanno strada nel nostro mondo.
RICKY FARINA
Chiariamo subito una cosa: io non sono modesto.
La modestia mi fa schifo. La trovo viscida, sempre.
Quelli veramente grandi sono modesti, si sente dire
spesso questa sciocchezza. Fare il modesto quando
tutti ti osannano è facile, ed è disonesto. Preferisco
un Salvador Dalì che si considerava un genio e lo
era. Posso perdonare solo Mario Monicelli che si
considerava un artigiano, ma sapeva benissimo di
mentire, chi dirige un film come La grande guerra
non è solo un artigiano, con tutto il rispetto per la
professione, chi fa un film così è un poeta, anche
se questa parola lo avrebbe imbarazzato. Quindi,
tornando a me, a Ricky Farina: io sono bravo, anzi,
sono bravissimo. Oggi nessuno fa quello che faccio
io, come lo faccio io. La galleria di ritratti che la
Chisciotte filma e vi dona è di un valore inestimabile,
non dal punto di vista artistico o cinematografico,
è di un valore inestimabile perché è Ricky Farina
che incontra le persone, è Ricky Farina che filma
con la sua sensibilità, il suo genio e il suo stile.
La prova della mia bravura è l'indifferenza di tutto
l'apparato critico istituzionale sul mio lavoro.
Non sanno come incasellarmi, e restano muti.
Vi è chiaro? Se non vi è chiaro non importa.
La modestia mi fa schifo. La trovo viscida, sempre.
Quelli veramente grandi sono modesti, si sente dire
spesso questa sciocchezza. Fare il modesto quando
tutti ti osannano è facile, ed è disonesto. Preferisco
un Salvador Dalì che si considerava un genio e lo
era. Posso perdonare solo Mario Monicelli che si
considerava un artigiano, ma sapeva benissimo di
mentire, chi dirige un film come La grande guerra
non è solo un artigiano, con tutto il rispetto per la
professione, chi fa un film così è un poeta, anche
se questa parola lo avrebbe imbarazzato. Quindi,
tornando a me, a Ricky Farina: io sono bravo, anzi,
sono bravissimo. Oggi nessuno fa quello che faccio
io, come lo faccio io. La galleria di ritratti che la
Chisciotte filma e vi dona è di un valore inestimabile,
non dal punto di vista artistico o cinematografico,
è di un valore inestimabile perché è Ricky Farina
che incontra le persone, è Ricky Farina che filma
con la sua sensibilità, il suo genio e il suo stile.
La prova della mia bravura è l'indifferenza di tutto
l'apparato critico istituzionale sul mio lavoro.
Non sanno come incasellarmi, e restano muti.
Vi è chiaro? Se non vi è chiaro non importa.
ALLO SPECCHIO
La scrittura è giovinezza. E per giovinezza intendo ribellione e incoscienza.
Un'incoscienza del tutto particolare in cui la riflessione smantella se stessa
per arrivare all'origine del sentire. E per ribellione intendo lotta contro tutto ciò
che sa di stantio e formalina. Quando scrivo ho sempre 20 anni. Poi mi guardo
allo specchio e resto senza parole..
Un'incoscienza del tutto particolare in cui la riflessione smantella se stessa
per arrivare all'origine del sentire. E per ribellione intendo lotta contro tutto ciò
che sa di stantio e formalina. Quando scrivo ho sempre 20 anni. Poi mi guardo
allo specchio e resto senza parole..
RICKY E PIPETTA
In queste foto che mi ha scattato Nicola Gelo
mi riconosco nella mia attività di regista lieve, leggero come una piuma.
Questa videocamera che porto con me come un segreto
sotto il cielo, illuminato dalla vita. Non ho bisogno di
carrozzoni per fare i miei film, la Chisciotte è fatta a immagine
e somiglianza dell'uomo, non vedrete esplosioni, e nemmeno
inseguimenti mozzafiato, nessun trucco, ci sono io e
gli esseri viventi. E vi pare poco? Sono felice così.
lunedì 2 ottobre 2017
MESSAGGIO PER NICOLA GELO
Gelo, non trovo più il cellulare!
L'ho dimenticato in macchina di Micaela?
Ti prego, ditemi di sì.
Sarebbe la seconda volta che perdo
un cellulare in meno di un mese.
Sto perdendo la testa!
Cazzo!
L'ho dimenticato in macchina di Micaela?
Ti prego, ditemi di sì.
Sarebbe la seconda volta che perdo
un cellulare in meno di un mese.
Sto perdendo la testa!
Cazzo!
FORZA NICOLINO!
Forza Nicolino!
Come al solito hai voluto esagerare!
Non una ma due emorragie cerebrali.
Ti voglio bene.
Come al solito hai voluto esagerare!
Non una ma due emorragie cerebrali.
Ti voglio bene.
domenica 1 ottobre 2017
BENVENUTI A VALE E CUCKO60
Come è tradizione di questo blog diamo il benvenuto ai nuovi arrivi:
Vale e Cucko60. Questo è un blog di nicchia, siamo in pochi ma buoni,
quello che trovo stimolante è l'estrema diversità di chi mi segue, a me
le diversità eccitano, me lo fanno diventare duro. Ho un videoblog
anche sul Fatto Quotidiano online e quindi, se vi va, potete seguirmi
anche in quel contesto più "pubblico". Qui c'è il vantaggio di una
maggiore intimità però. A chi mi ha appena conosciuto posso dire
questo: sono un filmmaker con il pallino della poesia, faccio video
ritratti alle persone, monologhi dove racconto la mia vita, e ogni tanto
qualche documentario. La mia produzione è vasta ed è giusto anche
perdersi secondo il proprio intuito e le proprie inclinazioni.
Mi interessa anche la scrittura, scrivo poesie, piccoli aneddoti autobiografici,
e una serie di aforismi, genere letterario che adoro. Ogni tanto posto
i miei vecchi film e sempre i miei nuovi lavori. Nella vita non ho
impegni: lavoro, famiglia, figli. Ho solo me stesso. E non è poco.
In fondo. Che l'avventura sia con noi e il nostro spirito!
Vale e Cucko60. Questo è un blog di nicchia, siamo in pochi ma buoni,
quello che trovo stimolante è l'estrema diversità di chi mi segue, a me
le diversità eccitano, me lo fanno diventare duro. Ho un videoblog
anche sul Fatto Quotidiano online e quindi, se vi va, potete seguirmi
anche in quel contesto più "pubblico". Qui c'è il vantaggio di una
maggiore intimità però. A chi mi ha appena conosciuto posso dire
questo: sono un filmmaker con il pallino della poesia, faccio video
ritratti alle persone, monologhi dove racconto la mia vita, e ogni tanto
qualche documentario. La mia produzione è vasta ed è giusto anche
perdersi secondo il proprio intuito e le proprie inclinazioni.
Mi interessa anche la scrittura, scrivo poesie, piccoli aneddoti autobiografici,
e una serie di aforismi, genere letterario che adoro. Ogni tanto posto
i miei vecchi film e sempre i miei nuovi lavori. Nella vita non ho
impegni: lavoro, famiglia, figli. Ho solo me stesso. E non è poco.
In fondo. Che l'avventura sia con noi e il nostro spirito!
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